Per Rainews i terroristi sono tali solamente se colpiscono in Europa

 
Emanuel Baroz
24 novembre 2015
2 commenti

Da noi sono terroristi, in Israele (e per Rainews) sono “adolescenti”

E’ solo in questo clima culturale anti-israeliano che si possono raccontare le notizie e fare servizio pubblico alla maniera di Rainews. La storia è quella di due ragazze palestinesi che armate di forbici hanno aggredito in un affollato mercato di Gerusalemme un passante.

di Luciano Capone

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Dopo la strage di Parigi e il massacro al Bataclan, dopo i blitz contro i terroristi islamici che hanno continuato a terrorizzare i francesi, dopo aver visto Bruxelles militarizzata, con scuole, università e metropolitane chiuse per il rischio attentati, i cittadini europei stanno vivendo ciò che da anni quotidianamente vivono gli israeliani. Soprattutto negli ultimi mesi, da quando è scoppiata l’intifada dei coltelli, in cui più e meno giovani palestinesi sono impegnati in attentati terroristici fai-da-te, investendo e accoltellando persone comuni per strada, nei mercati e alle fermate degli autobus. Con la morte di Hadar Bucharis, una ragazza di 21 anni uccisa due giorni fa a coltellate, le vittime israeliane sono salite a 20, a cui si aggiungono centinaia di feriti molti dei quali in condizioni gravi. Si pensava che l’occidente e l’Europa ferita potessero immedesimarsi nel terrore quotidiano degli israeliani, che le strade di Gerusalemme somigliassero a quelle di Bruxelles e i locali di Parigi ai centri commerciali di Tel Aviv.

E invece quasi sempre quando si parla di terrorismo islamista si citano l’11 settembre, gli attentati a Madrid, Londra e Parigi, le stragi a Beirut, in Iraq, in Nigeria, in Mali e Somalia, ma non si dice nulla di Israele. Israele non solo viene ignorato come vittima di questo attacco globale ai valori occidentali, ma addirittura viene additato come causa del terrorismo islamico e anche per questo i suoi prodotti vengono etichettati, marchiati e boicottati.

E’ solo in questo clima culturale anti-israeliano che si possono raccontare le notizie e fare servizio pubblico alla maniera di Rainews. La storia è quella di due ragazze palestinesi che armate di forbici hanno aggredito in un affollato mercato di Gerusalemme un passante, anch’egli palestinese ma ritenuto ebreo. Le attentatrici sono state fermate solo grazie all’intervento di un agente, una ragazza è morta e l’altra è rimasta ferita. Come titola Rainews? “Israele: uccisa adolescente palestinese”. Insomma, il vero problema non è che quelli sono terroristi, ma che quegli altri sono ebrei.

Il Foglio.it

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  • #1Emanuel Baroz

    Lettera aperta a Rai News: Quel titolo offende la dignità dell’informazione

    di Riccardo Ghezzi

    Spettabile redazione di Rai News,

    sappiamo tutti, addetti ai mestieri e non, che la fortuna di un articolo spesso dipende dal titolo.

    Sappiamo anche che la dura legge di internet impone che visualizzazioni, click, condivisioni influenzino le scelte editoriali spesso a scapito della qualità dell’informazione.

    Ciò non toglie che un sito come Rai News, che si bea di essere il “primo canale all news italiano” ed è diretta emanazione della Rai, l’azienda pubblica per i cui servigi si paga un obolo annuale, abbia il dovere morale e deontologico di garantire un’informazione corretta e il meno faziosa possibile.

    Alzi la mano chi di voi redattori avrebbe mai pensato di dare il titolo “Giovane musulmano ucciso a Saint Denis” ad un articolo sull’operazione di polizia seguita agli attentati di Parigi e la conseguente morte di Abdelhamid Abaaoud, che musulmano indubbiamente era. Ed anche giovane, classe ’87, quindi non ancora trentenne.

    Non era certo vostro interesse far passare per carnefici le autorità francesi. Non sarebbe stato opportuno e neppure deontologicamente corretto, perché qualsiasi titolo che avesse omesso il coinvolgimento di Abaaoud nelle stragi di Parigi sarebbe stato impreciso, se non capzioso e in malafede.

    Ebbene, sappiate che voi, cari redattori, avete fatto peggio. Titolando “Israele: uccisa adolescente palestinese”, non solo avete completamente ribaltato i ruoli di vittima e di carnefice, ma addirittura solleticato la pietà dei lettori specificando la giovanissima età della palestinese in questione.

    Chi fosse la “vittima” è spiegato nel vostro stesso articolo: una ragazzina tutt’altro che innocente che ha aggredito con delle forbici un anziano di 70 anni, arabo come lei, scambiandolo per ebreo. Le forze di sicurezza israeliane sono intervenute, hanno ucciso lei, adolescente di 16 anni, e arrestato la sua “compagna di aggressione” di 14.

    Il gioco di capovolgere i rapporti tra aggressore e vittima è abbastanza diffuso tra i media europei, considerata la tendenza a sottolineare il maggior numero di morti palestinesi rispetto a quelle israeliane nell’attuale periodo di “Intifada dei coltelli”, senza però specificare che i palestinesi uccisi in quest’ultimo mese e mezzo siano stati quasi tutti aggressori. Terroristi, accoltellatori, persone che hanno a loro volta ucciso o ferito israeliani.

    In questi ultimi tre giorni sono morti 5 israeliani, uno statunitense e un palestinese, uccisi dalle raffiche di mitra o dai coltelli di terroristi palestinesi. Scegliere un titolo su una “adolescente palestinese” ammazzata, in giorni come questi, non solo è insensato, visto il clima di terrore e di sangue in cui sta vivendo Israele, ma anche tremendamente pericoloso: mentre la bandiera della Palestina sventola davanti al palazzo di vetro dell’Onu e l’Ue pensa bene di etichettare i prodotti ebraici provenienti dagli insediamenti, i terroristi o aspiranti tali si sentono legittimati nel proseguire la loro “intifada dei coltelli”, agevolati dall’indifferenza degli organi di informazione. Quando l’indifferenza non sfocia addirittura nell’aperta complicità.

    Perché voi, redattori di Rainews, vi siete resi complici? In un momento di antisemitismo-antisionismo dilagante, con l’Europa recentemente ferita dal terrorismo islamico, avete preferito prendere le parti di una terrorista “adolescente”. Non solo la deontologia ne resta mortificata, è soprattutto la vostra pavidità e malafede a irritare noi lettori.

    Samantha Comizzoli è un’attivista filopalestinese che non brilla certo per affidabilità e imparzialità. Un suo recente stato di facebook recita così: “Un’altra strage a Gerusalemme: gli israeliani hanno ucciso una ragazza palestinese e sparato ad altre due”. Ovviamente, quelle ragazze erano terroriste che avevano appena compiuto un’aggressione.

    Da ieri, Rainews è paragonabile a Samantha Comizzoli.

    Per giornalisti che hanno a cuore reputazione, rispetto e fiducia dei lettori, questo non è affatto un complimento. Garantiamo.

    http://www.linformale.eu/lettera-aperta-a-rai-news-quel-titolo-offende-la-dignita-dellinformazione/

    24 Nov 2015, 20:04 Rispondi|Quota
  • #2Parvus

    Portate pazienza ancora un po’. L’informazione per adesso è in mano agli zombie del terrorismo e prezzolati dagli sceicchi. Ma non durerà in eterno.

    26 Nov 2015, 19:00 Rispondi|Quota