Terrorismo: foreign fighter da Milano in Iraq con l’Isis. Con lui il figlio di 10 anni!

 
Emanuel Baroz
19 novembre 2016
2 commenti

Terrorismo, foreign fighter di Bresso in Iraq: “Combatte per l’Isis col figlio soldato di 10 anni”

Si chiama Taskour Hamed, spiega il pm: “Era inserito in Italia, non risulta fosse particolarmente religioso, aveva permesso di soggiorno e un lavoro stabile in un’impresa di pulizie”

di Franco Vanni

foreign-fighter-isis-milano-terrorismo-focus-on-israelSi chiama Taskour Hamed, ha passaporto marocchino ed è nato nel 1969. Risulta residente a Bresso in provincia di Milano, dove viveva fino a un anno fa. Ha abbandonato l’Italia, con la moglie e due figli minorenni (una ragazza nata nel 2001 e un bambino del 2005), per arruolarsi nel sedicente stato islamico in Iraq. Se della moglie e della figlia si sono perse completamente le tracce, Taskour invece – come ricostruito dall’indagine – si è prima recato in Turchia e da lì è entrato in Iraq dove è stato filmato assieme e al figlio maschio, arruolato col padre nell’Isis come soldato bambino.

Dal bambino di 10 anni minacce video. In un video del novembre del 2015, dopo gli attentati di Parigi, si vede il bambino di 10 anni minacciare di morte l’Occidente assieme al padre. E’ uno dei particolari dell’inchiesta. Il video con tanto del logo dell’Isis è stato pubblicato anche su Youtube. Il filmato, che risalirebbe a metà novembre del 2015, poco dopo gli attentati di Parigi, sarebbe stato girato in Iraq. Nel filamto anche il figlio di 10 anni del marocchino Taskour “inneggia al jihad” e augura “la morte all’Occidente e agli occidentali”. Sia il padre che il figlio usano una serie di espressioni, oramai sentite tante volte, per minacciare gli occidentali come “arriveremo fino alle vostre case”.

Il pm: “L’uomo aveva un lavoro stabile”. Il pubblico ministero di Milano Enrico Pavone (del dipartimento antiterrorismo fino a poco settimane fa guidato da Maurizio Romanelli e ora da Alberto Nobili) ha condotto l’indagine e spiega: “Taksour era inserito in Italia, non risulta fosse particolarmente religioso, aveva permesso di soggiorno, un lavoro stabile in un’impresa di pulizie e viveva in una casa popolare che gli era stata regolarmente assegnata. Ha approfittato delle scorse vacanze natalizie per lasciare l’Italia, sostenendo di volere tornare in Marocco e partendo in realtà per l’Iraq, come dimostrano i tabulati telefonici a partire dal gennaio 2015”. Un filmato, pubblicato da un canale riferibile all’Isis su Youtube a fine 2015, lo ritrae mentre lancia a viso scoperto pesanti minacce all’occidente. Nel video, il figlio di 10 anni di Taskour minaccia a sua volta gli occidentali. Nel filmato scorrono poi immagini riferite agli attentati commessi in Francia nel 2015.

Mandato di custodia europeo. Nei confronti di Taskour il gip di Milano, su richiesta del pm Pavone, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare che potrebbe essere eseguita solo nel momento in cui l’uomo – per ora soltanto individuato dagli investigatori nel Paese mediorientale – dovesse essere fermato. Claudio Ciccimarra, dirigente della Digos, spiega: “Partendo durante le ferie natalizie, Taskcour ha destato meno sospetti. Ha ritirato i soldi in banca in momenti diversi e ha fatto di tutto per non destare sospetti. Ha ritirato in azienda il Tfr e ha chiesto un finanziamento. L’uomo lavorava in un’impresa di pulizie”. Quanto alla genesi dell’inchiesta, Ciccimarra spiega che “l’indagine è partita nel 2013, dall’espulsione dell’Italia di un arabo israeliano, Bashir Salid, arrestato successivamenre in Israele assieme ad altri sei uomini”. Gli investigatori non escludono che l’uomo possa trovarsi ora in Europa, e per questo hanno emesso un mandato di custodia europeo.

Repubblica.it

Nella foto in alto: Taskour Hamed

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  • #1Emanuel Baroz

    Indagini a Milano, foreign fighter individuato in Iraq. Il figlio di 10 anni in un video minaccia l’Occidente

    A carico dell’uomo pendeva una misura cautelare

    Un uomo di origine marocchina di 47 anni è stato individuato in Iraq dalla Procura di Milano e indagato per terrorismo internazionale per legami con l’Isis. Ora Ahmed Taskour – partito nel dicembre del 2014 per andare nel Paese mediorientale anche con la moglie marocchina, un figlio di 11 anni e una figlia di 15 – è latitante in Iraq e dovrà essere eseguita la misura cautelare a suo carico attraverso la procedura di estradizione. L’uomo è sospettato di essere un foreign fighter, un ‘soldato’ del sedicente Stato islamico, e risultava latitante per la giustizia italiana.

    L’uomo è stato identificato a seguito delle indagini coordinate dal dipartimento antiterrorismo della Procura milanese (fino a poco settimane fa guidato da Maurizio Romanelli e ora da Alberto Nobili) e dal pm Enrico Pavone. A carico dell’uomo pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per terrorismo internazionale. Tutta la famiglia, prima di partire per l’Iraq, risiedeva a Bresso, nel Milanese.

    In un video del novembre del 2015, dopo gli attentati di Parigi, si vede il figlio di 10 anni minacciare di morte l’Occidente assieme al padre. Il filmato sarebbe stato girato in Iraq e nel video anche il figlio “inneggia al jihad” e augura “la morte all’Occidente e agli occidentali”. Nel filmato, con tanto di logo e bandiere del sedicente Stato islamico, l’uomo e il figlio, nato nel 2005 in Italia, usano una serie di espressioni, oramai sentite tante volte, per minacciare gli occidentali come “arriveremo fino alle vostre case”.

    Taskour è passato da una vita “apparentemente normale”, con un lavoro stabile in una ditta di pulizie e un casa a Bresso, ad essere “un elemento importante nella propaganda” dell’Isis. Inquirenti e investigatori hanno chiarito anche che, prima di partire con la famiglia verso i territori dello Stato islamico durante le vacanze di Natale del 2014 per “non dare nell’ occhio”, l’uomo ha chiesto un prestito ad una finanziaria e l’anticipo del tfr al suo datore di lavoro (usando come scusa lo stato di salute della madre) recuperando 30mila euro in totale.

    http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2016/11/18/indagini-a-milano-individuato-in-iraq_47b6f116-d15f-4e7c-8794-72f92d4e66c3.html

    20 Nov 2016, 13:24 Rispondi|Quota