Turchia: così nasce il pregiudizio antisraeliano

 
Emanuel Baroz
17 ottobre 2009
4 commenti

Fiction e politica

Il film su Gaza fa litigare Israele e Turchia

di Francesco Battistini

ayrilikGERUSALEMME – Scena uno: il soldato trascina il vecchio palestinese e lo riempie di botte. Scena due: il soldato spara in faccia a un ragazzino che ha l’ unica colpa di tirargli pietre. Scena tre: il soldato insegue una ragazzina, lei gli sorride beffarda, lui le tira al petto. E poi: una donna che grida «ma che volete da noi?», un neonato insanguinato, la soldataglia che impedisce i pellegrinaggi alla Mecca… Ciak, si litiga.Martedì sera nel prime time turco, quand’ è andata in onda su Trt1 la prima puntata della fiction Ayrilik («Separazione», sottotitolo: «Amore e guerra in Palestina»), il telefono dell’ ambasciatore israeliano, Gaby Levi, ha cominciato a squillare. Ebrei d’ Istanbul, l’ Anti Defamation League: tutti a protestare per quel film sulla tv di Stato.

Tutti a chiedere un passo ufficiale, che ieri è arrivato: il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, ha convocato per chiarimenti l’ incaricato d’ affari turco a Tel Aviv. «Inaccettabile mistificazione – è la protesta -: serie come queste, di solito passano sulle tv di Paesi nemici, non d’ uno Stato che ha piene relazioni diplomatiche con noi. Istanbul non è Teheran». No comment da Ankara, anche se il produttore del film considera esagerata la reazione e tenta di rattoppare: la trasmissione è solo al 96° posto dell’ auditel turca, dice, e comunque «è una storia d’ amore: quei soldati sembrano israeliani, ma non lo sono». Questa crisi diplomatica non è una fiction, però: pochi giorni fa, la Turchia ha espulso Israele dalle manovre militari congiunte, citando i crimini di guerra a Gaza; sempre ieri, il premier Erdogan è tornato ad accusare Tsahal d’ avere lanciato «bombe al fosforo su bimbi innocenti».

La contesa non è solo di principio perché i due Paesi, solidi partner d’affari, sono in lite per una commessa d’armi non rispettata. A soffiare sul fuoco ci sono gli islamici radicali, alleati di Erdogan. Proprio ieri, la polizia turca ha scoperto 32 qaedisti che progettavano azioni contro simboli ebrei.

(Fonte: Corriere della Sera, 16 Ottobre 2009, pag. 19)

Per guardare il video intero cliccare qui

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  • #1dova cahan

    Istanbul non e piu quella per noi Israeliani e neanche tutta la riviera turca, Marmaris, Kremer, Antalia, etc…fino al giorno di quel dibattito in televisione
    tra Simon Peres ed Erdogan in Svizzera quasi subito dopo la guerra di Gaza,
    le relazioni diplomatiche tra questi due paesi non sono piu cio che e stato.
    Purtroppo bisogna ametterlo e non fingere che le cose sono normali, e gia da
    un po di tempo che c’e un continuo scontro sia militare, che politico tra di noi.
    La Turchia dice che e una cosa passeggera e che tutto tornera alla normalita…
    ma intanto tutte le azioni loro dimostrano il contrario per non parlare dell’ ultima
    manovra militare comune che non ha avuto luogo…Non ci siamo ancora accorti
    che lei oggi tende ad avvicinarsi all’ Iran???

    19 Ott 2009, 09:23 Rispondi|Quota
  • #2adriano

    il video è veramente una porcheria, ci sono quelli che vogliono la Turchia in Europa, io mi auguro proprio che la Turchia rimanga dov’è!

    19 Ott 2009, 10:06 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Israele convoca ambasciatore turco: protesta contro tv “indegna”

    ROMA, 15 ott – È ancora tensione tra i governi turco e israeliano dopo il no di Ankara alla partecipazione di Israele a una esercitazione Nato prevista domenica scorsa sui cieli turchi. Oggi il ministro israeliano degli Esteri, Avigdor Lieberman, ha convocato l’incaricato di affari turco in Israele per protestare contro una trasmissione della tv turca che ha dipinto i militari dello Stato ebraico, scrive il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, “come assassini assetati di sangue”. Secondo Lieberman il programma di prima serata “Ayrilik” dell’emittente Trt1 “è un serio atto di accusa sponsorizzato dallo Stato. Questo programma, che non ha l’ombra di alcun legame con la realtà – ha aggiunto Lieberman -, e che presenta i soldati delle Idf come assassini di bambini, non è degno di essere trasmesso negli Stati nemici, tantomeno in un Paese con piene relazioni diplomatiche con Israele”. La serie tv è ambientata a Gaza durante “Piombo fuso”, l’offensiva militare condotta da Israele nel dicembre scorso e in una delle scene descritte da Ynet ai propri lettori, “un soldato israeliano trascina una giovane palestinese in un angolo, lei gli sorride, ma lui le spara al petto e osserva il suo corpo insanguinato”. E ancora, riferisce Ynet, la sigla di “Ayrilik” si apre con scene “scioccanti e mostruose di soldati israeliani che picchiano civili palestinesi mentre lo schermo si riempie di cadaveri”.

    Ynet riporta anche le parole di Jackie Angel, una rappresentante della comunità ebraica di Turchia che parla di una tendenza consolidata presso i media turchi: “Gli israeliani sono sempre i cattivi e i palestinesi i buoni: non c’è nulla di nuovo e durante ‘Piombo fuso’ la copertura mediatica era catastrofica dal punto di vista dell’imparzialità”. Di tutt’altro avviso Saljuk Trubanulad, il produttore della serie tv al centro delle polemiche: “Lo show non è sui soldati israeliani, lo scriviamo anche in un disclaimer che appare all’inizio di ogni puntata”. Anzi, spiega ancora ripreso dal Jerusalem Post, “tutto il nostro staff ama gli israeliani. La serie non è ‘sui soldati’ ma su un piccolo gruppo di questi, responsabile degli omicidi. Noi amiamo il popolo israeliano”. Nella prima puntata, si vede un gruppo di soldati – “che non indossano le uniformi israeliane” sottolinea il produttore -, uccidere prima un neonato palestinese, poi una bambina per allineare, infine, un gruppo di adulti davanti a un plotone di esecuzione.

    (il Velino, 15 ottobre 2009)

    19 Ott 2009, 11:38 Rispondi|Quota
  • #4Alberto Pi

    Gerusalemme aveva convocato l’ambasciatore di ankara: «incitamento all’odio»

    Israele protesta, censurato serial turco

    Tagliata una scena in cui i soldati fucilavano palestinesi bendati. Il produttore: «Ma è solo una storia d’amore»

    MILANO – Soldati israeliani che sparano a sangue freddo contro palestinesi, compresi dei bambini anche piccolissimi. Queste sequenze di un controverso serial, in onda sulla tv pubblica turca Trt, hanno fatto infuriare Israele. Tanro che Ankara ha deciso di censurare diverse parti dello sceneggiato intitolato «Ayrilik» («Separazione: amore e guerra in Palestina»). «Ogni emittente ha le sue regole di supervisioni e noi non ci siamo opposti» ha detto il produttore di Selcuk Cobanoglu, in un’intervista al quotidiano turco Milliyet.

    «INCITAMENTO ALL’ODIO» – Nella prima puntata, trasmessa il 13 ottobre, si erano visti dei militari israeliani ucciderediversi palestinesi, tra cui un neonato, una bambina e un vecchio. Immediata la reazione delle autorità di Gerusalemme, che hanno convocato l’ambasciatore turco per denunciare «un incitamento all’odio indegno persino di un Paese nemico». Accusa respinta da Cobanoglu, che ha assicurato che la fiction è soprattutto una storia d’amore, «come apparirà più chiaro nelle prossime puntate». La vicenda ha aumentato le tensioni tra Gerusalemme e Ankara, uno dei pochi Paesi musulmani con cui Israele ha rapporti economici e militari. Risultato: nella seconda puntata, andata in onda martedì, è stata censurata una scena in cui i soldati israeliani fucilavano una fila di palestinesi con gli occhi bendati.

    CONTO NON SALDATO – Il sito internet del quotidiano turco Hurriyet dà la notizia che il serial sta provocando attriti anche fra Turchia e Iran. Non per motivi ideologici, ma semplicemente perché la produzione non ha saldato il conto dell’albergo in Iran dove sono stati alloggiati gli attori e la troupe televisiva che lo ha realizzato. Per questo motivo il ministero degli Esteri di Teheran ha inviato una nota verbale al governo di Ankara.

    22 ottobre 2009

    (Fonte: Corriere.it)

    22 Ott 2009, 16:42 Rispondi|Quota
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