A proposito di Israele: notizie che i mass media non ci danno…

 
Emanuel Baroz
19 gennaio 2010
7 commenti

A PROPOSITO DI ISRAELE

Notizie che faticano – chissà come mai – a raggiungere i mass media

SPECIALE HAITI

Tel Aviv, 14 gennaio:Uno dei due Jumbo 747 di aiuti per Haiti alla partenza da Ben Gurion. L’ospedale da campo sarà montato e tutto il team di 220 persone entrerà in funzione di Shabbat 16 gennaio. La legge della Torà prescrive che si faccia qualunque lavoro di Shabbat se c’è la speranza di salvare una vita. Stasera 14 gennaio partirà da Israele diretto ad Haiti un team dell’esercito di 220 persone tra cui 40 dottori e 5 squadre di soccorso e recupero. Impianteranno un ospedale da campo con camere operatorie ed un reparto di terapia intensiva. Si prevede che verranno visitate e curate almeno 500 persone al giorno.

Haiti, 17 gennaio: Il comandante della missione israeliana: non abbiamo grandi budget ma ci concentreremo nei campi dove vantiamo speciali esperienze: medicina di emergenza, ricerca e recupero vittime, assistenza post trauma e purificazione dell’acqua sono straordinariamente all’avanguardia in Israele. Porteremo anche aziende high tech esperte nel ripristino di reti di comunicazione collassate.

haiti terremoto focus on israelHaiti, 17 gennaio: Mentre la Croce Rossa Internazionale, l’organizzazione che oggi non visita Ghilad Shalit rapito a Gaza, non riesce a far arrivare a Haiti un ospedale da campo da 50 posti, l’ospedale dell’esercito israeliano con 150 posti letto funziona in pieno già dall’alba di Sabato. Oltre all’esercito una piccola squadra di 6 uomini di Zaka, l’organizzazione di ebrei ortodossi in prima linea nel soccorso negli attentati palestinesi in Israele, ha tirato fuori dalle macerie dell’università 8 studenti vivi dopo 38 ore di lavoro ininterrotto. Al termine del salvataggio si sono ammantati nel tallith ed hanno recitato le preghiere dello shabbat attorniati da un pubblico sorpreso che li festeggiava baciando i loro tallitot.

Haiti, 17 gennaio: In mezzo alla desolazione ed alla morte un lieto evento all’ospedale dell’esercito Israeliano: è nato un bambino sano assistito dal dott. Dar della Hadassah di Gerusalemme. La mamma lo chiamerà Israel. In un paese dove si nasce in casa anche in tempi normali il piccolo Israel ha goduto di cure veramente eccezionali.

Haiti, 17 gennaio: Le prime parole di France Gilles, 69 anni, tirato fuori dai soldati israeliani dalle rovine di un palazzo: “Venite da Israele? Ma non mi prendete in giro!”

Haiti, 17 gennaio: Sapete quanti pasti l’ONU distribuisce a Haiti? Ottomila, avete capito bene, 8.000 a tre milioni di superstiti. Ma, si giustifica Ban Ki Moon, il segretario generale, più volte al giorno… e diamo anche biscotti energetici….

tarremoto haiti focus on israelHaiti 18 gennaio: I principali ospedali israeliani hanno contribuito alla missione ad Haiti inviando i medici, infermieri e altri professionisti tra i più alti in grado nelle rispettive strutture addestrati alle emergenze e alla gestione dei disastri. Nelle prossime ore nasceranno altri due bambini…

Haiti 18 gennaio: Il comandante dell’Ospedale Israeliano, Col. Dott. Kreis: “Attualmente è il più importante centro medico nell’area colpita dal terremoto”. Il vice direttore, Dott. Bar-Tal: “I pazienti più gravi, sia feriti nel terremoto che malati, ci arrivano dalle strutture gestite dagli americani, dai russi e da altri gruppi che non possono gestire i casi più seri”.

(Fonte: Rassegna KKL, 18  Gennaio 2010)

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  • #1guido

    Ecco l’articolo che ho inviato al Giornale di Vicenza, e prima ancora altri, ma difficilmente verranno pubblicati.
    Forza e coraggio. Guido
    Cordiale direttore, leggendo l’articolo sulla manifestazione dei No al Dal Molin di sabato 16 gennaio a favore della No Tav della Val di Susa, sono rimasto sbalordito nell’apprendere che in concomitanza ed in appoggio ai No al Dal Molin, c’era il sindacato Rdb-Cub che con i suoi militanti rossi aveva esposto un manifesto in cui si invitava a boicottare Israele.
    Che la pentolatrice e ispiratrice del comitato No Dal Molin avesse bisogno anche dell’appoggio di quattro gatti rossi, per dar voce ad una protesta che ormai è solo aria fritta, è il sintomo che le idee politiche e morali della Signora si stanno definitivamente appannando.
    Boicottare Israele scrivendo “ i gioielli israeliani sono insanguinati” non è solo la protesta del sindacato pro palestinese Rdb-Cub, ma anche di tantissimi altri sindacati, partiti, associazioni, che difendono i palestinesi a spada tratta senza evidenziare che questo popolo ha sperperato migliaia di miliardi che la comunità internazionale ha dato e continua a dare, che non ha nessuna intenzione di lavorare, di non fare nessuno sforzo per la pace, ma di continuare a conquistarsi con una propaganda ben oliata finanziariamente, l’amore di tutti coloro che odiano alla morte Israele.
    Se qualcuno si sentisse a disagio leggendo questo articolo, vorrei ricordare che nessun paese arabo, nè tantomeno le varie organizzazione “umanistiche” tipo Viva Palestina, che continuamente portano aiuti “umanitari” e non solo a Gaza, hanno alzato un dito per aiutare Haiti, nè tantomeno la Somalia. Il primo paese ad arrivare ad Haiti è stato Israele con due Jumbo e 400 persone addestrate per questi drammi. Tanto per evidenziare la differenza che c’è tra un paese democratico e un’accozzaglia di organizzazioni dedite solo a distruzioni e ad attentati senza sapere o voler costruire niente.
    Affiancare e appoggiare certe organizzazioni dedite a boicottare un paese democratico come Israele, per creare un disagio generale ai cittadini di Vicenza, non porterà di certo la Signora ad avere un maggior consenso e miglior visibilità per la sua ormai personale e perduta battaglia, anzi!
    Se qualcuno sosterrà che questo genere di boicottaggio è rivolto solo contro Israele e non contro gli ebrei in generale, è in malafede, perché vista la storia e la natura ferocemente agressiva di tutti i paesi in Medio Oriente contro Israele, boicottarlo, denota una cecità morale per la quale è difficile trovare una spiegazione diversa dall’antisemitismo. Cattive compagnie cara Signora!
    Paul Revere.
    N.B. Il nome della Signora che non ho mai nominato, ma che a Vicenza è purtroppo conosciuto, è Cinzia Bottene.

    20 Gen 2010, 20:38 Rispondi|Quota
    • #2Emanuel Baroz

      @ Guido: ben fatto!!!! Complimenti!!!!

      @ John: thank you!

      @ Alberto: incredibile a dirsi ma ci sono delle cose che ancora mi stupiscono….

      20 Gen 2010, 23:27 Rispondi|Quota
  • #3John Wills

    ISRAEL’ DISPROPORTIONATE RESPONSE

    Many countries and world leaders have accused Israel of responding disproportionately to aggression from Hizballah in Lebanon and Hamas in Gaza.

    However, it is time that the world press and media speak of another disproportionate response from Israel.

    The terrible disastrous earthquake in Haiti has generated responses from many nations. The US has sent supplies and personnel, Britain sent 64 firemen and 8 volunteers, France sent troops for Search and Rescue. Many large and wealthy nations of the world sent money. The Arab and Moslem world nothing.

    Israel, a nation of 7.5 million people has sent a team of 220 people that include Medical personnel and will establish the largest field hospital in Haiti, treating up to 5000 people a day, an experienced Search and Rescue team and medical supplies. As in previous earthquake disasters, such as in Gujarat India in 2001 and in Turkey, in the bombings in Kenya, Israel has been one of the most generous givers of aid and assistance

    Turkey seems to have forgotten this help as its extreme Moslem Government is cozying up to Iran.

    Judge Goldstone, where are you now? Eating your heart out and hanging your head down in shame I hope.

    The favorite occupation in the UN is Israel bashing. More resolutions have been passed condemning Israel than all the so called democratic nations such as Sudan, China, Russia and others for their crimes against their minorities.

    I think it is time that the world should know about Israel’s disproportionate response.

    Please forward this to as many people as you can.

    20 Gen 2010, 22:42 Rispondi|Quota
  • #4Alberto Pi

    Finalmente una argomentazione come si deve……

    Terremoto Haiti-Carne fresca x Israele ?

    http://www.comedonchisciotte.org:80/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=21339

    20 Gen 2010, 23:23 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    Mi chiamo Israele

    di Giulio Meotti

    Il primo bimbo nato a Haiti si chiama Israel per ringraziare lo stato ebraico degli aiuti

    Israele è stato il primo paese al mondo a mandare aiuti a Haiti. Eppure la notizia non è finita sui giornali. Una massa impressionante di beni, uomini e strutture d’emergenza, soprattutto paragonate all’avarizia dell’Arabia Saudita, secondo la denuncia del Los Angeles Times. I regnanti di Riad per ora hanno inviato solamente un messaggio di condoglianze al governo di Haiti. “L’Arabia Saudita, ricca di petrolio – scrive il quotidiano statunitense –, è una delle nazioni più benestanti del pianeta. Ma mentre è generosa quando si tratta di costruire scuole religiose islamiche e moschee nel mondo, l’Arabia Saudita è stata abbastanza tirchia quando si è trattato di aiutare il popolo di Haiti, colpito dal terremoto”.

    Israele ha inviato 40 medici, 20 infermieri e altrettanti paramedici per mettere su un ospedale da campo capace di curare 500 feriti. Sono partiti anche 100 soldati dell’esercito israeliano. Accadde anche con lo tsunami in Asia. Quando lo stato ebraico fu tra i paesi più generosi. Il popolo di Israele ha una lunga storia alle spalle che lo rende in qualche modo “specializzato in catastrofi”.

    Dopo aver raggiunto la capitale di Haiti, gli israeliani si sono spostati in altre zone del paese dove hanno lavorato soprattutto per recuperare e identificare i corpi delle vittime. Lo stesso avvenne anche dopo l’11 settembre, quando patologi israeliani aiutarono i colleghi americani al lavoro a Ground Zero. Un ospedale da campo israeliano, il più grande e il meglio attrezzato presente attualmente nel martoriato paese, è stato immediatamente installato sul territorio e messo al servizio delle popolazioni colpite dal sisma fin dalle prime ore dopo il disastro. E’ lì, nelle tende di Tsahal, che è nato il primo bambino haitiano dopo il terremoto. La mamma non ha avuto dubbi sul nome da dargli: Israel. Una delle pochissime immagini di gioia in questo turbinio di morte e dolore è stata la scena della squadra di soldati israeliani che, mentre salvava un haitiano sepolto dalle macerie del terremoto, la gente assistendo applaudiva e gridava: “Viva Israele”.

    (Fonte: Il Foglio, 20 Gennaio 2010)

    20 Gen 2010, 23:57 Rispondi|Quota
  • #6AlbertoPi

    Ecco una lista aggiornata dei paesi o istituzioni che hanno mandato aiuti ad haiti, non c’e un solo paese arabo .

    A glance at some of the international aid pledges for victims of the earthquake in Haiti:

    _ The United Nations is releasing $10 million from its emergency funds.

    _ The United States is sending ships, helicopters, transport planes and a 2,000-member Marine unit.

    _ Canada is sending an immediate $5 million Canadian (US$4.8 million) to the Haitian government and has put transport planes, helicopters, a hospital ship and a disaster response team on standby.

    _ The Irish telecommunications company Digicel said it would donate $5 million to aid agencies and help repair the damaged phone network.

    _ The European Commission has approved euro3 million ($4.37 million), with more funds likely.

    _ Spain has pledged euro3 million ($4.37 million), and sent three planes with rescue teams and 100 tons of emergency relief equipment.

    _ The Netherlands has donated euro2 million ($2.91 million) and will send a 60-person search-and-rescue team.

    Story continues below
    _ Germany gave euro1.5 million ($2.17 million) and sent an immediate response team. Another team with 20 rescue dogs is on standby.

    _ Denmark has donated 10 million kroner ($1.9 million).

    _ Italy is pledging euro1 million ($1.46 million).

    _ China will donate $1 million, according to Xinhua News Agency.

    _ Sweden has offered 6 million kronor ($850,000), along with tents, water purification equipment and medical aid.

    _ Venezuela has sent doctors, firefighters and rescue workers.

    _ Mexico will send doctors, search-and-rescue dogs and infrastructure damage experts.

    _ France is sending two planes with doctors, food and medical equipment.

    _ Britain has sent 64 firefighters with search-and-rescue dogs and 10 tons of equipment.

    _ Iceland is sending 37 search-and-rescue specialists.

    _ Taiwan is flying in 23 rescue personnel and 2 tons of aid and equipment.

    _ Israel is sending an elite army rescue unit, including engineers, rescue workers, doctors and medics.

    _ Cuba already had field hospitals on the ground when the quake struck.

    http://deborahfait.ilcannocchiale.it/2010/01/17/le_disgrazie_non_vengono_mai_d.html

    21 Gen 2010, 16:30 Rispondi|Quota
  • #7Sara

    Ciao,
    sapete se è possibile sostenere la missione israeliana di aiuti ad Haiti?

    26 Gen 2010, 11:44 Rispondi|Quota
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