Berlusconi alla Knesset: ”Reazione ‘giusta’ per i missili di Hamas lanciati da Gaza”

 
Emanuel Baroz
3 febbraio 2010
4 commenti

Berlusconi: ”Reazione ‘giusta’ per i missili di Hamas lanciati da Gaza”

berlusconi knesset focus on israelROMA, 3 feb – Israele dispiego’ ”una giusta reazione” ai missili lanciati da Gaza da Hamas. Lo sostiene il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, come riporta Sky Tg24, nel suo intervento oggi alla Knesset.

Berlusconi, sottolineando come Israele sia sempre sotto attacco anche con ”l’ondata terroristica della seconda Intifada”, si dice ”fiero di ricordare in questa solenne occasione che l’Italia seppe reagire con un grande ‘Israel Day’ di solidarieta’ e di amore quando le bombe umane seminavano morte ad Haifa, a Tel Aviv, a Gerusalemme sui vostri autobus, nei vostri luoghi di ritrovo, nelle vostre feste nuziali, nelle vostre cerimonie religiose”. L’Italia, sottolinea, ”e’ orgogliosa di molti gesti di solidarieta’ verso il vostro paese, come ad esempio il rifiuto del nostro governo a partecipare alla Conferenza ‘Durban II’ di Ginevra, che voleva sanzionare Israele con intollerabili accuse di razzismo e di violenza. Come il nostro voto contrario al rapporto Goldstone – conclude Berlusconi – che intendeva criminalizzare Israele per la reazione ai missili di Hamas lanciati da Gaza”.

(Fonte: ASCA, 3 febbraio 2010)

Nella foto: il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, durante il suo discorso tenuto alla Knesset (qui il video e qui il PDF del discorso ufficiale)

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  • #1Emanuel Baroz

    Berlusconi alla Knesset, unanime apprezzamento dei leader israeliani

    ROMA, 3 feb – Com’era già accaduto due anni fa al Congresso degli Stati Uniti, l’intervento odierno del presidente Silvio Berlusconi alla Knesset, il Parlamento israeliano, ha raccolto un apprezzamento caloroso e bipartisan, testimoniato dai dodici applausi che hanno interrotto il suo discorso e dalle parole pronunciate dai principali leader israeliani. “Lei qui in Israele ha conquistato i nostri cuori e a nome di tutti voglio dirle che la stimiamo, la abbracciamo e la amiamo”, ha detto il premier Benjamin Netanyahu, leader del principale partito di governo e di centrodestra, il Likud. “Un discorso stupendo, emozionante e vero”, l’ha definito il ministro della Difesa, e leader laburista, Ehud Barak. Tzipi Livni, leader del principale partito di opposizione, Kadima, l’ha trovato “commovente”, facendo notare che “mentre altri leader tentennano, Berlusconi ha sempre il coraggio di dire quello che pensa. Al di là della politica, è una questione di valori. Lui sa distinguere fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, sia che si tratti di antisemitismo, della minaccia iraniana o della lotta al terrorismo”.

    Anche dal presidente israeliano, e premio Nobel per la Pace, Shimon Peres, sono giunte parole di stima: Berlusconi “è il leader più solare tra tutti quelli che ho conosciuto”. Ha definito il suo discorso di oggi “caldo, nobile, coraggioso, pieno di visione e di amicizia”, e durante il brindisi di saluto ha detto che “l’Italia è nella parte illuminata del mondo”. Allo stesso modo, “ci possono essere leader che sono nella parte nuvolosa della vita e leader che, come Berlusconi, sono invece nella parte soleggiata”. “Non è importante – ha aggiunto Peres – ciò che i giornali scrivono, ma quello che gli italiani votano: e votando, gli italiani dimostrano di avere buon gusto”.

    (Fonte: Il Velino, 3 febbraio 2010)

    5 Feb 2010, 13:48 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Berlusconi accolto da Abu Mazen mostra sulla giacca la spilla con la bandiera israeliana

    Berlusconi non cambia, o non rimuove, la spilla che lo ha accompagnato nel viaggio israeliano

    Oltre alla dichiarazione rilasciata al giornalista che chiedeva quale fosse il parere di Berlusconi riguardo il muro: «Non me ne sono accorto in quanto stavo rimettendo a posto le mie idee, prendendo appunti sulle cose che avrei dovuto dire al presidente incontrandolo. So di deluderla e me ne scuso», il premier italiano si è fatto ricevere dal presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen con la bandiera d’Israele, incrociata con il tricolore italiano, appuntata sul bavero della giacca.

    Tale spilletta ha accompagnato Silvio Berlusconi per l’intero viaggio israeliano e non è stata cambiata, o rimossa, all’incontro con Abu Mazen. Sotto la pioggia, dall’automobile fino alla Moqata Berlusconi è stato scortato da Abu Mazen che gli teneva l’ombrello, esposta a favore dei fotografi la spilla di Berlusconi.

    (Fonte: Ami, 4 febbraio 2010)

    5 Feb 2010, 13:56 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    “Il terrorismo è una sfida che riguarda tutti noi”

    Berlusconi alla Knesset: ”Israele esempio di democrazia. A Gaza reazione giusta contro i missili”

    Roma, 3 feb. (Adnkronos/Ign) – ”Per me e per l’Italia è un grande onore essere qui, in questa nobile assemblea. Siete il più grande esempio di libertà e democrazia in Medio Oriente, se non l’unico esempio”. Silvio Berlusconi (nella foto) interviene alla Knesset. E’ la prima volta che un premier italiano parla al Parlamento isrealiano. ”Mi sento davvero uno di voi. Mi sono sentito uno di voi nel giorno in cui ho visitato Auschwitz. Un giorno che ha cambiato profondamente la mia vita”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

    ”Voi – ha detto – rappresentate ideali che sono universali, siete il più grande esempio di democrazia e di libertà nel Medio Oriente, un esempio che ha radici profonde nella Bibbia e nell’ideale sionista. Per noi, come hanno detto sia il Papa Giovanni Paolo II che il Rabbino Elio Toaff, il popolo ebraico è un ”fratello maggiore”.

    ”Noi combattiamo insieme a voi ogni possibile rigurgito di antisemitismo in Europa e nel mondo, e insieme a voi ci preoccupiamo di rendere inseparabili la battaglia per l’esistenza e la sicurezza dello Stato d’Israele e quella per la pace”, ha assicurato condannando poi le leggi razziali in Italia: ”Nel 1938 l’Italia si macchiò dell’infamia delle leggi razziali, che contraddissero secoli di civiltà cosmopolita e di rispetto umanistico della persona e della sua dignità”. ”La nostra amicizia per Israele è franca, reciproca, non verbale. I nostri rapporti sono eccellenti”, ha sottolineato allora.

    ”Sono fiero di ricordare in questa solenne occasione che l’Italia seppe reagire con un grande ‘Israel Day’ di solidarietà e di amore quando le bombe umane seminavano morte ad Haifa, a Tel Aviv, a Gerusalemme sui vostri autobus, nei vostri luoghi di ritrovo, nelle vostre feste nuziali, nelle vostre cerimonie religiose”, ha sottolineato il premier. Il nostro paese si oppose al rapporto Goldstone dell’Onu perché Israele dispiegò ”una giusta reazione” ai missili di Hamas da Gaza.

    Una frase, quest’ultima, che ha sollevato una dura reazione dell’Anp (“Fu aggressione”). Ed è tra l’altro giallo sull’aggettivo ‘giusto’ che non compare nel discorso sul sito della Presidenza del consiglio. In ogni caso Berlusconi, più tardi, nella conferenza stampa congiunta con il presidente dell’Anp Abu Mazen, ha corretto il tiro: ”Sempre quando alla pace si sostituisce la guerra, alla ragionevolezza si sostituisce la violenza, viene meno quell’umanità che deve essere sempre mantenuta integra”. E sottolinea che ”come è giusto piangere le vittime della shoah è giusto manifestare dolore per quanto avvenuto a Gaza”.

    Durante il suo discorso alla Knesset il Cavaliere ha attaccato di nuovo l’Iran: ”In una situazione che può aprirsi alla prospettiva di nuove catastrofi, l’intera comunità internazionale deve decidersi a stabilire con parole chiare, univoche e unanimi, che non è accettabile l’armamento atomico a disposizione di uno Stato i cui leader hanno proclamato ‘apertamente’ la volontà di distruggere Israele e hanno negato insieme la Shoah e la legittimità dello Stato Ebraico”. ”Su questo punto – avverte il presidente del Consiglio – non si possono ammettere cedimenti: occorre ricercare la più ampia intesa a livello internazionale per impedire e sconfiggere i disegni pericolosi del regime iraniano. La via da percorrere – dice – è quella del controllo multilaterale sugli sviluppi militari del programma nucleare iraniano, quella del negoziato risoluto, quella delle sanzioni efficaci: bisogna esigere garanzie ferree dal governo di Teheran, impegnando in modo determinato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica al controllo ispettivo ed alla verifica continua dei progressi del negoziato.

    Dopo l’attentato alle Torri gemelle, ”noi italiani siamo stati consapevoli fin dal primo momento che la sfida del terrorismo era rivolta non soltanto contro gli Stati Uniti e contro Israele, ma contro tutti i Paesi democratici dell’Occidente e contro gli stessi Paesi arabi moderati”, ha detto ancora il Cavaliere”.

    E rinnova il suo auspicio di vedere Israele nell’Ue: ”Questo sentimento, che avverto profondamente, mi fa dire da anni, e non da oggi, che il vostro posto, il posto di Israele deve essere tra le Nazioni dell’Europa, come membro a pieno titolo dell’Unione Europea. Questo – dice tra gli applausi – è il mio sogno, questo è il mio augurio. Vi ringrazio ancora e di cuore per la vostra accoglienza e per la vostra amicizia”.

    ”In nome del popolo italiano – ha detto il premier concludendo l’intervento – auguro pace, serenità e benessere, a voi e a tutto il vostro popolo. Viva Israele, viva l’Italia, viva la pace e la libertà!”.

    “Un leader coraggioso, che ha l’appoggio del popolo ebraico”, così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha definito Berlusconi, presentandolo davanti alla Knesset poco prima del suo intervento. “Hai conquistato il cuore del nostro popolo – ha continuato Netanyahu – ti stimiamo, ti abbracciamo, ti vogliamo bene, benvenuto a Gerusalemme”.

    http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Berlusconi-alla-Knesset-Israele-esempio-di-democrazia-A-Gaza-reazione-giusta-contro-i-missili_4269554636.html

    5 Feb 2010, 14:41 Rispondi|Quota
  • #4Alberto Pi

    Non siamo piu’ “un piccolo paese di merda”

    Israele, Berlusconi: “A Gaza reazione giusta” L’Anp: “Fu un atto criminale, il premier sbaglia”

    Permettetemi di ridere.
    Qui in Israele abbiamo passate tre giorni camminando a un metro da terra, eravamo tutti sulla nuvoletta con un sorriso beato sul volto, soprattutto noi di origine italiana abituati a vergognarci e a morire di rabbia per l’odio italiano per Israele, odio durato 40 e piu’ lunghi anni.
    Questi tre giorni della visita di Berlusconi in Israele ci hanno fatto sognare.
    Perche’ rido?
    Rido perche’ i sinistri italiani, verdi di rabbia, stanno facendo il nostro lavoro, il lavoro di noi giornalisti quando i loro esponenti politici sputtanavano Israele. Loro ridevano e noi che amavamo Israele scrivevamo con vergogna e dolore le parole di odio degli esponenti della sinistra Italiana.
    Rido perche’ , oggi, sono loro, i sinistri, a dire “Ecco, Berlusconi ha detto che dovete restituire il Golan. Non protestate? Ecco Berlusconi ha detto che e’ giusto addolorarsi per le vittime di Gaza dopo aver pianto per le vittime della Shoa’. Perche’ non protestate per il paragone?”
    Io rido perche’ a queste persone non interessa niente degli ebrei e mettono in evidenza gli scivoloni di Berlusconi per puro odio contro di lui, non per amore e rispetto per gli ebrei, vivi o morti.
    Per questo rido, perche’ sono falsi e ipocriti.
    La frase incriminata detta a Betlemme davanti a Abu Mazen per ovvi motivi e’ stata , azzardo, probabilmente concordata con Bibi perche’ in Israele nessuno si e’ meravigliato o si e’ scandalizzato per quelle parole, chiaramente diplomatiche, chiaramente politicamente corrette.
    Berlusconi era circondato da palestinesi, doveva dire forse “delle vostre vittime non ce ne frega niente?”
    Ha fatto un discorso da politico scafato che esprime quello che sa cosa gli altri si aspettano da lui.
    Allora, direte, ha fatto la stessa cosa anche con voi!
    Ehhhhh No, vi rispondo, perche’ qui Berlusconi ha pianto, si e’ commosso, allo Yad va Shem si e’ fermato davanti ad ogni fotografia o filmato, sinceramente sconvolto.
    A Betlemme, davanti a Abu Mazen, era serio e compassato, molto freddo e professionale.
    A Gerusalemme era come un fratello, rideva, piangeva, si divertiva, quando Rita, la miglior voce di Israele, ha cantato per lui nella residenza del Presidente Peres, Berlusconi era sinceramente ammirato e divertito e alla fine c’e’ stato un abbraccio generale, tra lacrime, barzellette e sorrisi ed e’ stato a questo punto che il giornalista che era presente ha esclamato “Ma perche’ un uomo cosi’ deve ritornare in Italia? Lasciatecelo qui!”

    “Vi ringrazio di esistere” , ha detto Berlusconi nel suo discorso alla Knesset, ” Ogni paese libero del mondo deve ringraziare per la vostra esistenza. Siete la dimostrazione che la democrazia e’ possibile anche al di fuori dell’Occidente”
    Cito a memoria perche’ il suo discorso con le parole esatte lo trovate dovunque, voglio citare a memoria come il mio cuore ricorda le sue parole e per l’emozione che mi hanno dato: miele e dolcezza dopo aver sopportato tanto odio e amarezza.
    Vi chiederete perche’ tanta ammirazione per Berlusconi che in Italia odiano.
    Facile, per noi Berlusconi e’ come l’ angelo della consolazione dopo aver avuto di fronte dei demoni per tanti e tanti anni.
    I politici italiani della prima e seconda Repubblica hanno odiato e sbeffeggiato Israele al di la’ di ogni limite.
    Per Craxi Israele era il demonio combattuto dal novello Garibaldi e Mazzini, tutti e due insieme, uniti nel brutto corpo di Arafat.
    Craxi e Andreotti , due leader tanto innamorati degli arabi da far fuggire dall’Italia gli assassini mandati da Arafat che avevano ammazzato italiani.
    Occhetto e Lama che, maledicendo Israele, portavano Arafat , nel tripudio generale, ad Assisi, subito dopo gli attentati terroristici organizzati dal mostro palestinese.
    La bara nera gettata da Lama e suoi seguaci davanti al Tempio Maggiore e pochi giorni dopo l’
    assassinio di Stefanino Gay Tache’ di due anni.
    Agnoletto e Dalema che correvano ad abbracciare Arafat, prigioniero a Ramallah, mentre Israele veniva colpito da 25.000 attentati, dicendo alle telecamere che Israele, che stava morendo, era un paese nazista.
    E i pacifinti? Ve li ricordate? Ricordate qualcuno di loro in Israele per solidarieta’ mentre qua si moriva bruciati vivi colpiti da tritolo, palle d’acciaio e veleno per topi e chiodi, materiale che componeva le cinture dei kamikaze, ve li ricordate?
    Io no.
    Nessun pacifinto e’ venuto in Israele.
    Sono passati di qua, correndo da Arafat come cagnolini obbedienti, Oliver Stone e Saramango per urlarci “Nazisti”.
    E noi morivamo
    E i nostri bambini venivano linciati , sbranati, smembrati e nessuno ha detto mai una parola di pieta’ per noi.
    Odio e nient’altro che odio.
    Parliamo anche di qualcuno non italiano, ricordiamo Chirac che a Gerusalemme, mentre i soldati israeliani lo proteggevano, si e’ messo a urlargli contro “Andate via di qua, questa non e’ casa vostra”
    E che dire dell’ambasciatore francese a Londra che descrisse Israele come “Un piccolo paese di merda”

    Dopo tutto questo e tanto altro, non parlero’ ancora dei cortei che apostrofavano Israele come il demonio e auspicavano la sua fine fisica, volete che l’amicizia e l’affetto di un Berlusconi non ci facciano sognare?
    Ha detto due frasi sbagliate?
    Si, gliele perdoniamo per tutte le altre parole sono state parole d’amore e di rispetto.
    Berlusconi non e’ il Messia, e’ un politico e come tale puo’ sbagliare ma noi israeliani lo amiamo perche’ ricordiamo con brividi di disgusto e schifo chi nei suoi discorsi non riusciva a inserire nemmeno due parole, non due frasi, buone nei confronti di Israele.
    Israele, come un bambino che viene sempre bastonato e preso a calci, nel momento in cui trova chi gli fa anche un sorriso, si sente in paradiso, si sente finalmente amato.
    Questo e’ il sentimento che ci fa provare Silvio Berlusconi e per questo io gli dico
    “Grazie, Amico Presidente”.

    Deborah Fait
    http://www.informazionecorretta.com

    http://deborahfait.ilcannocchiale.it/2010/02/04/non_siamo_piu_un_piccolo_paese.html

    7 Feb 2010, 01:38 Rispondi|Quota
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