Hamas: la posizione di Berlusconi su Gaza è pericolosa ed estremista

 
Emanuel Baroz
5 febbraio 2010
11 commenti

Hamas: la posizione di Berlusconi su Gaza è pericolosa ed estremista

berlusconi knesset focus on israelGAZA, 3 feb. – La posizione espressa dal premier Silvio Berlusconi sull’operazione militare Piombo Fuso condotta da Israele contro Gaza tra dicembre 2008 e gennaio 2009 e’ “pericolosa” ed “estremista”. E’ questa l’opinione espressa per conto di Hamas da Salah al-Bardawil, deputato e portavoce del blocco parlamentare del movimento islamico nel Consiglio legislativo palestinese.

In un comunicato diffuso in serata, al-Bardawil parla di “un estremismo espresso dalle frasi di Berlusconi” che a suo dire sarebbe “piu’ grave” di quello espresso dalla leadership israeliana.

(Fonte: Adnkronos, 4 febbraio 2010)

Nella foto: il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, durante il suo discorso alla Knesset (qui il video e qui il testo ufficiale dell’intervento al parlamento israeliano)

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  • #1Emanuel Baroz

    “Il terrorismo è una sfida che riguarda tutti noi”

    Berlusconi alla Knesset: ”Israele esempio di democrazia. A Gaza reazione giusta contro i missili”

    Roma, 3 feb. (Adnkronos/Ign) – ”Per me e per l’Italia è un grande onore essere qui, in questa nobile assemblea. Siete il più grande esempio di libertà e democrazia in Medio Oriente, se non l’unico esempio”. Silvio Berlusconi (nella foto) interviene alla Knesset. E’ la prima volta che un premier italiano parla al Parlamento isrealiano. ”Mi sento davvero uno di voi. Mi sono sentito uno di voi nel giorno in cui ho visitato Auschwitz. Un giorno che ha cambiato profondamente la mia vita”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

    ”Voi – ha detto – rappresentate ideali che sono universali, siete il più grande esempio di democrazia e di libertà nel Medio Oriente, un esempio che ha radici profonde nella Bibbia e nell’ideale sionista. Per noi, come hanno detto sia il Papa Giovanni Paolo II che il Rabbino Elio Toaff, il popolo ebraico è un ”fratello maggiore”.

    ”Noi combattiamo insieme a voi ogni possibile rigurgito di antisemitismo in Europa e nel mondo, e insieme a voi ci preoccupiamo di rendere inseparabili la battaglia per l’esistenza e la sicurezza dello Stato d’Israele e quella per la pace”, ha assicurato condannando poi le leggi razziali in Italia: ”Nel 1938 l’Italia si macchiò dell’infamia delle leggi razziali, che contraddissero secoli di civiltà cosmopolita e di rispetto umanistico della persona e della sua dignità”. ”La nostra amicizia per Israele è franca, reciproca, non verbale. I nostri rapporti sono eccellenti”, ha sottolineato allora.

    ”Sono fiero di ricordare in questa solenne occasione che l’Italia seppe reagire con un grande ‘Israel Day’ di solidarietà e di amore quando le bombe umane seminavano morte ad Haifa, a Tel Aviv, a Gerusalemme sui vostri autobus, nei vostri luoghi di ritrovo, nelle vostre feste nuziali, nelle vostre cerimonie religiose”, ha sottolineato il premier. Il nostro paese si oppose al rapporto Goldstone dell’Onu perché Israele dispiegò ”una giusta reazione” ai missili di Hamas da Gaza.

    Una frase, quest’ultima, che ha sollevato una dura reazione dell’Anp (”Fu aggressione”). Ed è tra l’altro giallo sull’aggettivo ‘giusto’ che non compare nel discorso sul sito della Presidenza del consiglio. In ogni caso Berlusconi, più tardi, nella conferenza stampa congiunta con il presidente dell’Anp Abu Mazen, ha corretto il tiro: ”Sempre quando alla pace si sostituisce la guerra, alla ragionevolezza si sostituisce la violenza, viene meno quell’umanità che deve essere sempre mantenuta integra”. E sottolinea che ”come è giusto piangere le vittime della shoah è giusto manifestare dolore per quanto avvenuto a Gaza”.

    Durante il suo discorso alla Knesset il Cavaliere ha attaccato di nuovo l’Iran: ”In una situazione che può aprirsi alla prospettiva di nuove catastrofi, l’intera comunità internazionale deve decidersi a stabilire con parole chiare, univoche e unanimi, che non è accettabile l’armamento atomico a disposizione di uno Stato i cui leader hanno proclamato ‘apertamente’ la volontà di distruggere Israele e hanno negato insieme la Shoah e la legittimità dello Stato Ebraico”. ”Su questo punto – avverte il presidente del Consiglio – non si possono ammettere cedimenti: occorre ricercare la più ampia intesa a livello internazionale per impedire e sconfiggere i disegni pericolosi del regime iraniano. La via da percorrere – dice – è quella del controllo multilaterale sugli sviluppi militari del programma nucleare iraniano, quella del negoziato risoluto, quella delle sanzioni efficaci: bisogna esigere garanzie ferree dal governo di Teheran, impegnando in modo determinato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica al controllo ispettivo ed alla verifica continua dei progressi del negoziato.

    Dopo l’attentato alle Torri gemelle, ”noi italiani siamo stati consapevoli fin dal primo momento che la sfida del terrorismo era rivolta non soltanto contro gli Stati Uniti e contro Israele, ma contro tutti i Paesi democratici dell’Occidente e contro gli stessi Paesi arabi moderati”, ha detto ancora il Cavaliere”.

    E rinnova il suo auspicio di vedere Israele nell’Ue: ”Questo sentimento, che avverto profondamente, mi fa dire da anni, e non da oggi, che il vostro posto, il posto di Israele deve essere tra le Nazioni dell’Europa, come membro a pieno titolo dell’Unione Europea. Questo – dice tra gli applausi – è il mio sogno, questo è il mio augurio. Vi ringrazio ancora e di cuore per la vostra accoglienza e per la vostra amicizia”.

    ”In nome del popolo italiano – ha detto il premier concludendo l’intervento – auguro pace, serenità e benessere, a voi e a tutto il vostro popolo. Viva Israele, viva l’Italia, viva la pace e la libertà!”.

    “Un leader coraggioso, che ha l’appoggio del popolo ebraico”, così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha definito Berlusconi, presentandolo davanti alla Knesset poco prima del suo intervento. “Hai conquistato il cuore del nostro popolo – ha continuato Netanyahu – ti stimiamo, ti abbracciamo, ti vogliamo bene, benvenuto a Gerusalemme”.

    http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Berlusconi-alla-Knesset-Israele-esempio-di-democrazia-A-Gaza-reazione-giusta-contro-i-missili_4269554636.html

    5 Feb 2010, 14:47 Rispondi|Quota
  • #2anonimo

    c’e’ Abu Mazen

    5 Feb 2010, 19:22 Rispondi|Quota
  • #4anonimo

    e quindi in favore di Israele,comunque.La scintilla non esiste.tutto qua’.

    6 Feb 2010, 20:02 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    ma quale scintilla????

    6 Feb 2010, 23:28 Rispondi|Quota
  • #6Alberto Pi

    Berlusconi accolto da Abu Mazen mostra sulla giacca la spilla con la bandiera israeliana

    Berlusconi non cambia, o non rimuove, la spilla che lo ha accompagnato nel viaggio israeliano

    Oltre alla dichiarazione rilasciata al giornalista che chiedeva quale fosse il parere di Berlusconi riguardo il muro: «Non me ne sono accorto in quanto stavo rimettendo a posto le mie idee, prendendo appunti sulle cose che avrei dovuto dire al presidente incontrandolo. So di deluderla e me ne scuso», il premier italiano si è fatto ricevere dal presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen con la bandiera d’Israele, incrociata con il tricolore italiano, appuntata sul bavero della giacca. Tale spilletta ha accompagnato Silvio Berlusconi per l’intero viaggio israeliano e non è stata cambiata, o rimossa, all’incontro con Abu Mazen. Sotto la pioggia, dall’automobile fino alla Moqata Berlusconi è stato scortato da Abu Mazen che gli teneva l’ombrello, esposta a favore dei fotografi la spilla di Berlusconi.

    (ami, 4 febbraio 2010)

    7 Feb 2010, 01:26 Rispondi|Quota
  • #7Mirko Viola

    e già… il muro dell’apartheid è meglio far finta di non vederlo…
    pur di compiacere i padroni si diventa anche ciechi…
    che schifo!
    Mirko Viola

    7 Feb 2010, 12:24 Rispondi|Quota
    • #8Emanuel Baroz

      il “muro dell’apartheid”?! Bah…..e poi viene a dire che non ha un pregiudizio!

      8 Feb 2010, 10:39 Rispondi|Quota
  • #9Alberto Pi

    Pax Christi: irrisorie e dannose le dichiarazioni di Berlusconi in v

    “Una pesantissima banalizzazione del processo di pace e un’irrisione delle Nazioni Unite che rischiano di trascinare l’Italia fuori dal consesso dei paesi e delle istituzioni internazionali che tessono da anni il faticoso cammino della pace”: così il coordinatore nazionale di Pax Christi, don Nandino Capovilla, definisce le dichiarazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della visita ufficiale in Israele. In questo modo – prosegue don Capovilla – il presidente del Consiglio “ha attuato ieri una liquidazione totale delle speranze di pace in Terra Santa”. “Affermando che è stato giusto il massacro su Gaza, ha liquidato il lavoro prezioso e oggettivo svolto dalle Nazioni Unite nel monitorare un inaudito massacro di civili, la distruzione di migliaia di case, scuole, ospedali attraverso l’uso di armi illegali.

    “Asserendo di ‘non aver visto’ il Muro dell’apartheid che circonda Betlemme, ha vergognosamente liquidato il pronunciamento fatto nel 2004 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ne ha condannato la costruzione evidenziandone le terribili conseguenze umanitarie. “Può il Presidente del Consiglio arrivare a un livello così insopportabile di irresponsabilità?” – chiede don Capovilla.

    “Definendo più volte Israele come “Stato ebraico, libero e democratico”, ha liquidato quel milione e duecentomila cittadini dello Stato d’Israele, che ebrei non sono, e che vedono ogni giorno calpestati i loro diritti. Come proclamarsi insistentemente “amici di Israele” quando non lo si esorta ad essere veramente uno stato democratico?”

    “Identificando come antisemita chiunque si opponga alla politica di occupazione, di umiliazione e di disprezzo di qualsiasi Risoluzione Onu da parte dello Stato d’Israele, ha liquidato e denigrato le sofferenze patite da migliaia e migliaia di palestinesi, in spregio a quanti, israeliani, palestinesi, uomini e donne di ogni Paese, si battono insieme alla ricerca di una pace giusta, fondata sul rispetto delle leggi internazionali”. “Non si può – conclude don Capovilla – raggiungere la meta della riconciliazione tra i popoli svendendo sul mercato una “pace economica”, la “pace del benessere” Davvero non ci possono essere ‘i saldi’ della pace”.

    Anche il coordinatore nazionale della Tavola della pace, Flavio Lotti,ha rivolto critiche precise alle dichiarazioni del presidente del Consiglio in Israele. “Chiunque voglia aiutare gli israeliani e i palestinesi a fare la pace, sa che deve considerare in modo equilibrato le ragioni degli uni e degli altri. La scelta del Presidente del Consiglio Berlusconi di schierare l’Italia a fianco di una sola delle due parti in conflitto (Israele) ci impedisce di svolgere qualsiasi ruolo di pace. Da oggi l’Italia è diventata chiaramente parte del conflitto e non strumento per la sua soluzione” – sostiene Lotti.

    Per il coordinatore della Tavola della pace “questa scelta provocherà gravi danni anche al nostro paese, è contraria al nostro interesse nazionale e all’interesse dell’Europa, espone i cittadini italiani a nuovi inutili rischi, riduce drammaticamente la nostra credibilità in Europa e nel mondo, indebolisce l’Unione Europea e gli sforzi di rafforzare il suo ruolo di pace in Medio Oriente attorno ad una posizione comune, colpisce le forze di pace che operano tra molte difficoltà in Israele e in Palestina, ci allontana dai paesi arabi moderati e indebolisce la loro proposta di pace, indebolisce le iniziative per la pace in Medio Oriente messe copiosamente in campo dalla società civile e dagli Enti Locali italiani, ci isola da tutti coloro che nel mondo stanno cercando di costruire la pace in Medio Oriente”.

    “E’ impressionante – sottolinea Lotti – che non una delle posizioni dell’Unione Europea è riecheggiata nelle parole del presidente Berlusconi (ad eccezione di un riferimento estemporaneo al congelamento delle colonie)”. “Nessun uomo di pace può permettersi di giustificare quello che è successo a Gaza, di ignorare le sofferenze e le domande di un popolo che vive ancora sotto occupazione, di chiudere gli occhi sul muro che lo soffoca”.

    “I veri amici di Israele – continua Lotti – sono quelli che operano assiduamente a questo scopo nel rispetto della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani. Tutti sanno che non c’è nessuna speranza di garantire la sicurezza di Israele negando la sicurezza dei suoi vicini di casa, a cominciare dai palestinesi. Chi ignora questa realtà fa male a Israele quanto le bombe”.

    Infine – evidenzia il coordinatore della Tavola della pace – “il Governo Berlusconi ha deciso di innalzare pesantemente il livello di scontro diplomatico con l’Iran con parole di fuoco e sanzioni. Ma perché, se si invocano le sanzioni contro l’Iran, non abbiamo ancora intaccato i nostri traffici commerciali con quel paese? Quanta sostanza c’è dietro questa decisione dell’Italia? Ma poi, siamo davvero sicuri che questa sia la strategia giusta per fermare la proliferazione nucleare in Medio Oriente e per favorire un cambio democratico in Iran?” “La pace in Medio Oriente -coclude Lotti – non ha bisogno di uomini di parte ma di seri operatori di pace. E’ tempo che i veri amici degli israeliani e dei palestinesi si facciano sentire. Nell’interesse di tutti”.

    8 Feb 2010, 22:29 Rispondi|Quota
  • #10mogol_gr

    Vittime dell’olocausto e sulla Mavi Marmara.

    10 Giu 2010, 21:08 Rispondi|Quota
  • #11Emanuel Baroz

    eh??????

    10 Giu 2010, 23:50 Rispondi|Quota