Hezbollah: abbiamo lista di obiettivi da attaccare in Israele

 
Emanuel Baroz
11 luglio 2010
3 commenti

M.O.: Hezbollah, abbiamo lista di obiettivi da attaccare in Israele

Beirut, 11 lug. (Adnkronos) – Il comandante delle milizie Hezbollah nel sud del Libano, sceicco Nabil Koauk, ha affermato oggi che il suo gruppo ha stilato una lista di obiettivi da colpire in territorio israeliano se vi sara’ un’altra guerra. Le sue affermazioni, rilanciate dai media israeliani, giungono dopo che nei giorni scorsi l’esercito d’Israele ha diffuso mappe e foto di quella che e’ stata descritta come una rete di depositi di armi e centri di comando del partito sciita Hezbollah nel sud del Libano.

Le ultime dichiarazioni si situano nel quadro di una ripresa della tensione fra Israele e Libano a quattro anni della guerra dell’estate 2006. In primavera Israele ha accusato la Siria di aver inviato missili Scud alla milizia del partito Hezbollah e il Libano ha risposto accusando Israele di voler nuovamente un’escalation nella regione.

(Fonte: Libero News, 11 Luglio 2010)

In alto: militanti di Hezbollah in una parata: ricorda niente questo saluto?…

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  • #1Emanuel Baroz

    Israele svela: “Armi e miliziani di Hezbollah nel sud del Libano”

    Nel quarto anniversario della guerra contro gli Hezbollah nel sud del Libano l’esercito israeliano ha svelato oggi parte delle informazioni in suo possesso sullo spiegamento militare di questa milizia islamica sciita nei villaggi sud libanesi e sul suo arsenale militare.

    Dalla fine del conflitto, afferma il portavoce militare, gli Hezbollah hanno trasferito i loro depositi di munizioni dalle aree aperte in sud Libano dentro circa 160 villaggi densamente abitati, accanto a scuole, moschee e ambulatori, adottando così su larga scala ”la tattica di usarli come scudi umani”.

    Secondo Israele gli Hezbollah hanno trasferito in questi villaggi almeno 40 mila razzi, di raggio e calibri diversi, in grado di colpire non solo il nord di Israele ma anche la stessa area metropolitana di Tel Aviv.

    Centinaia di consigliere militari iraniani hanno inoltre aiutato gli Hezbollah a stabilire una vasta rete di comunicazioni, a scavare tunnel e a costruire depositi di armi e esplosivi. In sud Libano gli Hezbollah possono contare su una forza di 20 mila miliziani, dispersi in gruppi di alcune decine per ciascun villaggio.

    (Fonte: Blitz Quotidiano, 8 Luglio 2010)

    12 Lug 2010, 12:25 Rispondi|Quota
  • #2Alberto Pi

    Libano: Hezbollah usa la popolazione come scudi umani. Denuncia israeliana a Onu e UNIFIL

    Alcuni documenti declassificati dall’IDF e una serie di riscontri e testimonianze recuperati sul terreno rivelano come Hezbollah negli ultimi mesi abbia piazzato batterie missilistiche e centri di comando in mezzo alle abitazioni civili di diversi villaggi nel sud del Libano con il chiaro intento di trasformare le abitazioni stesse e i civili in veri e propri scudi umani.

    La tecnica è sempre la stessa, già usata in passato sia da Hezbollah in Libano che da Hamas nella Striscia di Gaza, massimizzare la perdita di vite civili in caso di attacco israeliano allo scopo di scatenare una reazione internazionale contro Israele. Se poi nell’operazione muoiono centinaia o migliaia di civili, tanto meglio. Più civili muoiono più il piano è ben riuscito.

    Ma andiamo con ordine. Secondo quanto ha rivelato ieri il Comando Nord dell’IDF attraverso documenti, fotografie e immagini riprese da aerei spia, Hezbollah ha piazzato (senza condizionale) batterie di missili in mezzo alle abitazioni civili di almeno 160 villaggi nel Sud del Libano. L’IDF, in una improvvisata conferenza stampa, ha preso ad esempio il villaggio di el- Khiam, situato a soli 4 Km dal confine con Israele e quindi in piana zona sotto controllo dell’UNIFIL che, in teoria, dovrebbe essere smilitarizzata. I militari israeliani hanno mostrato ai presenti una serie di immagini fotografiche e video che dimostrano senza ombra di dubbio come Hezbollah abbia piazzato batterie fisse di missili a ridosso delle abitazioni civili. In alcuni casi i missili sono addirittura tra due abitazioni molto vicine tra di loro il che renderebbe impossibile colpirle senza distruggere anche le abitazioni civili con gravi conseguenze anche per gli abitanti.

    Secondo quanto si apprende dai documenti declassificati e inviati in queste ore alle Nazioni Unite e al Comandante delle forze UNIFIL in Libano, gen. Alberto Cuevas Asarta, Hezbollah dispone nel sud del Libano di almeno 40.000 missili a medio e lungo raggio (non sono calcolati i missili a breve raggio) e di 20.000 combattenti perfettamente armati che controllano il territorio (alla faccia di UNIFIL). Dai documenti in questione si apprende poi che Hezbollah ha diviso le sue forze in tre divisioni. Secondo il comando Nord dell’IDF la “divisione Sud”, quella posizionata a ridosso del confine con Israele e quindi in una zona dove non dovrebbero esserci forze militari diverse da quelle dell’Onu, può disporre di 5000 uomini e di almeno 30.000 razzi suddivisi tra quelli a breve raggio, a medio e lungo raggio. Gli uomini e i missili della “divisione Sud” sono suddivisi in 15 villaggi dove vi sono tra i 20 e i 200 combattenti, migliaia di proiettili da mortaio, missili di ogni tipo in batterie fisse e semoventi e un certo numero di posti di comando posizionati all’interno di abitazioni civili. Le fotografie mostrano come i depositi di armi, le batterie di missili e i centri di comando siano in mezzo alle abitazioni civili e, addirittura, a pochi metri dalle scuole e dagli ospedali.

    Un alto ufficiale dell’IDF ha detto ieri che “è importante mostrare a tutto il mondo come Hezbollah abbia costruito la sua infrastruttura militare all’interno dei villaggi con l’obbiettivo di provocare molte vittime civili nel caso di una futura guerra” aggiungendo poi che “se Israele verrà attaccata da Hezbollah questo potrebbe realmente accadere”. Come detto l’IDF ha inviato i documenti, le foto e i filmati alle Nazioni Unite e al comando di UNFIL.

    A conclusione della conferenza stampa è intervenuto il Col. Ronen Moreli, comandante della Brigata 300. Secondo il colonnello i miliziani di Hezbollah stanno cercando di infiltrarsi all’interno del confine israeliano allo scopo di prendere ostaggi, meglio se militari (ma non sono esclusi semplici civili). Questa, secondo l’alto ufficiale dell’IDF, è attualmente la minaccia più grave. Un episodio del genere scatenò l’ultimo conflitto tra Israele ed Hezbollah nel 2006.

    Secondo Protocollo

    http://www.secondoprotocollo.org/?p=1257

    13 Lug 2010, 09:47 Rispondi|Quota
  • #3autores

    a me sembra che a Israele non importa di venire fatta attaccare.E’ da molto che io sono in Internet e ai siti Israeliti.anche Ebrei.io non sono ebrea ma sono stata anche molto amica dei Presidenti di Governo,governatori e Presidenti di Stato. Ho detto.

    20 Gen 2011, 16:42 Rispondi|Quota