Gaza, esplosione in campo di addestramento di Hamas: feriti donne e bambini

 
Emanuel Baroz
21 ottobre 2010
2 commenti

M.O./ Gaza, esplosione in complesso Hamas: feriti donne e bambini

Gaza City, 20 Ottobre 2010 (ANSA) –  Una potente esplosione si e’ verificata in un campo di addestramento militare del braccio armato di Hamas (Brigate Ezzedin al-Qassam) a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. La deflagrazione, avvenuta durante un addestramento, e’ stata udita a diversi chilometri di distanza.

Fra i miliziani non ci sono vittime, ma secondo fonti locali, una dozzina di allievi che stavano recandosi in una scuola vicina sono rimasti feriti in modo grave. Numerose finestre nella zona sono andate in frantumi.

Nella foto in alto: l’educazione che Hamas diffonde tra i bambini palestinesi…

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  • #1Alberto Pi

    Netanyahu: Hamas dispone di missili anti-aerei

    Il premier israeliano: Compromessa la libertà per i nostri jet

    ROMA, 18 ott. – Hamas dispone di missili anti-aerei con i quali può minacciare i caccia dell’aeronautica israeliana. Lo ha detto oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una riunione del suo partito, il Likud, ammettendo che la libertà aerea di Israele risulta così compromessa. Secondo il premier i missili sono stati introdotto nella Striscia di Gaza attraverso i tunnel scavati sotto il confine con l’Egitto.
    I jet israeliani hanno per lungo tempo dominato il cielo di Gaza – scrive il quotidiano israeliano Haaretz -, colpendo ripetutamente gli obiettivi di Hamas, il gruppo che controlla la Striscia con la forza dal 2007. L’aviazione ha avuto anche un ruolo centrale anche durante la massiccia offensiva condotta dall’esercito israeliano tra la fine di dicembre del 2008 e il gennaio del 2009.
    Le parole di Netanyahu hanno un valore significativo, poichè è la prima volta che un responsabile israeliano ammette apertamente che Hamas possiede missili anti-aerei.

    (Apcom, 19 ottobre 2010)

    23 Ott 2010, 20:17 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Il Pchr chiede d’indagare seriamente sulle circostanze delle esplosioni di Rafah che hanno ferito 26 persone, tra cui 17 minorenni.

    Il Centro palestinese per i diritti umani (Pchr) chiede al governo di Gaza d’indagare seriamente sulle circostanze delle esplosioni nelle quali ventisei persone (di cui diciassette al di sotto dei 18 anni) sono rimaste ferite, e tre scuole più diverse case del circondario sono state danneggiate. La deflagrazione è avvenuta a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in un sito di addestramenti delle brigate Izziddin al-Qassam (braccio armato di Hamas).

    Secondo le indagini condotte dal Pchr e alcune testimonianze oculari, alle 10.15 circa di mercoledì tre esplosioni ravvicinate hanno avuto luogo nel sito, che si trova in via Abu Baker as-Seddiq, nel quartiere Tal as-Sultan: un’area densamente popolata. Prima delle esplosioni, il sito ha preso fuoco sollevando del fumo, e diverse persone sono state viste fuggire. Gli scoppi successivi hanno lasciato ventisei feriti, tra cui diciassette scolari che si trovavano di fronte alle loro scuole o all’interno. Tutti quanti sono stati trasferiti all’ospedale Mohamed Yusef an-Najjar di Rafah per ricevere le cure necessarie.

    Una sola strada, della larghezza di 20 metri, separa il sito di addestramenti dagli edifici circostanti e da tre scuole materne e preparatorie dell’Unrwa. Le esplosioni hanno danneggiato decine di case, tutte e tre gli istituti e la rete elettrica. Le scuole fanno parte di un progetto edilizio stabilito dall’Unrwa, che punta ad alloggiare le persone le cui case sono state distrutte in passato dalle forze di occupazione israeliane (certo, la colpa è sempre di Israele!)

    Ieri, il sito di Rafah Media Network, affiliato all’ufficio d’informazione di Hamas a Rafah, ha riportato che “Hamas ha cominciato a stimare i danni arrecati a diverse case adiacenti al sito di resistenza” e che, “parlando a Rafah Media Network, un rappresentante locale di Hamas ha annunciato che il movimento ricostruirà immediatamente le case (…)”

    Va ricordato che un’altra esplosione ebbe luogo lo scorso 2 agosto nel campo profughi di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza Centrale, causando il ferimento di cinquantotto persone – tra cui quattordici minori e nove donne -, la distruzione totale di sette case e il danneggiamento di altre trenta. Il Pchr richiamò così il governo di Gaza, perché intraprendesse un’indagine seria e ne pubblicasse i risultati. Ad ogni modo, il Centro non è a conoscenza di alcuna inchiesta che sia stata avviata o di misure che siano state adottate per scongiurare il ricorrere di simili episodi.

    Alla luce di quanto detto, il Pchr:

    1.chiede al governo di Gaza d’indagare seriamente sulle circostanze delle esplosioni di Rafah e pubblicarne i risultati;

    2.punta il dito contro il continuo immagazzinamento di esplosivi in aree civili da parte dei gruppi di resistenza palestinesi, cosa che pone costantemente a rischio le vite di chi vi abita e costituisce peraltro una violazione dei diritti umani e della legge umanitaria internazionale; per questo, una simile usanza dev’essere proibita. Immagazzinare esplosivi in questo modo è tanto più grave in quanto le forze di occupazione minacciano continuamente e pubblicamente di attaccare questi siti (questi cattivoni israeliani…..non perdono occasione per attaccare gli inermi palestinesi!).

    (Fonte: Infopal, 22 Ottobre 2010)

    25 Ott 2010, 10:00 Rispondi|Quota