Torino: i soliti pacifinti contestano Amos Oz!

 
Emanuel Baroz
12 novembre 2010
3 commenti

Lo scrittore Amos Oz contestato dai manifestanti di Free Palestine

Protesta al Teatro Regio nel corso di una lezione di fronte a duemila studenti. Striscioni e volantini contro Israele e con i nomi dei morti durante la campagna militare contro Hamas

Torino, 12 Novembre 2010 – Lo scrittore israeliano Amos Oz è stato contestato a Torino da un gruppo di manifestanti del movimento Free Palestine. Non c’è stato al momento alcun incidente, anche grazie al consistente dispiegamento di forze di polizia.

I manifestanti hanno presidiato con un volantinaggio il Teatro Regio che ospita la lezione di Oz a duemila studenti. In due striscioni la sintesi della loro protesta. Uno porta la scritta “Free Palestine boicotta Israele”, l’altro i nomi di 1.800 morti caduto durante la campagna militare “piombo fuso” di due anni fa sferrata dall’esercito israeliano contro Hamas.

Free Palestine è lo stesso movimento che nel 2008 contestò la partecipazione al Salone del Libro di Amos Oz, David Grossman e Abraham Yehoshua, scrittori israeliani considerati filo-governativi (in realtà anche nel 2009 venne contestato l’Egitto come ospite perchè considerato troppo moderato…)

Oz è nel capoluogo piemontese in occasione della prima edizione del Premio Salone Internazionale del Libro di Torino, che gli è stato consegnato domenica scorsa ad Alba, nel Cunese. Dopo diversi incontri tra Alba, Costigliole d’Asti, Canelli, Asti, Casale Monferrato e Bosco Marengo, conclude oggi a Torino la sua settimana in Piemonte. Terminata la sua lectio magistralis al Teatro Regio, nel pomeriggio incontrerà i lettori alla Libreria Luxemburg in compagnia della scrittrice Elena Loewenthal, traduttrice dei suoi libri dall’ebraico all’italiano.

Repubblica.it

Nella foto in alto: lo scrittore israeliano Amos Oz

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  • #1Ruben DR

    Lettera di un israeliano a tutti i cittadini del mondo

    A tutte le anime belle del mondo
    Ciao, amico mio, prima che tu ci attacchi e ci accusi di essere malvagi e senza pietà. Prima che tu mandi e-mail dicendo che noi (Israeliani) siamo il problema del mondo. Prima che tu decida che noi (Israeliani) siamo i cattivi, e tutti gli altri sono solo “poveri e deboli”. Vorrei sapere se davvero tu conosci la realtà dei fatti che ora ti descrivo. Quando tu sei nato sei uscito dall’ospedale con fiori e regali. In Israele i neonati escono dall’ospedale con una maschera antigas (per paura del nemico) nella borsa. Quando tu vai all’asilo impari come dipingere e cantare. I bambini all’asilo in Israele devono imparare cosa si fa quando si sente la sirena, e dove si trova un rifugio per nascondersi quando cadono le bombe. Quando tu festeggi le tue feste, ricorda che in Israele si festeggia il fatto che nessuno fino ad oggi è riuscito a cancellare il nostro popolo dalla faccia della terra. Quando tu ricordi il giorno in cui è morto un amico o un parente, noi in Israele ricordiamo i 6 milioni di ebrei che furono bruciati e trucidati e massacrati e lasciati morire solo perchè erano Ebrei. Quando tu all’età di 18 anni continui a studiare, sappi che noi all’età di 18 anni dobbiamo fare il servizio militare (che dura 2 anni) senza sapere se vivremo fino all’età di 20 anni. Quando tu pianifichi di goderti una bella vacanza all’estero e cerchi i posti più lussuosi, sappi che noi dobbiamo controllare dove si potrebbe andare in vacanza senza essere in pericolo. Quando tu, nel tuo paese, costruisci una casa e fai dei progetti per un certo numero di stanze, noi, prima di tutto, dobbiamo progettare una stanza che possa servire da rifugio contro le bombe. Quando tu vai a divertirti in un locale, in un ristorante, in un bar, chi ti aspetta è una “hostess”, carina, all’entrata, noi invece abbiamo dei soldati armati ad aspettarci, perché c’è sempre il pericolo di un attentato. Quando tu entri in un autobus che ti porta al lavoro, non devi guardarti attorno. Noi guardiamo continuamente gli altri con sospetto – pericolo terrorismo. Nell’ultima guerra alla quale ha partecipato il tuo paese, forse c’era tuo nonno (che oggi ha 87 anni), mentre io, oggi ho 37 anni, ed ho già partecipato a QUATTRO guerre. QUESTA É LA REALTÁ CHE NOI STIAMO VIVENDO OGNI GIORNO. Abbiamo sempre sperato e aspettato la PACE . Ma oggi, esistono ancora presidenti di tanti paesi che dichiarano ad alta voce che si deve DISTRUGGERE Israele. E sembra che dobbiamo ancora aspettare chi sa fino a quando prima che il mondo capisca cosa significa questo nostro modo di vivere! Perciò, tu, che stai vivendo nel tuo paese e ogni tanto ascolti le notizie su Israele, sul Medio Oriente, ti prego – fammi il favore – non credere di sapere davvero tutto e di poter giudicare facilmente e sapere subito chi ha ragione… Ma se proprio vuoi capire un po’ di più – sei invitato a venire in Israele e vivere qui per un po’ di tempo, e poi, eventualmente, ne potrai parlare.
    Shalom, un cittadino Israeliano

    14 Nov 2010, 00:23 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    MO: SECONDA CONTESTAZIONE PER OZ IN LIBRERIA

    (ANSA) – TORINO, 12 NOV – Seconda contestazione oggi a Torino per lo scrittore israeliano Amos Oz da parte del movimento Free Palestine. Oz, che stamattina aveva parlato agli studenti contro il fanatismo, nel pomeriggio è stato ospite della centralissima libreria Luxemburg di piazza Carignano, dove si è replicata la stessa protesta del mattino.

    Fuori dalla storica libreria di Angelo Pezzana, esponente della comunità ebraica torinese, sono stati distribuiti volantini contro lo stato di Israele e mostrati due striscioni, gli stessi usati questa mattina in un’analoga contestazione davanti al Teatro Regio dove Oz ha tenuto una lectio magistralis davanti a 1.500 studenti.

    In uno c’era scritto «Free Palestine. Boicotta Israele», nell’altro erano elencati i nomi dei 1.800 palestinesi morti durante le operazione dell’azione bellica Piombo Fuso nel dicembre del 2008. «Sono persone che si parlano addosso e che rifiutano ogni confronto», ha detto Pezzana che ha aggiunto:
    «solo una persona accecata dall’odio per Israele e sordo ad ogni richiamo al dialogo può dire, come è stato detto oggi da questi signori, che Oz è un guerrafondaio»(ANSA).

    16 Nov 2010, 23:58 Rispondi|Quota
  • #3Spizzichino Valeria

    L’odio contro l’Ebreo ( e non solo contro l’Israeliano) è il padre di tutti gli odi; irrazionale, malvagio,cieco e distruttore……Non ci sono parole nè tentativi di dialogo per portare questi scalmanati alla ragione, ad un confronto a una vera lettura della Storia.
    E’ vero, a volte ci si sente impotenti ed increduli di fronte a tanto illogico odio, un odio che è sfociato nelle più gravi tragedie della nostra storia.
    Ma c’è anche chi ci è veramente e profondamente vicino.

    18 Nov 2010, 00:22 Rispondi|Quota
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