Per l’ANP “Il Muro del Pianto è proprietà islamica”

 
Emanuel Baroz
28 novembre 2010
4 commenti

Autorità Palestinese: “Il Muro del Pianto è proprietà islamica”

Il Muro Occidentale (noto anche come “muro del pianto”), nella Città Vecchia di Gerusalemme, non ha alcun significato religioso per l’ebraismo ed è di fatto proprietà santa islamica.

È quanto afferma un rapporto ufficiale pubblicato dallo scrittore e poeta Al-Mutawakil Taha, attuale vice ministro per l’informazione dell’Autorità Palestinese presieduta da Mahmoud Abbas (Abu Mazen).

Decenni di ricerche e studi archeologici hanno dimostrato che il Muro Occidentale (in ebraico, HaKotel HaMa’aravi), considerato uno dei luoghi più sacri al mondo per l’ebraismo dove convergono a pregare ebrei da tutto il mondo, costituisce parte delle mura di supporto erette a sostegno del complesso monumentale sulla sommità del monte, dove vennero edificati sia il primo che il secondo Tempio ebraico, quest’ultimo distrutto poco meno di duemila anni fa. Il complesso costituito dalla Moschea Al-Aqsa e dal Duomo della Roccia venne costruito più di seicento anni dopo, sopra le rovine del Tempio ebraico.

La presa di posizione dell’Autorità Palestinese circa il Tempio ebraico, che riecheggia analoghe pretese già sostenute in passato da vari leader palestinesi (in particolare da Yasser Arafat, che su questo ebbe un celebre scontro verbale col presidente Usa Bill Clinton), mette nuovamente in luce la distanza fra la posizione palestinese e il minimo necessario per poter arrivare a un accordo di pace fra israeliani e palestinesi. “Questo non è l’unico caso in cui i palestinesi cercano di distorcere i fatti storici per negare il profondo legame tra il popolo ebraico e la sua terra” ha detto giovedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ed ha aggiunto: “Quando l’Autorità Palestinese nega il legame fra popolo ebraico e Muro Occidentale, suscita seri interrogativi circa la sua reale volontà di arrivare a un accordo di pace, le cui fondamenta non possono che essere la convivenza e il riconoscimento reciproco”.

Al-Mutawakil Taha ha dichiarato mercoledì alla Associated Press che il suo saggio di cinque pagine, pubblicato su un sito web governativo dell’Autorità Palestinese, riflette la posizione ufficiale palestinese.

Il rapporto contesta che il Muro Occidentale facesse parte dei contrafforti del complesso del Tempio ebraico, liquidando con poche parole secoli di documentazione e di evidenze archeologiche. “L’occupante sionista – vi si legge – pretende falsamente e ingiustamente di essere titolare di questo muro, che chiama Muro Occidnetale”. Sostenendo che si tratterebbe invece della parete ovest della Moschea di Al-Aqsa, Taha afferma (contro ogni fonte storica, anche musulmana) che gli ebrei avrebbero iniziato a venerare il Muro Occidentale solo dopo la Dichiarazione Balfour del 1917. E continua: “Quel muro non ha mai fatto parte di ciò che viene chiamato Tempio ebraico. Fu piuttosto la tolleranza islamica che permise agli ebrei di stazionarvi davanti a piangerne la perdita”. La conclusione del rapporto è che, siccome gli ebrei non hanno alcun diritto da rivendicare sul sito, esso è parte del territorio sacro islamico e deve far parte della Gerusalemme palestinese.

La parte est di Gerusalemme, occupata dalla Legione Araba di Giordania nel 1948, è stata riconquistata da Israele durante la guerra dei sei giorni del 1967 e riunificata alla parte occidentale in un’unica municipalità sotto sovranità israeliana. I palestinesi sostengono che tutta Gerusalemme est, compresa la Città Vecchia, debba diventare la capitale del futuro stato palestinese. “È chiaro che si tratta di una posizione politica” ha affermato Taha, spiegando d’aver scritto il suo rapporto dopo che, domenica scorsa, le autorità israeliane avevano approvato un progetto per la ristrutturazione dell’area di accesso e quella di fronte al Muro Occidentale.

Mark Regev, portavoce del governo israeliano, definisce il rapporto dell’Autorità Palestinese una forma di incitamento all’odio costruita sulla negazione dei legami storici fra ebrei e Gerusalemme. Einat Wilf, parlamentare laburista, definisce “stupido” il continuo tentativo dei palestinesi di creare in qualche modo una fittizia realtà alternativa in cui il popolo ebraico risulti straniero in questa terra e a Gerusalemme. Quando Israele assunse il controllo della parte orientale di Gerusalemme, demolì i tuguri e le baracche che erano state costruite davanti al Muro Occidentale, e trasformò in un ampio piazzale quello che era ridotto a uno stretto vicolo a fondo chiuso. Al contrario, l’amministrazione sulla sommità del complesso, vale a dire sulla spianata delle moschee, venne lasciata al Consiglio Supremo Islamico o Waqf (la Custodia del patrimonio islamico), mentre Israele si riservava unicamente il controllo globale sulla sicurezza.

Domenica scorsa il governo israeliano ha approvato uno stanziamento di 85 milioni di shekel (ca. 17,4 milioni di euro) per un progetto di restauro dell’area del Muro Occidentale che prevede migliorie dell’accesso al piazzale e del prospiciente quartiere ebraico della Città Vecchia, da realizzare nel periodo 2011-2015 a beneficio dei milioni di turisti e fedeli che vi si recano ogni anno. Il progetto, ha specificato Regev, non interessa aree considerate sacre sia da ebrei che da musulmani. Nondimeno l’Autorità Palestinese ha immediatamente condannato il progetto definendolo “illegale” perché, ha dichiarato all’Afp Ghassan Khatib, portavoce dell’Autorità Palestinese, “gli israeliani non hanno alcun diritto di costruire nei territori occupati e a Gerusalemme”.

(Da: Ha’aretz, israele.net, 24.11.10)

Nelle immagini in alto: ebrei in preghiera al Muro Occidentale in due foto dei primi del ‘900 e in una rappresentazione del 19-simo secolo.

Si veda anche:

“Il Tempio di Gerusalemme? Mai esistito”


Un dilemma al Monte del Tempio


“Gerusalemme è sempre stata araba e islamica”

Non esiste nessuna Gerusalemme est come non esiste nessuna Berlino est

Su YouTube, Einat Wilf spiega la natura del rifiuto arabo-palestinese di riconoscere il diritto degli ebrei ad avere uno stato in Terra d’Israele (in inglese)

Il Muro del Tempio appartiene ai musulmani

Quando persino l’Unesco esagera

Israele.net

Articoli Correlati
Voto Unesco nega ebraicità Muro del Pianto di Gerusalemme!

Voto Unesco nega ebraicità Muro del Pianto di Gerusalemme!

Scelta choc dell’Unesco: il Muro del Pianto non è un simbolo ebraico Schiaffo a Israele. Una mozione dell’organismo dell’Onu nega una verità storica legando il sito solo ai musulmani. Contro […]

Per l’Unesco il Monte del Tempio di Gerusalemme non ha nulla di ebraico

Per l’Unesco il Monte del Tempio di Gerusalemme non ha nulla di ebraico

Se l’Unesco cancella il Tempio ebraico dal vocabolario (e dalla storia) L’agenzia Onu si è piegata alle pretese della propaganda palestinese, in contraddizione con le stesse fonti storiche islamiche di […]

Gerusalemme: cambiano i muftì ma non cambia la musica del negazionismo palestinese: “Mai esistito nessun tempio ebraico sulla Spianata delle Moschee”

Gerusalemme: cambiano i muftì ma non cambia la musica del negazionismo palestinese: “Mai esistito nessun tempio ebraico sulla Spianata delle Moschee”

Gerusalemme: cambiano i muftì ma non cambia la musica del negazionismo palestinese: “Mai esistito nessun tempio ebraico sulla Spianata delle Moschee” Gerusalemme, 26 Ottobre 2015 – Nella Spianata delle Moschee […]

Mahmoud Habash (Ministro ANP): ” Le pretese ebraiche sul Muro del Pianto non hanno alcun fondamento religioso, storico o giuridico”

Mahmoud Habash (Ministro ANP): ” Le pretese ebraiche sul Muro del Pianto non hanno alcun fondamento religioso, storico o giuridico”

Ministro di Abu Mazen: «Le pretese ebraiche sul Muro del pianto non hanno alcun fondamento religioso, storico o giuridico» Mahmoud Habash, Ministro dell’Autorità Palestinese per gli Affair Religiosi e il […]

“Il Tempio di Gerusalemme? Mai esistito”

“Il Tempio di Gerusalemme? Mai esistito”

“Il Tempio di Gerusalemme? Mai esistito” Il Tempio ebraico non è mai esistito e Israele non fa che “inventare” legami storici tra ebrei e Gerusalemme. È quanto ha dichiarato mercoledì […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1alfonso margani

    Ormai si conosce da tempo questa assurda posizione dei palestinesi. Come facciano a parlare di pace in queste condizioni,lo sa Allah…

    30 Nov 2010, 13:59 Rispondi|Quota
  • #2Alberto Pi

    02/12/2010 Dopo la condanna Usa, l’Autorità Palestinese ha rimosso dal suo sito web lo “studio” del vice ministro dell’informazione dell’Autorità Palestinese, Mutawakel Taha, che negava qualunque collegamento fra ebrei e Muro Occidentale (del pianto) di Gerusalemme.

    (Fonte: Israele.net)

    2 Dic 2010, 11:52 Rispondi|Quota
  • #3Daniel

    Aria

    Dal viceministro per l’informazione dell’Autorità Palestinese, Al-Mutawakil Taha, giunge l’utile informazione che il Muro Occidentale, superficialmente chiamato per secoli Muro del Pianto, non è ebraico. E’ meramente induttivo che Gerusalemme non è ebraica, né sono ebraiche Tel Aviv e Haifa; come è fluidamente chiaro che il deserto del Negev non è ebraico, pur essendo deserto e quindi una concessione che poco impegna. Andando di seguito e spicciandoci, non è effettualmente ebraica la lingua ebraica, e non possono costituirsi come ebraici i titoli letterari che seguono e che riportiamo in lingua non ebraica per restaurare un minimo di chiarezza: il Genesi, il Patto di Abramo con il Creatore, subdolamente chiamato con nome ebraico. Non sono ebrei Isacco e Giacobbe. E Giuseppe, è inutile sottolinearlo, non è certo un nome ebraico, se no lo è anche Roberto. Non sono ebraici, non scherziamo, il Levitico, il Deuteronomio, le leggi che vi sono contenute, e i Comandamenti non se ne parla (NdA: i Comandamenti sono probabilmente turchi) . E figuriamoci se sono ebraici i Re, i Giudici, i Profeti, ebraiche le Haftarot, ebraici il Talmud, la Mishnà, e a proposito, i Proverbi. I Salmi poi sono tipicamente non ebraici. Ne segue, ed è assiomatico, che gli ebrei insediati nel territorio chiamato con espressione ebraicizzante Israel, così come i loro consanguinei sul pianeta, non costituiscono ad alcun titolo soggetto giuridico e non possono detenere una proprietà ebraica, essendo nell’insieme un soggetto sia a-storico che a-utistico. E dunque, e men che meno, gli ebrei sono o possono definirsi ebrei, posto che non esiste una reale ebraicità: essa è una mera rappresentazione onirica e questa gente dovrebbe curarsi in massa. Gli ebrei sono senza terra, sono senza lingua e sono senza sé. Per questo non si sono mai accorti di non esistere. Non esistono. Siamo un’altra volta uomini d’aria.

    Il Tizio della Sera

    (Fonte: Notiziario Ucei, 2 dicembre 2010)

    3 Dic 2010, 12:40 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    19/05/2011 – Nel suo rapporto annuale, il controllore di stato israeliano Micha Lindenstrauss rileva gravi carenze nella supervisione dei lavori effettuati dal Waqf (l’ente di custodia del patrimonio religioso islamico) sul Monte del Tempio, a Gerusalemme, e spiega che, di conseguenza, sono stati danneggiati importanti reperti archeologici. Secondo il rapporto, i lavori del Waqf, specie nelle cosiddette “Scuderie di Salomone” (sotto la moschea di al-Aqsa), sono stati fatti senza alcun coordinamento con le autorità, senza permessi né autorizzazioni, senza rispetto per gli standard archeologici e usando persino macchinari pesanti in un’area di altissimo e delicatissimo valore culturale, religioso e archeologico.

    (Fonte: Israele.net)

    20 Mag 2011, 12:11 Rispondi|Quota