Modena: distrutta la lapide in memoria delle vittime dei lager nazisti. L’Anpi esprime “profonda indignazione ed estrema preoccupazione”

 
Emanuel Baroz
3 gennaio 2011
7 commenti

Modena: distrutta la lapide in memoria delle vittime dei lager nazisti. L’Anpi esprime “profonda indignazione ed estrema preoccupazione”

MODENA, 2 gen 2011 – Ignoti hanno distrutto durante la notte di fine anno  la lapide che nel Parco della Resistenza ricorda le vittime dei campi di sterminio nazisti. Informato dell’accaduto dal questore, il sindaco Giorgio Pighi ha commentato: “Un gesto inqualificabile di razzismo e di disprezzo, concepito da qualche mente delirante che ignora la storia e i principi della civile convivenza”. La lapide, inaugurata il primo febbraio 2004, era gia’ stata distrutta nelle settimane successive e ricostruita dal Comune lasciando volutamente in evidenza i segni dell’atto vandalico.

“Per la seconda volta – prosegue Pighi – ci troviamo di fronte ad un gesto che esprime disprezzo nei confronti delle vittime di una pagina tragica della storia del Novecento, che ha visto l’annientamento di 6 milioni di ebrei nei campi di sterminio. Purtroppo anche l’Italia ha dato il suo infame contributo, con l’approvazione delle leggi razziali del 1938. La cultura dell’odio – conclude il sindaco di Modena – e’ ancora presente e bisogna rafforzare gli anticorpi per evitare che, nella mente di qualche delirante, il razzismo di oggi contro gli stranieri si fondi con il razzismo di ieri contro il popolo ebraico”.

Gia’ nella mattinata di del primo dell’anno, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonino Marino ha attivato gli uffici del Servizio logistica e manutenzione per recuperare i frammenti della lapide e procedere al ripristino. “Anche in questo caso – precisa l’assessore – la lapide sara’ ricostruita lasciando in evidenza i segni di un atto vandalico che esprime disprezzo per le persone e per la storia”.

L’Associazione Nazionale Partigiani e Antifascisti di Modena, commentando in una nota la distruzione della stele, ha espresso “profonda indignazione di fronte all’offesa recata alla memoria di chi ha subito grave danno e ingiurie, al popolo ebreo”.

“Ancora una volta – ha sottolineato la presidente di Anpi Modena, Aude Pacchioni – si è voluto colpire un simbolo e un segno di memoria caro ai modenesi. Ciò non cambia la verità storica, ma rafforza la convinzione che sentimenti razzisti e fascisti sono ancora presenti e che contro questi occorre continuare l’impegno civile e democratico”.

(Fonte: AGI, 1 Gennaio 2010 e viaemilia.net, 2 gennaio 2011)

Nella foto in alto: la lapide danneggiata

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  • #1Emanuel Baroz

    Modena: Distrutta la lapide che ricorda le vittime dei lager

    MODENA, 2 gennaio 2011 – Per essere certi di riuscire nella loro deprecabile impresa hanno usato un martello da muratore, di quelli di grosso spessore, in grado non solo di sfondare la teca di policarbonato lexan messa a protezione della stele, ma di infrangere – con assoluta certezza – anche la lapide in granito verde. E’ così andata in frantumi buona parte della stele collocata nel parco della Resistenza, in largo Montecassino, che ricorda cosa ha significato la tragedia dell’olocausto. Il tutto si è svolto ieri notte. Mentre in città imperversavano botti e fuochi artificiali, uno o più individui si sono recati in questo angolo defilato del parco dove hanno messo in atto il loro piano. Dopo aver infranto la teca, messa a protezione a seguito dei precedenti atti vandalici, hanno spezzato a colpi di martellate l’angolo in alto a sinistra. Poi si sono accaniti, forse con uno scalpello, sulla stella di Davide collocata proprio sopra le parole di Primo Levi che ricordano cosa ha significato l’olocausto.

    Un gesto premeditato, commesso da chi si è portato gli attrezzi più adatti per compire il tutto, non certo una bravata da ragazzini ubriachi. A scoprire l’accaduto sono stati alcuni residenti di buon mattino, mentre accompagnavano il cane al parco. Sul posto si sono portati gli uomini della Volante di Polizia, presto raggiunti dalla Digos che ora indagherà sul nuovo episodio.

    La storia di questa stele è già contraddistinta da due episodi di vandalismo, più un terzo tentato, come ci ha spiegato ieri il tecnico del Comune mentre svolgeva il sopralluogo per valutare l’entità del danno. «Cercheremo di rimettere ancora insieme i cocci e di ripararlo – ha commentato – Pensavamo che la protezione in Lexan, la stessa usata anche in alcune banche, potesse far desistere i malintenzionati. Proveremo a proteggerla ancora di più, ma se uno vuole accanirsi, purtroppo, può farlo in molti modi».

    Il sindaco è stato informato dal questore ieri poco dopo la scoperta, dura la reazione del primo cittadino: «Un gesto inqualificabile di razzismo e di disprezzo – ha detto Pighi – concepito da qualche mente delirante che ignora la storia e i principi della civile convivenza. Per la seconda volta ci troviamo di fronte ad un gesto che esprime disprezzo nei confronti delle vittime di una pagina tragica della storia del Novecento, che ha visto l’annientamento di 6 milioni di ebrei nei campi di sterminio. Purtroppo anche l’Italia ha dato il suo infame contributo, con l’approvazione delle leggi razziali del 1938. La cultura dell’odio è ancora presente e bisogna rafforzare gli anticorpi per evitare che, nella mente di qualche delirante, il razzismo di oggi contro gli stranieri si fondi con il razzismo di ieri contro il popolo ebraico».

    L’assessore ai Lavori pubblici Antonino Marino ha attivato gli uffici del Servizio per recuperare i frammenti della lapide e procedere al ripristino. «Anche in questo caso – precisa – la lapide sarà ricostruita lasciando in evidenza i segni di questo nuovo atto vandalico che esprime disprezzo per le persone e per la storia». Al loro sdegno si unisce il consigliere Pdl Andrea Leoni: «Le autorità non lasceranno nulla di intentato per assicurare alla giustizia i responsabili – commenta – Chi pensa che distruggendo un monumento alla memoria riuscirà a cancellare una delle pagine più buie della storia merita solo la condanna di tutti i modenesi».

    http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2011/01/02/news/distrutta-la-lapide-che-ricorda-le-vittime-dei-lager-3082544

    3 Gen 2011, 11:16 Rispondi|Quota
  • #2IO

    Shalom,
    Ho visto il link sul vostro sito web (www.focusonisrael.org) del “Logan’s Centro Studi” e sono rimasto scioccato,
    Questo è un inganno e una vergogna per noi come ebrei in Israele,
    Si può leggere la verità qui: https://sites.google.com/site/logansltd/

    Vi suggerisco di prendere in considerazione di annullare questo link,
    Saluto.

    3 Gen 2011, 17:55 Rispondi|Quota
  • #4IO

    Il comunicato l’hanno tolto a causa di un’azione legale nei loro confronti,
    suggerisco di eliminare tutti i messaggi sull’argomento.

    3 Gen 2011, 18:52 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    Visita a stele “odio ancora vivo”

    “L’odio razziale è ancora vivo ed il 27 gennaio, giornata della memoria, dopo questo fatto acquisterà ancora più importanza”. Lo ha detto questa mattina il rabbino di Modena, in visita, assieme al Prefetto e al Questore, alla stele danneggiata nella notte di Capodanno.

    di Elena Benassi, Sabrina Ronchetti

    MODENA – Un gesto di disprezzo e di odio perpetrato con lo scopo di cancellare un importante simbolo della memoria e che ha lasciato la comunità ebraica modenese sgomenta e sdegnata. Oggi il rabbino, accompagnato da Prefetto e Questore, ha effettuato un sopralluogo alla stele nel parco vittime dell’Olocausto, seriamente danneggiata a martellate nella notte di San Silvestro. Un rettangolo di granito verde che porta impressa una frase di Primo Levi tratta da “Se questo è un uomo”, inaugurato nel gennaio del 2004 in occasione della Giornata della memoria e già preso di mira una prima volta poche settimane dopo. Entro la prossima giornata della memoria, che si celebrerà il 27 gennaio, la stele verrà di nuovo riparata. Così la città intera potrà dare un segnale forte di condanna ad un atto vandalico che non ha giustificazioni e per il quale esiste una grave conseguenza penale.

    – E da Carpi riparte il treno per Auschwtiz
    Partirà martedì 25 gennaio da Carpi ‘Un treno per Auschwitz’, il convoglio di studenti diretto all’ex campo di sterminio in occasione del Giorno della memoria per ricordare le vittime della Shoah. Un viaggio simbolico che, a ogni edizione, risveglia sentimenti e forti emozioni nei giovani partecipanti e nei loro accompagnatori, un percorso che unisce il campo di concentramento di Fossoli con il lager polacco. Alla partenza del treno , gli studenti saranno salutati dal presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna Matteo Richetti, dal sindaco di Carpi Enrico Campedelli e dal presidente della Fondazione Fossoli Lorenzo Bertuccelli. L’arrivo è previsto per mercoledì 26 a Cracovia dove il programma di visite e di incontri entrerà nel vivo. Già il 26 l’appuntamento con Paolo Nori e con Massimo Zamboni della Filarmonica di Cracovia incentrato sul libro dello scrittore parmense ‘Noi la farem vendetta?. Giovedì 27 gennaio è prevista la visita al campo di Auschwitz e, in serata, gli studenti parteciperanno a un dibattito con lo scrittore Carlo Lucarelli che, da diversi anni, segue il progetto della Fondazione Fossoli. Memoria e musica con tre degli storici fondatori dei Modena City Ramblers: Stefano Cisco Bellotti, Alberto Cottica e Giovanni Rubbiani. Il giorno dopo visita al campo di Birkenau con una cerimonia al monumento internazionale e la fiaccolata. Sabato 29, ultimo giorno, la comitiva visiterà la Cracovia ebraica quindi in treno rientrerà a Carpi con un bagaglio di racconti e di esperienze che non si dimenticano.

    (Fonte: viaEmilianet, 5 gennaio 2011)

    7 Gen 2011, 13:15 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Il rabbino e il prefetto uniti: “Odio inspiegabile. Un gesto criminale”

    MODENA – «Non riesco a immaginare la ragione di un odio così profondo. Proprio non ci riesco: hanno colpito più volte la Stella di Davide, quasi a volerla cancellare del tutto, estirparla. Perchè tanto accanimento contro il simbolo di una religione?» Dice così il rabbino di Modena, mentre passa con la punta del dito sul “Maghèn David”, lo ‘scudo di Davide’ come recita la Bibbia, che da millenni è il simbolo che protegge il popolo ebraico. Il suo sgomento, nel parco della Resistenza dove si trova la lapide danneggiata, è più forte dell’indignazione e anche della sorpresa.

    «Un gesto di questa gravità non era mai successo a Modena – continuo – E’ estraneo alla tradizione di simpatia e tolleranza che tutta la cittadinanza ha manifestato alla nostra comunità nel corso degli anni. Lo sa? Tante persone ci hanno manifestato la loro vicinanza, l’attenzione con cui seguono vicende come questa. Ma resta l’interrogativo senza risposta: perchè proprio qui? In questa città? Vede, guardando solo le foto non mi ero accorto delle martellate che si sono accanite a lungo contro quel simbolo; ma qui, davanti a questo monumento sfregiato, si rimane proprio senza parole».

    Vicino a lui, nel parco della Resistenza a cavallo tra via Morane e via Vaciglio, ci sono il prefetto e il suo vice, Ventura, il questore Margherito e la vicepresidente della Comunità ebraica modenese, Tiziana Ferrari. Insieme hanno formato una piccola delegazione che ieri mattina si è recata presso il piccolo monumento fatto a pezzi nella notte di Capodanno. La lapide che ricorda le vittime dei campi di concentramento era già stata danneggiata nel 2004, poche settimane dopo essere stata installata; immediatamente è stata ripristinata, con gli adeguati rinforzi in metallo e plexiglas, per proteggerla da altri danneggiamenti. Ma oggi, a sei anni di distanza, qualcun altro si è armato di un pesante martello, forse da muratore, per distruggerla deliberatamente, metodicamente.

    I pezzi rotti sono stati recuperati e verranno rimessi insieme, com’erano e dov’erano. con nuove protezioni. E’ pure certo, come dice il rabbino Goldstein, che dopo le preghiere del sabato e la lettura di un brano del Pentateuco, ci sarà a fine rito un momento di riflessione comune.

    «Sarà un modo informale per parlarne all’interno della comunità» dice.
    «Visto che è successo nella notte di Capodanno speravamo che fosse qualcosa di meno grave, il gesto isolato di un balordo – aggiunge Tiziana Ferrari – Ogni tanto c’è sempre qualcuno che con le scritte o in altro modo prende di mira gli ebrei. Ma qui davanti vediamo che c’è stato un accanimento particolare. E’ veramente difficile pensare a una bravata. Se dovessi fare una valutazione mi verrebbe da dire che è l’aggressione più grave».

    Della stessa opinione anche un netturbino che passa nelle vicinanze: «Troppi giovinastri – dice – bivaccano da queste parti e danneggiano anche panchine e luci».

    Finora in effetti il gesto non è stato rivendicato da nessuno. Ma il prefetto Basile taglia corto: «E’ un atto criminale e vigliacco – dice – E’ più che vandalismo. Qui potrebbe scattare la legge Mancino che punisce sino a quattro anni chi istiga all’odio o alle discrinazioni razziali».

    Intervista al rabbino di Modena, Beniamino Goldstein (http://gazzettadimodena.gelocal.it/multimedia/2011/01/05/video/stele-intervista-al-rabbino-27717796/1 )

    (Fonte: Gazzetta di Moderna, 6 gennaio 2011)

    7 Gen 2011, 13:17 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    Ricomposta la stele danneggiata

    Dopo 52 ore di lavoro i tecnici del Comune di Modena hanno ricomposto la stele per le vittime dell’olocausto, danneggiata dai vandali la notte di San Silvestro.

    di Elena Benassi

    Dopo 52 ore di lavoro i tecnici del Comune di Modena hanno ricomposto la stele per le vittime dell’olocausto, danneggiata dai vandali la notte di San Silvestro. 64 i frammenti che sono stati ricollocati. Domenica 23 gennaio, alle 10, durante una cerimonia, verrà restituita al parco e alla città. Il sindaco Pighi, nell’occasione, suggerisce agli studenti che partiranno con un Treno per Auschwitz, di portare una foto della stele ricostruita, come segnale che Modena non intende dimenticare.

    Un albero per i “Giusti”
    Chi salva una vita salva il mondo intero. E loro di vite ne hanno salvate tante, rischiando la propria per aiutare gli Ebrei, strappandoli allo sterminio. Stiamo parlando dei “Giusti tra le Nazioni”, non-ebrei che hanno agito in mondo eroico, insigniti di una speciale medaglia con inciso il loro nome, aggiunto agli altri presenti nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme. A Don Arrigo Beccari, Odoardo Focherini, Sisto e Alberta Gianaroli, Antonio Lorenzini, Giuseppe Moreali, Don Benedetto Richeldi e Don Dante Sala, i comuni di Castelfranco, Carpi, Sassuolo, Vignola, Pavullo, Modena, Finale Emilia e Mirandola hanno dedicato la piantumazione di un albero, poiché tale pratica nella tradizione ebraica indica il desiderio di ricordo eterno per una persona cara. E così, il 27 gennaio, Giorno della memoria, Modena ricorda i suoi Giusti tra le nazioni con la messa a dimora di un albero di ulivo in 8 scuole della provincia, con cerimonie rivolte agli studenti delle classi prime, alla presenza delle autorità e di rappresentanti delle Comunità ebraiche. L’appuntamento è per le 12, mentre alle 15, presso il Palazzo della Provincia, si terrà un’altra cerimonia: l’inaugurazione di una targa commemorativa in memoria degli 8 modenesi riconosciuti “Giusti tra le Nazioni”.

    (Fonte: viaEmilianet, 19 gennaio 2011)

    24 Gen 2011, 11:30 Rispondi|Quota