Un bastimento carico di armi per i terroristi di Gaza

 
Emanuel Baroz
17 marzo 2011
4 commenti

Un bastimento carico di armi per i terroristi di Gaza

Martedì scorso unità navali dalle Forze di Difesa israeliane hanno intercettato la nave cargo tedesca ”Victoria”, battente bandiera liberiana, con a bordo una grande quantità di armi quasi certamente destinate a organizzazioni terroristiche che operano nella striscia di Gaza. L’operazione è avvenuta rapidamente e senza incidenti, in acque internazionali, a 200 miglia nautiche dalla costa d’Israele. L’equipaggio, probabilmente ignaro del contenuto del carico, non ha opposto resistenza. Il cargo è stato poi scortato dalla marina israeliana nel porto di Ashdod.

Le armi, di origine iraniana, erano state caricate nel porto siriano di Latakia, prima di fare uno scalo in Turchia. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha chiarito che la Turchia ”non è in alcun modo coinvolta” nel caso, benché la nave intercettata fosse da poco salpata dal porto turco di Mersin, ufficialmente diretta ad Alessandria d’Egitto.

Mercoledì ambasciatori e giornalisti stranieri in Israele sono stati invitati ad Ashdod per prendere visione della nave e del suo carico.

Un primo elenco delle armi e delle attrezzature belliche trovate a bordo della nave e scaricati al porto di Ashdod comprende:
230 proiettili da mortaio da 120 mm
2.270 proiettili da mortaio da 60 mm
6 missili C-704 anti-nave
2 sistemi radar di fabbricazione inglese
2 lanciarazzi
2 gru idrauliche di montaggio per i sistemi radar
66.960 proiettili per fucili mitragliatori Kalashnikov da 7,62 mm

Israele.net

Per ulteriori dettagli cliccare qui, qui, qui e qui

Nella foto in alto: Documento di identificazione dei missili in persiano, con l’emblema governativo iraniano, trovato a bordo della nave Victoria. Vi sono indicati il nome del missile (“Nasser”), il sistema missilistico (C-704), e la data di fabbricazione

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  • #1Emanuel Baroz

    Contrabbando d’armi sulla nave Victoria

    Il 15 marzo 2011, le forze navali israeliane sono salite a bordo della nave battente bandiera liberiana VICTORIA, dopo aver ottenuto il consenso da parte del capitano della nave.

    Le segnalazioni indicavano che la nave stava trasportando armi illecite destinate a organizzazioni terroristiche a Gaza. La nave si trovava fuori dalla costa di Israele, nelle acque del mar Mediterraneo. La nave risulta partita dal porto di Latakia in Siria per proseguire poi verso il porto di Mersin in Turchia.

    È stato accertato che la Turchia non ha avuto alcun collegamento con il tentativo di contrabbando di armi. Di seguito, i punti sottolineati dall’establishment israeliana, a seguito dell’accaduto. Il tentativo di introdurre armi di contrabbando sottolinea la necessità del paese di controllare tutte le merci che entrano nella striscia di Gaza, controllata da Hamas. Israele ha agito per autodifesa: il contrabbando illegale di armi nella striscia di Gaza costituisce una minaccia diretta ed imminente contro la protezione e la sicurezza dello stato d’Israele e dei suoi cittadini.

    Il collegamento iraniano: La prova preliminare indica che le armi a bordo della nave provenivano dall’Iran, che continua ad armare la striscia di Gaza. Secondo il capo di Hamas, la striscia di Gaza è diventata parte dell’asse di Iraniano-Siriano. Va rilevato che i documenti di trasporto della nave Victoria non rivelavano la vera natura del contenuto delle casse sulla nave, in violazione alle disposizioni relative alle convenzioni e alle norme professionali dell’organizzazione marittima internazionale, comprese la convenzione sulla sicurezza di vita in mare (SOLAS) ed il codice marittimo internazionale (IMDG) relativo alle merci pericolose.

    Uno dei tanti tentativi di contrabbando: Ci sono state una serie di istanze precedenti (compresi gli incidenti che hanno coinvolto le navi Santorini, Abu Hassan, Karine A, l’Ansa India, Moncegorsk, nonché le navi da carico Everest e Francop) in cui il trasporto commerciale transazionale legale è stato abusivamente utilizzato dagli stati che patrocinano il terrorismo, compreso l’Iran, la Siria ed il Libano, per facilitare il traffico illegale di armi alle organizzazioni terroristiche nella regione.

    (Fonte: FocusMo, 16 marzo 2011)

    17 Mar 2011, 14:05 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    17/03/2011 “Le armi sequestrate a bordo della nave Victoria sono solo la punta dell’iceberg”. Lo ha detto mercoledì il vice ministro degli esteri israeliano Danny Ayalon ai diplomatici stranieri. Ed ha aggiunto: “Se in passato il traffico di armi avveniva col contagocce, oggi è un vero diluvio per mare, aria e terra, orchestrato da Siria e Iran”. Ayalon ha messo in guardia contro l’infiltrazione di armi che potrebbero sconvolgere l’equilibrio strategico in Medio Oriente mettendo in pericolo l’intera regione, comprese le sponde meridionali dell’Europa.

    17/03/2011 Dopo il sequestro del carico di armi imbarcate nel porto siriano di Latakia sulla nave Victoria e destinate ai terroristi di Hamas, il viceministro degli esteri israeliano Danny Ayalon ha detto che Gerusalemme intende chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di varare sanzioni internazionali contro la Siria per la fornitura di armi a organizzazioni terroristiche.

    17/03/2011 Ad un primo esame dei servizi di sicurezza israeliani delle armi sequestrate sulla nave cargo Victoria, i due radar per rilevare motovedette lancia-missili risulterebbero di fabbricazione britannica e sarebbero di “seconda mano”, dal momento che sono già stati utilizzati. I servizi stanno cercando di ricostruirne il precorso.

    17/03/2011 Nave cargo Victoria. Il capo di stato maggiore iraniano, Atallah Salhi, sostiene che l’Iran non ha mai inviato armi a bordo del cargo intercettato dalle Forze di Difesa israeliane. ”Il regime d’occupazione di Gerusalemme si caratterizza per la produzione e diffusione di menzogne”, ha dichiarato. Mercoledì Israele ha mostrato a diplomatici e giornalisti la nave e il suo carico, nel porto di Ashdod.

    16/03/2011 Le Forze di Difesa israeliane hanno dichiarato di essere in possesso di prove che attestato i legami tra l’Iran e il mercantile carico di armi intercettato martedì mattina dai commando della marina israeliana. ”Qui non si tratta di contrabbando, ma del chiaro tentativo di armare organizzazioni terroristiche e modificare la situazione in tutta la regione”, hanno detto i responsabili militari.

    16/03/2011 La nave da carico ”Victoria” intercettata martedì dalle Forze di Difesa israeliane aveva a bordo, fra altre armi e attrezzature militari, dei missili di fabbricazione cinese da 35 km di gittata con istruzioni in persiano, e delle apparecchiature radar per il rilevamento di motovedette “che avrebbero messo in difficoltà la capacità delle forze israeliane di intervenire dal mare in caso di operazioni contro i terroristi della striscia di Gaza”, ha spiegato il ministro della difesa Ehud Barak. Gli ambasciatori stranieri in Israele sono stati invitati mercoledì ad Ashdod per una visita alla nave e al suo carico.

    16/03/2011 A proposito della nave cargo tedesca ”Victoria”, battente bandiera liberiana, intercettata martedì dalle Forze di Difesa israeliane con a bordo molte armi iraniane caricate nel porto siriano di Latakia e destinate a Gaza, secondo il vice ministro degli esteri israeliano Danny Ayalon vi sono gli estremi per imporre sanzioni internazionali contro Damasco, che ha violato le decisioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu favorendo la fornitura e il trasporto di armi per organizzazioni terroristiche.

    16/03/2011 Intercettata martedì dalle Forze di Difesa israeliane la nave cargo tedesca ”Victoria”, battente bandiera liberiana, con a bordo una grande quantità di armi quasi certamente destinate a organizzazioni terroristiche che operano nella striscia di Gaza. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto d’aver dato luce verde all’operazione di intercettazione poco dopo la mezzanotte fra lunedì e martedì. L’operazione è avvenuta rapidamente e senza incidenti, in acque internazionali, a 200 miglia nautiche dalla costa d’Israele. L’equipaggio, probabilmente ignaro del contenuto del carico, non ha opposto resistenza. Il cargo è stato poi scortato dalla marina israeliana nel porto di Ashdod. Le armi, di origine iraniana, erano state caricate nel porto siriano di Latakia, prima di fare uno scalo in Turchia. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha chiarito che la Turchia ”non è in alcun modo coinvolta” nel caso, benché la nave intercettata fosse da poco salpata dal porto turco di Mersin, ufficialmente diretta ad Alessandria d’Egitto.

    (Fonte: Israele.net)

    17 Mar 2011, 14:08 Rispondi|Quota
  • #3autores

    Hamas e’ ben disposto a cambiare alleato. Hamas ha definito l’alleanza che ha con l’Iran un obbligo da servo obbligato. E ha anche detto che la Palestina e’ molto diversa dal Iran. Qualcuno si dovrebbe offrire da sostituire l’Iran.Comunque tutto quello che e’ la realta’ di Hamas e’ che e’ un servo,la Palestina di Hamas e’ costretta ad inginocchiarsi diffronte al Egitto e al Iran,proprio come per tutti gli altri.

    17 Mar 2011, 19:38 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    – il 18 marzo la Turchia (la Turchia!) ha bloccato un aereo iraniano diretto in Siria con un carico d’armi “per la resistenza”. Lo stesso fatto si è ripetuto un altro paio di volte negli ultimi giorni (http://www.alarabiya.net/articles/2011/03/20/142287.html , http://www.todayszaman.com/news-238744-turkey-searches-second-syrian-bound-iranian-plane-within-days.html).

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=39011

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