Per capire la paura di Israele basta contare i missili puntati

 
Emanuel Baroz
6 aprile 2011
17 commenti

Per capire la paura di Israele basta contare i missili puntati

Le rivolte arabe stanno creando un nuovo ordine ancora più ostile a Gerusalemme. E gli attacchi aumentano

di Giulio Meotti

E’ impossibile prevedere che cosa cambierà per Israele, strozzato in mezzo allo straordinario movimento rivoluzionario che investe il medio oriente. Un buon metro di giudizio è sempre stato contare il numero di missili puntati verso lo stato ebraico. Il potere di morte nella regione è salito drammaticamente. Da Gaza è stato appena lanciato un missile iraniano a dieci chilometri da Tel Aviv. Non arrivavano così vicino dal 1991, quando a lanciarli era Saddam Hussein. Da Gaza fino a tre anni fa i terroristi riuscivano al massimo a colpire Sderot, ad appena tre chilometri dalla Striscia. Poi sono arrivati ad Ashkelon (20 km), Beersheba (40 km), Ashdod (31 km), Rehovot (42) e adesso Rishon Lezion (58 km). La prossima sarà Tel Aviv (68 km). E Gerusalemme (74 km). Da nord Hezbollah è più letale di Hamas. E’ notizia di ieri che i terroristi libanesi hanno a disposizione 550 bunker e 40 mila missili. In pratica tutto il territorio d’Israele è a tiro dei missili islamisti.

La nuova ondata di cannoneggiamenti, la più intensa dalla fine dell’operazione “Piombo Fuso” a Gaza, giunge a meno di una settimana dal raid con cui un commando israeliano ha intercettato la nave Victoria. Portava dall’Iran un letale carico di obici da mortaio, sistemi radar e missili antinave. La bomba a Gerusalemme vicino all’autobus numero 74 e prima ancora la strage della famiglia a Itamar sono state un ritorno drammatico al terrorismo islamista che ha fatto duemila morti nella Seconda Intifada. Nell’intelligence israeliana si sussurra che l’Iran attenda soltanto l’ordine dell’ayatollah Ali Khamenei per annunciare l’atomica. E sui media israeliani si inizia a parlare di “perdita della deterrenza” da parte di Gerusalemme.

Fino alla caduta di Hosni Mubarak in Egitto, le minacce a Israele coincidevano con quelle ai regimi arabi: Iran e islam politico. Con la caduta di questi regimi sono in discussione tre decenni di calma relativa fra vicini. Come ha detto l’esperto di medio oriente Walid Phares, “Israele sarà scosso da questo moto in maniera estremamente positiva o estremamente negativa”. Dipende da che cosa uscirà dal vaso di Pandora delle rivolte.

I segnali non sono incoraggianti. “Dimenticatevi della democrazia, Israele vuole un medio oriente governato dai generali”, ha scritto il maggiore quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. Purtroppo la storia ha dimostrato che ciò che vogliono i popoli arabi non coincide spesso con ciò che è bene per Israele. Il medio oriente di oggi è come l’Iran del 1979 e i territori palestinesi del 2006: molte parole su liberalismo e democrazia e nei fatti anarchia, morte e islamismo. Purtroppo l’islam politico si è rivelato l’unica alternativa ai dispotismi e ora si parla di “square-ocracy”: autocrazia della piazza araba. In Egitto, dove si è visto che non erano solo fiori e Facebook, un alleato di ferro ha lasciato il passo a una transizione dominata dai Fratelli musulmani, madrina dell’alveo islamico antisemita globale, incluso Hamas. L’attuale ministro degli Esteri del Cairo, Nabil el Araby, fu quello che a Camp David criticò Sadat per il trattato di pace con Gerusalemme. Oggi è il suo momento.

A nord Hezbollah domina il Libano e la Turchia post kemalista ha stretto rapporti senza precedenti con la Siria. Le visite reciproche fra il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, e il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, sono molteplici, i trattati aumentano e il sostegno di Ankara a Teheran contro le sanzioni dell’occidente è evidente quanto l’incitamento contro Israele. Per la prima volta da “Settembre Nero” trema il regno di Giordania, che ha richiamato al potere noti personaggi antisraeliani come Khaled al Karaki. In Siria lo spettro di Hama, la roccaforte islamica distrutta dal padre di Bashar el Assad, Hafez, nel 1982, scuote il potere baathista e il Golan, strategico per la sicurezza israeliana.

Le voci di una riunificazione fra Hamas e Fatah lasciano prefigurare, nella peggiore delle ipotesi, che il confine più stretto e fragile di Israele, i nove chilometri che separano Netanya e Qalqilia, possa finire nelle mani dei tagliagole. C’è un detto arabo che sta a significare come Netanya sia la gola sottile e più esposta di Israele: “Quando vi impiccheremo, vi impiccheremo per Netanya”.

IlFoglio.it

Categorie: Ahmadinejad, Bashar el Assad, Cisgiordania/Giudea e Samaria/West Bank, Fatah, Fratelli Musulmani, Hamas, Hezbollah, Internet, Intifada, Iran, Libano, Sderot, Siria, Striscia di Gaza, Terrorismo
Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,
Articoli Correlati
Israele sotto attacco: ancora missili dalla Striscia di Gaza sulle città israeliane. Lancio di missili anche dal Libano

Israele sotto attacco: ancora missili dalla Striscia di Gaza sulle città israeliane. Lancio di missili anche dal Libano

Israele sotto attacco: ancora missili dalla Striscia di Gaza sulle città israeliane. Lancio di missili anche dal Libano Gerusalemme – Non si interrompe l’attacco di Hamas contro i civili israeliani: […]

Gaza: Hamas riceve centinaia di missili dalla Libia

Gaza: Hamas riceve centinaia di missili dalla Libia

A Gaza sono arrivati centinaia di missili libici Centinaia di missili Grad con una gittata di 60-70 chilometri sono stati trafugati nelle ultime settimane dalla Libia alla Striscia di Gaza, […]

Israele, l’IDF lancia l’allarme: Tel Aviv possibile obiettivo in caso di nuova guerra

Israele, l’IDF lancia l’allarme: Tel Aviv possibile obiettivo in caso di nuova guerra

Israele, l’esercito avverte: Tel Aviv obiettivo da colpire in caso nuova guerra Gerusalemme, 12 Gennaio 2011 – Tel Aviv sarebbe l’obiettivo da colpire se scoppiasse una nuova guerra. A lanciare […]

Debka: Siria ha 1000 missili puntati contro Israele

Debka: Siria ha 1000 missili puntati contro Israele

M. O: DEBKA, SIRIA HA 1. 000 MISSILI PUNTATI CONTRO ISRAELE (AGI) – Gerusalemme, 26 mag. – La Siria ha mille missili balistici puntati contro Tel Aviv e altre citta’ […]

Berlusconi alla Knesset: ”Reazione ‘giusta’ per i missili di Hamas lanciati da Gaza”

Berlusconi alla Knesset: ”Reazione ‘giusta’ per i missili di Hamas lanciati da Gaza”

Berlusconi: ”Reazione ‘giusta’ per i missili di Hamas lanciati da Gaza” ROMA, 3 feb – Israele dispiego’ ”una giusta reazione” ai missili lanciati da Gaza da Hamas. Lo sostiene il […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1teresa benvenuti

    massima ssolidarietà

    7 Apr 2011, 13:13 Rispondi|Quota
  • #2Mara Marantonio

    Dal punto di vista delle dichiarazioni, condivido il silenzio ufficiale di Israele su quanto accade in M.O.
    Sul piano operativo, lo Stato ebraico rafforzi più che mai forze armate e intelligence.
    Chiaro che un Occidente qual’è l’attuale, debole e non credibile, a cominciare dagli USA, nuoce a Israele.
    Il Presidente Obama, poco dopo il suo insediamento, avrebbe dovuto rivolgersi al popolo iraniano, non agli ayatollah. Lo sostiene, a ragione, il Prof. Bernard Lewis per il quale le due ipotesi che le cose vadano a finire bene o male, per la democrazia e noi tutti, hanno pari possibilità di riuscita. Non è una prospettiva incoraggiante, specie se pronunciata da un’autorità come lui.

    7 Apr 2011, 16:00 Rispondi|Quota
  • #3omar

    Magari ci sarà un motivo per cui ha così tanti contestatori israele.. comunque hai dimenticato di dire che dopo neanche 24 ore che hamas ha dichiarato il cessate il fuoco israele ha nuovamente ucciso altri civili palestinesi in un raid aereo. Massima solidarietà? A me sembra che a questo punto li desidera i razzi puntati contro se viola il cessate il fuoco.

    9 Apr 2011, 12:56 Rispondi|Quota
    • #4Emanuel Baroz

      Hamas dichiara la tregua mentre altri “miliziani” non meglio identificati continuano a lanciare razzi contro Israele…bel modo per fare una trregua!

      11 Apr 2011, 11:13 Rispondi|Quota
  • #5autores

    A Israele non importa di fermare armamenti potenti donati dagli Stati della UE alla Palestina. Sappiamo con certezza che la UE e’ divisa in questi armamenti ma molti vende le armi alla politica armata e divisa in gruppi terroristi contro Israele.Israele e’ incompetente ma merita una dura lezione nel bel mezzo della piazza del popolo Israele. Fermare armamenti e’ semplice ma Israele non vuole e fa’ come se nulla accade o fosse accaduto da quando ci siamo contattati e non e’ grazie a focusonisrael.org

    10 Apr 2011, 15:38 Rispondi|Quota
  • #6omar

    Anche qui cancellato il mio commento! Vai forte emanuel baroz! Meglio fare selezione no? i commenti che seguono la tua linea di pensiero li teniamo e gli altri li cancelliamo! Veramentre tra la dichiarazione di cessate il fuoco di Hamas ed il nuovo raid israeliano non c’è stato nessun lancio di razzi. Quindi il cessate il fuoco è stato infranto prima da israele mi sembra. E comunque da piombo fuso ormai israele non ha MAI smesso di sparare sui civili. Naturalmente mi sembra una saggia scelta fare strage di civili se viene lanciato un razzetto, non da hamas, ma da piccoli gruppi estremisti (che ovviamente sarebbe meglio se i razzi non li lanciassero, ma che a mio parere e anche da quanto si è visto, sono del tutto innocui per la “sicurezza di israele”), dentro israele che se è tanto ha fatto un buco per terra.

    17 Apr 2011, 13:43 Rispondi|Quota
    • #7Emanuel Baroz

      E certo, perchè la tregua secondo la decide Hamas no? Prima lancia centinaia di missili in pochi giorni, poi dichiara la tregua e dopo grida allo scandalo perchè Israele non l’ha rispettata!

      18 Apr 2011, 10:49 Rispondi|Quota
  • #8omar

    No purtroppo la tregua non la decide Hamas, per il semplice fatto che c’è un abisso tra il potere che ha Hamas e quello dell’esercito israeliano. Fatto sta che israele una tregua non l’ha mai voluta, e lo svilupparsi delle organizzazioni terroristiche sono state causa delle continue violenze ed azioni terroristiche fatte dall’esercito israeliano ai civili palestinesi. Quindi che non si lamenti israele: chi semina odio raccoglie odio.

    18 Apr 2011, 14:43 Rispondi|Quota
    • #9Emanuel Baroz

      la tregua non la decide Hamas???? Ma dove vivi???? Ma in quale realtà virtuale campi???

      18 Apr 2011, 19:08 Rispondi|Quota
  • #10omar

    Naturalmente neanche qua sai cosa rispondere

    20 Apr 2011, 16:38 Rispondi|Quota
  • #11Emanuel Baroz

    a uno che dice che Hamas non decide la tregua risulta difficile rispondere…continua a vivere nella tua realtà virtuale!

    20 Apr 2011, 21:46 Rispondi|Quota
  • #12omar

    Non so cosa tu abbia voluto intendere dalla mia affermazione, mi sembrava abbastanza chiaro il modo in cui l’ho spiegato. Magari Hamas può anche dichiarare il cessate il fuoco, ma Israele non lo rispetta, quindi una vera e propria tregua dipende solo da Israele non da Hamas. Tregua a Gaza non ce n’è mai stata: le navi israeliane a 3 miglia dalla costa che sparano ai pescatori palestinesi, o i militari che sparano ai contadini che vanno a raccogliere i propri ortaggi nelle terre vicine al confine con Israele ne sono la prova.

    21 Apr 2011, 13:57 Rispondi|Quota
    • #13Emanuel Baroz

      Hamas fa finta di dichiarare la tregua e nel frattempo continua con le incursioni presso la barriera di sicurezza, nonchè il lancio di missli contro civili israeliani, salvo poi dichiarare al mondo intero che è Israele a non rispettare la tregua! Ma la cosa più sorprendente è che ci sian ancora persone che credano a questi miseri giochetti!

      21 Apr 2011, 18:49 Rispondi|Quota
  • #14omar

    È sorprendente che ci sia ancora gente come te che possa sostenere queste menzogne davanti all’evidenza. Evidenza che è stata testimoniata da molte persone, pacifisti come Vittorio ma anche cittadini israeliani. Evidenza documentata da fonti primarie. Solo il confronto dei morti tra i palestinesi e quelli tra gli israeliani è un dato che fa riflettere. A quanto pare sei tu a vivere in una tua realtà virtuale!

    21 Apr 2011, 21:22 Rispondi|Quota
    • #15Emanuel Baroz

      Il fatto che Israele abbia dovuto spendere del denaro per creare dei rifugi antirazzi per poter difendere la propria popolazione mentre le varie leadership palestinesi hanno preferito intascarsi i vari aiuti umanitari ricevuti potrebbe essere una spiegazione della differenza del numero dei morti, ma capisco che per chi come te vive in un mondo in cui lo Stato di Israele è l’origine di tutti i mali dell’universo questa sia una cosa difficile da comprendere….

      22 Apr 2011, 16:59 Rispondi|Quota
  • #16autores

    Senti Emanuel se proprio lo vuoi sapere non e’ grazie ad Israele che oggi i militari vanno in Libia a insegnare la democrazia e neanche che ci rimangono per ottenere la democrazia disarmata contro lo stato Dittatoriale.Capito?Questo significa che se la Palestina si disarma al Terrorismo e trova la difesa di Stato Palestinese Arabo la preferenza degli U.S.A. e’ teoricamente e praticamente alla Palestina.

    22 Apr 2011, 19:11 Rispondi|Quota
  • #17Rossella

    Per Omar: ma quale tregua ci può essere mai, se Hamas, a prescindere, senza se e senza ma, dichiara che non accetterà mai lo stato di Israele, che dovrebbe sparire? Non concordo affatto con ciò che pensi. Oltretutto Hamas nega l’esistenza della Shoa. Dice che è un complotto, organizzato ad hoc da Israele. Ci si può fidare o si può ragionare con questa gente? No, non si può. Basta guardare le loro fotografie, e che istruzione riservano ai loro figli. Li imbottiscono di bombe al grido di ‘fieri indossate la cintura esplosiva’! Non ci siamo. I terroristi hanno pure ucciso Arrigoni, dopo averlo picchiato sul cranio. Che bella gente, amante del dialogo e della tregua. Se si ha in mente solo ed esclusivamente la guerra santa, non si può proprio ragionare, ma c’è solo da difendersi per non crepare.

    31 Mag 2011, 22:53 Rispondi|Quota