Iran: 5 anni di carcere per chi viaggia in Israele!!!

 
Emanuel Baroz
16 novembre 2011
3 commenti

Iran: 5 anni di carcere per chi viaggia in Israele

TEHERAN, 14 nov. – Il parlamento iraniano ha approvato una nuova legge che rende piu’ pesanti le sanzioni per i cittadini che si recano in Israele. Come spiega la ‘Bbc Farsi’, la pena prevista per gli iraniani che visitano lo stato ebraico e’ passata da due anni a cinque anni di reclusione.I trasgressori si vedranno inoltre sequestrare il passaporto per cinque anni.

In base a una legge in vigore fin dalla rivoluzione islamica del 1979, e’ proibito a qualsiasi cittadino iraniano l’ingresso nel territorio israeliano. La repubblica islamica non riconosce Israele come stato sovrano e continua a denominarlo “Palestina occupata”. Le tensioni tra Tel Aviv e Teheran sono in continuo aumento. La scorsa settimana il governo israeliano ha minacciato di attaccare i siti nucleari di Teheran, suscitando la dura reazione della Repubblica Islamica.

(Fonte: Adnkronos, 15 novembre 2011)

Nella vignetta in alto: la soluzione alle tensioni in Medio Oriente secondo Ahmadinejad

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  • #1Emanuel Baroz

    Peres: “Quello che occorre è un attacco morale all’Iran”

    Più che in un attacco militare, la comunità internazionale dovrebbe impegnarsi in un attacco” all’Iran “sul piano morale”. Lo ha affermato lunedì in un’intervista il presidente d’Israele Shimon Peres, aggiungendo che il sostegno al terrorismo da parte di Tehran costituisce un problema globale quanto la crisi economica.

    Le parole di Peres giungono dopo che la settimana scorsa l’agenzia Onu per l’energia atomica (AIEA) ha diffuso un rapporto secondo il quale esistono le prove che l’Iran si è adoperato per conseguire la capacità di dotarsi di armi nucleari. Israele e Stati Uniti hanno dichiarato che il rapporto dimostra che il mondo deve fare di più per fermare le ambizioni nucleari dell’Iran, e hanno chiesto sanzioni più severe contro la repubblica islamica.

    Rispondendo alle domande di Pierce Morgan, della CNN, Peres ha detto d’essere convinto che l’opzione militare non debba essere l’opzione di prima scelta per contrastare la corsa dell’Iran alla bomba atomica. “Non suggerirei di iniziare immediatamente con un’operazione militare – afferma Peres – Preferirei piuttosto vedere sanzioni economiche stringenti, pressioni politiche più strette. Ma quello che manca veramente è un attacco alle basi morali dell’Iran”, un paese che Peres definisce “guasto e moralmente corrotto”. “È l’unico paese al mondo – spiega il presidente israeliano – che minaccia di distruggere un altro paese, e lo fa apertamente. Imprigionano gli oppositori, distribuiscono armamenti, incoraggiano e sostengono ogni centro terroristico in tutto il mondo”.

    Peres respinge l’idea che Israele debba agire da solo per risolvere il problema del programma nucleare iraniano: “Prima di tutto – afferma – Israele starà a vedere cosa fa il resto del mondo. Non abbiamo intenzione di buttarci avanti da soli, facciamo parte della famiglia dei paesi del mondo civili e responsabili e ci aspettiamo che i leader che hanno preso un impegno [rispetto all’Iran] lo mantengano”.

    Peres ribadisce anche la convinzione d’Israele che l’Iran non è un problema esclusivamente per Israele, spiegando che la minaccia della rete terroristica iraniana è di natura globale quanto lo è la crisi economica. “È un pericolo – dice Peres – e oggi il terrorismo è una questione globale, proprio come l’economia. Può colpire a New York, può colpire in Cecenia, può colpire a Mosca. È mobile e pericoloso. Quindi non penso che gli israeliani debbano sentirsi soli, sotto questo aspetto”.

    All’inizio della settimana l’Iran ha ammesso per la prima volta d’essere stato vittima di un nuovo virus informatico volto a danneggiare le sue reti di computer. L’ammissione è stata fatta dal capo della difesa civile iraniana, il generale Gholam Reza Jalali, che ha dichiarato all’agenzia di stampa ufficiale iraniana che i suoi esperti informatici erano tuttavia riusciti ad identificare il virus, chiamato Duqu, e a metterlo sotto controllo.

    (Da: Ha’aretz, Jerusalem Post, 15.11.11)

    http://www.israele.net/articolo,3287.htm

    16 Nov 2011, 18:54 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    16/11/2011 – Diversamente dalla versione ufficiale iraniana, secondo un funzionario vicino alla dirigenza iraniana, citato dal britannico Guardian, l’esplosione di sabato in un deposito di missili nei pressi di Teheran non sarebbe “accidentale”, bensì dovuta al Mossad israeliano. “Penso che l’esplosione faccia parte della guerra segreta contro l’Iran da parte di Israele’”, ha detto il funzionario.

    (Fonte: Israele.net)

    16 Nov 2011, 18:55 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    15/11/2011 – Iran. Fathi Hassan, un giornalista iraniano accusato di lavorare per i servizi in persiano della BBC, è stato arrestato con l’accusa di “diffondere bugie e perturbare le coscienze”. Ne hanno dato notizia lunedì i mass-media citando l’agenzia di stampa iraniana Fars. In Iran è vietata qualsiasi forma di cooperazione con radio e televisioni straniere in lingua persiana, tra cui BBC e Voice of America.

    15/11/2011 – Iran. Il nuovo virus informatico, detto Duqu, che ha infettato sistemi computerizzati iraniani, pare abbia caratteristiche simili al virus Stuxnet che recentemente aveva danneggiato il sistema informatico delle strutture nucleari iraniane.

    15/11/2011 – Iran. Il generale Hassan Tehrani Moqqadam, rimasto ucciso sabato in un’esplosione “accidentale” in una base missilistica iraniana nei pressi di Teheran, è stato sepolto lunedì mattina insieme a membri delle Guardie Rivoluzionarie morti nelle stesse circostanze e definite “martiri” dalla propaganda del regime. Da notare che erano presenti alle esequie la guida suprema della rivoluzione iraniana, ayatollah Ali Khamenei, il comandante dei Pasdaran, Mohamed Ali Jafari, e il vice-presidente Mohammad Reza Rahimi.

    15/11/2011 – “I sionisti si sono inventati una falsa cultura di 2.500 anni” per “soffocare le radici storiche delle altre nazioni”. È quanto ha dichiarato il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad durante una cerimonia domenica in Iran. Lo ha riferito l’agenzia iraniana Fars.

    14/11/2011 – “L’Iran è più vicino al concepimento di una bomba nucleare di quanto la gente non pensi”. Lo ha detto domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

    14/11/2011 – In apertura del consiglio dei ministri, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato domenica che la comunità internazionale deve trarre le necessarie conclusioni del rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) sulla questione del nucleare militare iraniano e “fermare la corsa dell’Iran a dotarsi di armi nucleari, che mette in pericolo la pace e il mondo intero”.

    (Fonte: Israele.net)

    16 Nov 2011, 18:58 Rispondi|Quota