Il terrorismo antisraeliano colpisce ancora: colpite le ambasciate nel mondo

 
Emanuel Baroz
13 febbraio 2012
9 commenti

Doppio attacco terrorististico a Israele. Colpite le ambasciate nel mondo

Bombe nelle auto dei diplomatici, così sono state colpite l’ambasciata israeliana a New Delhi e il personale diplomatico israeliano a Tbilisi

Gerusalemme, 13 Febbraio 2012 – Sono due gli attentati, o i tentati tali, avvenuti poco fa ai danni dell’ambasciata di Israele a New Delhi e ai danni del personale israeliano nella capitale della Georgia, a Tbilisi (ricordiamo anche quello contro l’ambasciatore israeliano in Azerbaijan  e quello contro turisti israeliani in Bulgaria , entrambi fortunatamente sventati, di poche settimane fa).

Attentato a New Delhi – Secondo quanto riferisce Times Now Tv, un ordigno è esploso oggi all’interno di un auto appartenente all’ambasciata israeliana a New Delhi. Due persone sono rimaste ustionate. Lo riferisce un testimone a una tv locale. Fonti israeliane parlano di un solo ferito in modo lieve, una impiegata della rappresentanza diplomatica.

Secondo la versione fornita dall’emittente Times Now Tv, il veicolo stava percorrendo verso le 15,15 locali un viale (Aurangazeb Road) della zona di massima sicurezza della capitale verso l’ambasciata, quando è stato avvicinato da una moto con a bordo due persone. Questi avrebbero lanciato un ordigno esplosivo o incendiario contro la parte posteriore del veicolo, che ha preso fuoco. Secondo un testimone sentito dalla tv, uno dei due feriti, una donna, avrebbe chiesto di essere portata in ambasciata e non all’ospedale.

Attentato a Tbilisi – Fallito invece un attentato al personale diplomatico israeliano, sventato nella capitale della Georgia, Tbilisi. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri israeliano. Un funzionario georgiano dell’ambasciata israeliana a Tbilisi ha infatti dato l’allarme per una sospetta bomba sulla sua auto e artificieri della polizia locale hanno disinnescato l’ordigno.

Allerta – Israele ha elevato ulteriormente il livello di allerta nelle sue ambasciate in giro per il mondo dopo l’attentato di oggi a New Dehli, in India, e quello fallito a Tbilisi, in Georgia. Lo riferiscono fonti ufficiali.

Il doppio attacco viene messo in relazione da ambienti dell’intelligence con l’anniversario dell’uccisione mediante un’autobomba del capo militare degli Hezbollah libanesi Imad Mughniyeh, avvenuta il 12 febbraio 2008 a Damasco e attribuita al Mossad.

L’anniversario dell’assassinio di Mughniyeh era stato preceduto – come negli anni scorsi – da minacce di vendetta da parte di esponenti di Hezbollah. Minacce che avevano già indotto il governo israeliano ad annunciare giorni fa un primo rafforzamento delle misure di sicurezza a protezione delle sedi diplomatiche e di altri potenziali obiettivi sensibili all’estero.

(Fonte: Ticinonline, 13 Febbraio 2012)

Per ulteriori dettagli cliccare qui, qui, qui e qui

Nella foto in alto: i resti dell’automobile dopo l’attentato di New Delhi

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  • #1Emanuel Baroz

    L’ipotesi dopo attacchi sventati o non riusciti in India e in Georgia

    L’Iran e la risposta alla guerra di spie

    di Guido Olimpio

    Due attentati a diplomatici israeliani

    Si infittisce la trama: le esecuzioni di scienziati da una parte, i tentativi di colpire rappresentanti di Israele dall’altra

    WASHINGTON – Doppio attentato contro obiettivi diplomatici israeliani in India e Georgia. Ancora scarni i particolari. Il primo episodio è avvenuto nel pomeriggio a New Delhi. Due persone in moto si sono avvicinate ad un’auto con a bordo personale dell’ambasciata di Israele. Gli assalitori hanno poi fatto detonare un ordigno, forse incendiario, che ha provocato il ferimento della moglie di un funzionario. Quasi in contemporanea scattava l’allarme a Tbilisi, in Georgia. Un diplomatico israeliano si è accorto della presenza di un ordigno sotto la sua auto ed ha avvisato la polizia.

    TECNICHE E ANALOGIE – Sui responsabili del duplice attacco, fonti di Gerusalemme non escludono che possa trattarsi di una vendetta del movimento filo-iraniano Hezbollah nell’anniversario dell’uccisione di Imad Mughnyeh, il capo dell’apparato clandestino. L’estremista venne ucciso a Damasco dall’esplosione di una bomba: un target killing attribuito al Mossad. In alternativa non si può escludere che il duplice episodio sia una risposta iraniana all’uccisione degli scienziati. Colpisce la tecnica usata in India: gli assalitori erano in moto ed hanno applicato un ordigno magnetico nella parte posteriore dell’auto. Lo stesso modus operandi impiegato per eliminare a Teheran alcuni personaggi legati al programma nucleare.

    ATTACCO SVENTATO – Nei giorni scorsi Israele ha rivelato che la sua ambasciata in Azerbaigian era stata al centro di un piano terroristico – fallito – organizzato da una cellula dell’Hezbollah con l’aiuto degli iraniani. E da alcune settimane Gerusalemme aveva invitato le proprie rappresentanze ad accrescere le misure di sicurezza perché temeva attacchi per «ricordare» Mughnyeh. Gli iraniani, poi, avevano annunciato una risposta all’eliminazione dei loro scienziati sostenendo di aver preparato un’unità al quale affidare questa missione.

    http://www.corriere.it/esteri/12_febbraio_13/olimpio-attentati-diplomatici-israeliani_2fb27c90-5641-11e1-b61e-fac7734bea4a.shtml

    13 Feb 2012, 17:56 Rispondi|Quota
  • #2Fede

    Tho! Ma gli attentatori non erano quelli che volevano la pace? che invocano la pace? che si dicono sempre vittime ed innocenti? Quelli che vogliono sedersi al tavolo dei riconoscimenti e della diplomazia?
    Questa “primavera” mi sa tanto di inverno ghiacciato…
    Folle o stupido ancora chi presta ascolto alle loro bugie.

    14 Feb 2012, 14:04 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    14/02/2012 Il portavoce del ministero degli esteri iraniano Ramin Mehmanparast ha accusato “il regime sionista e i suoi alleati” di essere dietro agli attacchi di lunedì contro le rappresentanze israeliane in India e in Georgia.

    14/02/2012 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Iran e Hezbollah d’essere implicati nei tentativi di attentati anti-israeliani di lunedì in Georgia e in India. Netanyahu ha aggiunto che diversi altri tentativi di attentati sono stati sventati di recente, in particolare in Azerbaijan e in Thailandia. “L’Iran è il primo esportatore di terrorismo in tutto il mondo”, ha detto lunedì il primo ministro parlando al gruppo parlamentare del Likud.

    14/02/2012 Quattro feriti, tra i quali la moglie di un diplomatico israeliano, lunedì a New Delhi (India) nell’esplosione di un’automobile nei pressi dell’ambasciata. Il portavoce del ministero degli esteri israeliano, Yigal Palmor, ha detto che Israele è in contatto le autorità indiane e che per il momento non sono disponibili ulteriori informazioni sull’attacco. “I diplomatici israeliani sono in prima linea – ha dichiarato lunedì il ministro degli esteri Avigdor Lieberman – Ma Israele sa come identificare i responsabili di questi attentati”.

    14/02/2012 Dopo l’attentato contro l’ambasciata israeliana a Tbilisi (Georgia), una vettura è esplosa lunedì vicino all’ambasciata israeliana a Nuova Delhi (India). Lo stato di massima allerta è stato dichiarato in tutte le ambasciate israeliane nel mondo. Domenica ricorreva il quarto anniversario dell’uccisione a Damasco del capo terrorista di Hezbollah, Imad Mughniyeh.

    14/02/2012 Una bomba comandata a distanza è stata scoperta in tempo, lunedì, in un veicolo nei pressi dell’ambasciata israeliana a Tbilisi, capitale della Georgia. Un dipendente ha allertato polizia e artefici locali, che hanno disinnescato il dispositivo.

    14 Feb 2012, 19:20 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Bangkok, misteriosa sequenza di attentati riaccende la tensione tra Israele e Iran

    di Guido Olimpio

    Il ministro della difesa israeliano Barak accusa Teheran

    WASHINGTON – Una serie di esplosioni. Un presunto cittadino iraniano ferito insieme a 5 passanti. Un complice arrestato mentre cercava di lasciare il paese. E’ questa la sequenza drammatica che ha messo in allarme Bangkok e costretto la polizia ad una gigantesca caccia all’uomo. Una vicenda che potrebbe essere parte dello scontro che oppone Israele e Iran. Il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha accusato in modo diretto Teheran mentre la polizia thailandese non ha voluto formulare ipotesi.

    I SOSPETTI – Tutto inizia quando in un appartamento della capitale si è verificata un’esplosione accidentale. Dalla casa scappano in tre, uno è ferito. Arriva la polizia che scopre all’interno dell’appartamento documenti iraniani, valuta locale e quelli che sembrano degli ordigni. Intanto altri agenti si lanciano sulla tracce dei sospetti. Uno di loro cerca di prendere un taxi ma l’autista si rifiuta di portarlo. Ed è in quel momento che sopraggiunge una pattuglia di poliziotti. L’uomo reagisce tirando una granata che gli provoca gravi ferite alle gambe mentre altre schegge investono dei passanti. Secondo le autorità l’attentatore si chiama Saed Morabi, è cittadino iraniano ed è entrato nel paese il giorno 8. Qualche ora dopo nella rete della polizia cade un secondo sospetto: stava cercando di imbarcarsi su un volo per la Malaysia.

    QUALI OBIETTIVI? – Gli investigatori sono ora al lavoro per capire quali fossero le intenzioni del terzetto. E magari accertare se esistano legami con un altro giallo. In gennaio sono stati due iraniani – uno in possesso anche della nazionalità svedese – che custodivano tonnellate di fertilizzante. Per la polizia il materiale doveva servire per un attentato. Quali erano gli obiettivi? Diverse fonti hanno parlato dell’ambasciata israeliana e di un centro ebraico. I thailandesi, invece, hanno sostenuto che il target fosse in un altro paese, probabilmente le Filippine. L’esplosioni di Bangkok seguono episodi piuttosto allarmanti. Un attentato – ieri – contro un diplomatico israeliano in India, falliti attacchi in Georgia e Azerbaigian. Eventi che Gerusalemme ha attribuito all’Iran e ai suoi alleati Hezbollah. Azioni in risposta agli omicidi di scienziati iraniani da parte del Mossad. Una guerra delle ombre che rischia di degenerare e avere conseguenze ancora più drammatiche.

    http://www.corriere.it/esteri/12_febbraio_14/bangkok-attentati-giallo_16da172a-571b-11e1-a6d2-3f65acf5f759.shtml?fr=box_primopiano

    14 Feb 2012, 19:23 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    Attacchi alle ambasciate, Israele accusa l’Iran

    Prese di mira le sedi in India e Georgia, Netanyahu: «Teheran agisce con gli Hezbollah»

    TEL AVIV – Due attacchi, quasi simultanei, contro le rappresentanze diplomatiche di Israele in India ed in Georgia hanno provocato una impennata della tensione regionale. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è stato rapido nell’indicarne i mandanti «nell’Iran e nei suoi lacché degli Hezbollah libanesi». Accuse subito respinte con sdegno dai rappresentanti del governo di Teheran. Il primo attacco è avvenuto a New Delhi, a poche centinaia di metri dalla residenza del primo ministro Manmohan Singh. Testimoni oculari hanno visto un motociclista piazzare un congegno magnetico al finestrino posteriore dell’automobile di una diplomatica israeliana, Talya Yehoshua Koren. Pochi istanti dopo si è verificata una potente esplosione che ha proiettato la donna a notevole distanza, provocandole ferite alle gambe.

    L’autista e altri due passanti sono pure rimasti feriti. Mentre a Gerusalemme arrivavano i primi aggiornamenti dell’attentato di New Delhi, anche l’ambasciata israeliana di Tbilisi (Georgia) ha segnalato lo stato di emergenza per un attentato sventato di misura. Alla guida della propria automobile, l’autista dell’ambasciatore aveva appena fatto scendere a scuola il figlio, quando si è insospettito per un rumore metallico di origine sconosciuta e ha così scoperto la presenza di una granata. Gli artificieri hanno provveduto a disinnescare l’ordigno, a poche centinaia di metri dall’ambasciata di Israele. «Non tollereremo attentati terroristici nel nostro Paese» ha assicurato la ministra georgiana per le finanza Vera Kobalia, in visita ieri in Israele. I servizi segreti israeliani erano sul chi vive da settimane, dopo una serie di attentati sventati in Bulgaria, Turchia, Thailandia e Azerbaigian. Un’occhiata al calendario è bastata loro per comprendere chi poteva guidare la lista degli ipotetici mandanti: domenica ricorreva infatti il quarto anniversario della morte di Imad Mughniyeh, il responsabile militare degli Hezbollah dilaniato a Damasco da una autobomba confezionata – almeno secondo i suoi compagni – da agenti del Mossad. In un intervento di fronte ai deputati del Likud, Netanyahu ha imputato i due attacchi ad Iran e Hezbollah assieme. «L’Iran – ha aggiunto – è la esportatrice n. 1 del terrorismo al mondo». E i suoi servizi segreti, sostengono analisti di Israele, lavorano gomito a gomito con il braccio armato degli Hezbollah. La tecnica usata per l’attentato di New Delhi ha peraltro ricordato agli esperti quella con cui poche settimane fa a Teheran fu ucciso uno scienziato nucleare. Allora l’Iran ne imputò la eliminazione ad una cooperazione fra il Mossad e i Mujaheddin del popolo iraniani. «I nostri diplomatici – ha constatato il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman – sono ormai in prima linea». In tutte le ambasciate di Israele le misure di sicurezza, già severe, sono state ulteriormente rafforzate. In alcune capitali sono state chiuse anzitempo.

    I diplomatici hanno anche avuto ordine di rinunciare alle proprie automobili finché sia passato il pericolo. Questi attacchi, ha avvertito Lieberman, non resteranno comunque senza reazione. In serata i responsabili politici e militari di Israele sono stati impegnati in serrate consultazioni, anche nel timore che altri attentati possano verificarsi nell’immediato futuro. Intanto dal Libano si è appreso di voli di ricognizione condotti dall’aviazione militare israeliana.

    (Fonte: Corriere Canadese, 14 febbraio 2012)

    15 Feb 2012, 17:07 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    India, caccia all’attentatore dell’auto israeliana

    Le autorità di polizia indiane stanno ancora indagando sulle piste che potrebbero portare a catturare l’attentatore che questo lunedì ha provocato l’esplosione di una macchina appartenente all’ambasciata israeliana di New Delhi. Era a cavallo di una motocicletta dal colore rosso, causando il ferimento di quattro persone. Tra queste c’era anche la moglie di un diplomatico.

    Gli inquirenti sono in piena caccia all’uomo, stanno indagando dalle riprese di alcune telecamere piazzate nella strada dove è accaduto l’attentato terrorista. Per questo motivo è giunto nella capitale indiana una squadra di detective israeliani.

    (Fonte: Italiaglobale.it, 15 febbraio 2012)

    15 Feb 2012, 17:08 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    15/02/2012 L’iraniano che si è gravemente ferito, martedì mattina a Bangkok, nell’esplosione degli ordigni che stava trasportando, fa parte di una cellula terroristica di 6 componenti inviati in Thailandia da Tehran. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’indagine dalla polizia di Bangkok che ha effettuato un raid nel covo della cellula iraniana. La polizia thailandese afferma d’aver arrestato altri due membri del commando, i quali avrebbero confessato che avevano la missione di colpire obiettivi israeliani.

    (Fonte: Israele.net)

    15 Feb 2012, 17:12 Rispondi|Quota
  • #8Emanuel Baroz

    India. Attentato contro auto di Israele: caccia a motociclista

    NEW DELHI, 15 Febbraio 2012 – La polizia indiana non e’ ancora riuscita a risalire all’attentatore che lunedi’ a bordo di una motocicletta di colore rosso ha causato l’esplosione un’auto dell’ambasciata israeliana a New Delhi ferendo quattro persone, tra cui la moglie di un diplomatico.

    Gli investigatori stanno dando la caccia al sospetto motociclista, ripreso da alcune telecamere a circuito chiuso presenti nella strada ad alta sicurezza dove e’ avvenuto l’attacco terroristico. L’uomo e’ stato visto attaccare una bomba, dotata di una calamita, al portellone dell’auto che e’ scoppiata poco dopo incendiandosi.

    Come riportano le televisioni, oggi e’ arrivato nella capitale un team di investigatori israeliani che affianchera’ gli inquirenti indiani. Intanto, seguendo la pista indicata dal governo israeliano, gli investigatori indiani hanno interrogato diversi studenti libanesi residenti nella capitale per verificare eventuali legami con il gruppo sciita degli Hezbollah. Israele aveva trasmesso nei giorni scorsi una lista di 50 sospetti libanesi e iraniani pronti a realizzare attacchi in India.

    (Fonte: Blitz quotidiano, 15 Febbraio 2012)

    15 Feb 2012, 18:06 Rispondi|Quota
  • #9Emanuel Baroz

    Israele: Noi target delle bombe di Bangkok. Fuggito terzo iraniano

    Bangkok (Thailandia), 15 Febbraio 2012 (LaPresse/AP) – Anche se il target delle bombe non è ancora definito, “possiamo dedurre da altre esperienze che noi (israeliani, ndr) eravamo l’obiettivo”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano in Thailandia Itzhak Shoham, in merito alle esplosioni avvenute ieri a Bangkok. “Gli ordigni sono simili a quelli usati a Nuova Delhi e a Tbilisi. Da questo possiamo dedurre che si tratta della stessa rete di terrore”, ha aggiunto l’ambasciatore. Israele accusa l’Iran di condurre una campagna terroristica segreta. Secondo il diplomatico, l’arresto di due iraniani dopo le esplosioni “non lascia spazio per desumere chi ci fosse dietro”.

    Dopo la prima esplosione, avvenuta sembra incidentalmente in una casa di Bangkok, tre uomini iraniani che si trovavano all’interno sono scappati e nella fuga hanno provocato almeno altre due esplosioni. Uno dei tre, Saeid Moradi, gravemente ferito da una delle granate lanciate, è stato subito fermato. Un secondo uomo, Mohummad Hazaei, è stato arrestato da agenti del dipartimento immigrazione all’aeroporto internazionale di Bangkok, mentre tentava di uscire dal Paese. Il terzo, ha fatto sapere questa mattina la polizia, è riuscito a imbarcarsi su un volo diretto a Kuala Lumpur, in Malesia, ed è quindi fuggito.

    Nel pomeriggio di ieri, la polizia ha rinvenuto nella casa dove i tre vivevano altri due ordigni inesplosi. Le bombe sono state disinnescate e, come spiega la polizia, avrebbero potuto essere attaccate a veicoli e utilizzate per colpire singoli individui, ma non per attaccare grandi folle o edifici. La polizia thailandese sta cercando di capire se effettivamente le bombe esplose di ieri possano avere legami con quelle fatte detonare in India e Georgia contro obiettivi diplomatici israeliani, che non hanno comunque provocato vittime. Tra gli ordigni, spiega il capo del Consiglio nazionale di sicurezza thailandese Wichean Potephosreedi, “non abbiano trovato alcun legame, ma stiamo ancora indagando. Riconosciamo che si trattava di componenti magnetici, volti a colpire individui, ma l’origine degli ordigni deve ancora essere definita”.

    15 Feb 2012, 18:07 Rispondi|Quota