Gaza: profumo di missile

 
Emanuel Baroz
13 dicembre 2012
2 commenti

A Gaza vendono il “profumo della vittoria”

La nuova fragranza, per uomo e donna, porta il nome dei missili prodotti da Hamas e lanciati verso Israele nell’ultima guerra.

Gaza, 6 Dicembre 2012 -Il “profumo della vittoria” si chiama M-75 ovvero come i missili prodotti a Gaza dagli uomini di Hamas (a cui vanno aggiunti quelli forniti ai terroristi palestinesi dall’Iran, il tutto nell’indifferenza generale…) e lanciati nelle scorse settimane verso le città israeliane. Ma quella del profumo non è una banale metafora, bensì di una vera e propria nuova fragranza, disponibile in versione sia maschile che femminile.

Secondo quanto riportato dal The Times of Israel, il creatore del nuovo profumo è Shadi Adwan, proprietario di una ditta di cosmetici, che al quotidiano islamico Al-Resalah ha detto di aver voluto onorare con esso “la vittoria e la resistenza del popolo palestinese durante gli otto giorni di guerra”.

“Il profumo è gradevole e attraente, come i missili della resistenza palestinese, e soprattutto l’ M-75,” ha detto ancora Adwan, sottolineando anche che la sua azienda ha voluto “ricordare la vittoria a tutti i cittadini palestinesi,  ovunque essi si trovino, anche in Cina.” Secondo quanto riportato dalle fonti, l’M-75 costa il doppio degli altri profumi, poichè, ha osservato Adwan, contiene ingredienti speciali, “degni della vittoria nella Striscia di Gaza.”

Mosaico

Thanks to Bugie dalle Gambe Lunghe

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui, qui e qui

Nella foto in alto: il consueto utilizzo dei bambini da parte del terrorismo palestinese. Questa volta viene esaltato il profumo che porta il nome di un missile. Ma per alcuni politicanti nostrani Hamas è un interlocutore….

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  • #1Emanuel Baroz

    13/12/2012 I rappresentanti di Hamas a Teheran hanno inviato alla Guida Suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, una lettera ufficiale di ringraziamento per il suo sostegno al movimento terrorista islamista palestinese: ”Mentre la regione attraversa un periodo molto difficile, denso di complotti e cospirazioni – si legge nella lettera – il problema principale della regione e l’origine degli intrighi è lo stato di Israele”.

    13/12/2012 Il presidente israeliano Shimon Peres ha presenzialo alla cerimonia con cui la Scuola Ebraica Reali di Haifa, uno dei più antichi istituti privati d’insegnamento del paese, ha celebrato il suo 100esimo anniversario, e ha ricordato lo slogan ”andare avanti con umiltà”, coniato dal fondatore della scuola, Arthur Biram.

    13/12/2012 Siria. Secondo funzionari del governo degli Stati Uniti citati dal New York Times, il presidente siriano Bashar Assad avrebbe lanciato missili da Damasco verso il nord della Siria: almeno sei missili sarebbero stati sparati contro obiettivi sotto il controllo delle forze ribelli.

    13/12/2012 La Commissione elettorale centrale israeliana ha respinto la campagna elettorale della lista Otzma Israel (“Israele forte”), guidata da Aryeh Eldad e Michael Ben Ari, dicendo che si tratta di una campagna di tono razzista verso gli arabi.

    13/12/2012 Il ministero giordano del turismo ha inviato una circolare alle agenzie di viaggio chiedendo di avvisare i loro referenti israeliani di conformarsi alle nuove linee guida, alcune delle quali pubblicate dal quotidiano giordano ”Al Arab al-Youm”. Fra l’altro, le autorità di Amman chiedono ai turisti israeliani di non abbigliarsi con simboli che possano essere associati all’ebraismo. Si consiglia inoltre di non celebrare qualsiasi tipo di cerimonia religiosa ebraica nei luoghi pubblici durante il soggiorno in Giordania.

    13/12/2012 Centro-sinistra affollato, sulla scheda per le elezioni politiche israeliane del prossimo 22 gennaio: si contenderanno i voti di quest’area politica la lista laburista guidata da Shelly Yachimovich (ex-giornalista), quella fondata da Tzipi Livni (ex-Likud, ex-Kadima) con il nome di HaTnuah (“Il Movimento”) e quella di Yair Lapid (ex-anchorman tv) che si chiama Yesh Atid (“C’è futuro”); senza contare Kadima (”Avanti”), la formazione creata sette anni fa da Ariel Sharon, oggi guidata da Shaul Mofaz (ex-Likud) e destinata probabilmente a non superare la soglia del quorum, e Hatzmaut (“Indipendenza”), composta da ex-laburisti, il cui fondatore Ehud Barak ha tuttavia annunciato di volersi ritirare dalla vita politica.

    13/12/2012 Atti vandalici contro gomme d’auto e scritte anticristiane sui muri che circondano il Monastero della Croce, mercoledì mattina a Gerusalemme. La polizia israeliana ha aperto un’inchiesta. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso “disgusto” per l’episodio e ha ribadito che “la libertà di culto per tutte le religioni sarà preservata in Israele, e i responsabili di questo reato odioso saranno perseguiti”.

    13/12/2012 Re Abdullah II di Giordania, incontrando martedì a Londra il primo ministro britannico David Cameron, ha detto che Amman intende ospitare colloqui israelo-palestinesi nel mese di febbraio. Ne ha dato notizia il quotidiano panarabo edito a Londra Al Hayya. “Questi colloqui – ha spiegato il re di Giordania – si svolgeranno nel quadro di accordi con europei e americani”.

    13/12/2012 L’ex ministro degli esteri Tzipi Livni, una delle voci politiche schierate con più decisione per la soluzione “a due stati”, ha vivacemente criticato mercoledì la comunità internazionale, intervenendo alla conferenza diplomatica organizzata dal Jerusalem Post a Herzliya. Alla presenza di molti ambasciatori stranieri, Tzipi Livni ha detto che mantenere gli insediamenti è un requisito per il raggiungimento della pace tra Israele e l’Autorità Palestinese. “Non importa cosa ne pensiate voi – ha affermato con insolita franchezza – L’unico modo per arrivare alla fine del conflitto con i palestinesi è che Israele mantenga i blocchi di insediamenti vicino alla linea verde (ex linea armistiziale). Qualunque pre-decisione da parte della comunità internazionale su un ritiro fino ai confini del 1967 prima che si tengano le trattative rende solo più difficile il negoziato. In tutti i colloqui che ho condotto con i palestinesi è sempre stato chiaro che non ci sarebbe stato un ritorno esattamente sui confini del 1967”. Livni ha aggiunto di sentirsi particolarmente frustrata come cittadino israeliano quando la comunità internazionale mette sullo stesso piano le vittime causate dall’esercito israeliano mentre agisce per difendere Israele mirando ai terroristi, e quelle uccise dai terroristi che prendono volutamente di mira i civili. ”Il messaggio che dovrebbe arrivare ai terroristi è che ci sono cose che sono totalmente inaccettabili per la comunità internazionale” ha detto Livni. Ed ha aggiunto: ”Ora che i palestinesi hanno avuto la loro vittoria alle Nazioni Unite, si dovrebbe esortarli a riavviare subito i negoziati con Israele”.

    12/12/2012 Siria. Secondo fonti locali non confermate, almeno 200 persone sarebbero state uccise martedì durante un bombardamento aereo del regime di Bashar al-Assad sulla città di Hamah, mentre, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, una serie di esplosioni avrebbe causato 125 fra morti e feriti nel centro del paese in un villaggio alawita (la minoranza al potere con Assad).

    12/12/2012 La città di Haifa riceverà dallo stato un budget di 4 miliardi di shekel (810 milioni di euro) per diventare il primo porto d’Israele e il terzo nel Mediterraneo. L’allargamento dovrebbe avvenire verso nord, a partire dal 2014.

    12/12/2012 Le Forze di Difesa israeliane hanno confermato d’aver effettuato lunedì delle perquisizioni nelle sedi a Ramallah (Cisgiordania) di tre “ong” appartenenti al gruppo terroristico Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

    12/12/2012 La Guida Suprema della rivoluzione islamica, ayatollah Ali Khamenei, si è congratulato martedì con Hamas e Jihad Islamica palestinese per “i loro santi combattimenti contro Israele”.

    12/12/2012 Siria. Il numero di profughi siriani registrati nei paesi circostanti il paese (Turchia, Libano, Giordania, Iraq) e in Nord Africa ha superato il mezzo milione. Lo ha annunciato martedì a Ginevra l’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite.

    12/12/2012 Con 129 voti a favore, 31 contrari e 9 astensioni, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione israeliana su imprenditorialità e sviluppo che si propone di promuovere l’imprenditorialità come catalizzatore per lo sviluppo ed esorta alla creazione di condizioni favorevoli per gli imprenditori, all’istruzione e alla rimozione degli ostacoli burocratici alla creazione di nuove imprese. E’ la prima volta che le Nazioni Unite adottano una risoluzione su questa materia come mezzo per combattere la povertà e creare crescita e posti di lavoro.

    12/12/2012 Nettamente migliorati i risultati degli studenti israeliani ai test internazionali TIMSS e PIRLS del 2011: miglioramento di 13 posizioni rispetto al test precedente del 2007 in lingua, di 12 posizioni in scienza, di 17 posizioni in matematica.

    12/12/2012 Almeno 15 le imprese e start-up israeliane che saranno presenti a gennaio all’annuale CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, che vede la partecipazione di più di 150.000 esperti di high-tech provenienti da 150 paesi.

    12/12/2012 Preoccupato per il deterioramento della sicurezza in Siria, il Giappone prevede di ritirare le sue truppe di stanza sulle alture del Golan come parte della forza d’osservazione Onu (UNDOF) schierata dal 1974. Lo ha riferito martedì il quotidiano Yomiuri Shimbun. Il Giappone ha attualmente 47 persone schierate sulla linea di separazione delle forze fra Israele e Siria.

    12/12/2012 Gli Stati Uniti intendono intensificare la pressione sull’Unione Europea affinché includa Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche. Il Senato Usa esaminerà nei prossimi giorni una risoluzione che esorta in questo senso i governi europei e la UE con l’obiettivo di impedire a Hezbollah di usare il territorio UE per raccolta di fondi, reclutamento, supporto logistico, addestramento e propaganda.

    12/12/2012 Il governo israeliano “si rammarica per la posizione parziale” adottata lunedì dai ministri degli esteri dell’Unione Europea contro i progetti di costruzioni israeliane nei territori contesi di Cisgiordania. “I fatti e la storia – afferma in un comunicato il portavoce del ministero degli esteri israeliano, Yigal Palmor – dimostrano che l’insediamento di ebrei non ha mai impedito la pace con gli arabi, per cui la concentrazione della UE su questo tema è sbagliata. La causa principale della mancanza di un accordo di pace è il rifiuto palestinese di impegnarsi in negoziati diretti e la non volontà di riconoscere Israele come stato nazionale del popolo ebraico, come si è recentemente visto nel discorso all’Onu di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e nel discorso a Gaza di Khaled Mashaal. La posizione parziale della UE premia il rifiuto palestinese e non contribuisce a promuovere un accordo di pace definitivo”.

    11/12/2012 “I capi di Hamas hanno apertamente invocato lo scorso fine-settimana la distruzione di Israele. Mi chiedo come mai il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) non abbia ritenuto di dover condannare questi proclami e come mai le ambasciate straniere non hanno convocato i diplomatici palestinesi per spiegazioni”. Lo ha detto lunedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando ai corrispondenti stranieri di stanza in Israele. Ed ha aggiunto: “Che le costruzioni nell’area E1 impediscano la nascita di uno stato palestinese è semplicemente falso”. Netanyahu ha ricordato che da quattro anni chiede ad Abu Mazen di negoziare e questi si rifiuta, e ha ricordato i passi fatti da Israele per favorire colloqui diretti tra cui miglioramenti economici, allentamento dei posti di blocco e dieci mesi di congelamento delle attività edilizie in Cisgiordania. “Ma Abu Mazen ha sprecato quei mesi ed è venuto a trattare all’ultimo momento solo per chiedere un’altra moratoria, e ha continuato a porre nuove condizioni per negoziare, come le linee del ’67, la scarcerazione di detenuti sanguinari, e ha continuato a rifiutarsi di parlare di stato ebraico”. Netanyahu ha denunciato la condiscendenza della comunità internazionale che non fa pressioni su Abu Mazen ed anzi ha votato all’Onu a favore della sua violazione degli Accordi di Oslo, e che non dice nulla sulla dichiarata intenzione di Abu Mazen di ricongiungersi con Hamas, che predica la distruzione di Israele.

    11/12/2012 Nuovo passo verso la riconciliazione fra il Fatah di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e i terroristi islamisti di Hamas. Lunedì, dopo che entrambe le fazioni si erano impegnate a permettere manifestazioni del gruppo rivale nelle reciproche aree di controllo, per la prima volta dopo il sanguinoso golpe di Hamas a Gaza del 2007 l’Autorità Palestinese ha deciso di consentire a Hamas di tenere un raduno in Cisgiordania per celebrare il 25esimo anniversario dell’organizzazione islamista terrorista. La manifestazione di massa di Hamas è prevista per giovedì a Nablus, in Cisgiordania.

    11/12/2012 Il ministri degli esteri dell’Unione Europea si sono detti costernati e fortemente contrari al piano di nuove costruzioni abitative israeliane “negli insediamenti in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est” e in particolare nella zona E1, sostenendo che ciò compromette la fattibilità di uno stato palestinese. La UE si ripromette di monitorare la situazione e le sue implicazioni, e di agire di conseguenza.

    11/12/2012 I resti di un’antica fattoria del periodo asmoneo sono stati rinvenuti nel quartiere di Kiryat HaYovel, a Gerusalemme, durante scavi archeologici effettuati prima di lavori su una linea tranviaria. I resti risalgono al periodo tra il 400 e il 100 a.e.v. I ricercatori hanno scoperto fra l’altro una flacone di profumo, un bilancia a piombo con incisa una lettera ebraica, cocci di argilla probabilmente da fusti di vino, un torchio e i resti di un forno per il pane. Secondo il direttore degli scavi, la fattoria è stata in uso dal regno di Alessandro Magno fino alla fine della dinastia degli Asmonei.

    11/12/2012 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inaugurato lunedì mattina la nuova sede della società Google a Tel Aviv. ”Affinché il nostro paese progredisca – ha detto – è essenziale che voi abbiate successo nella vostra missione, e il mio governo si fa garante di tale successo”.

    11/12/2012 Il numero dei cittadini israeliani elettori alle prossime legislative, fissate per il 22 gennaio, supera i 5.650.000 ed è aumentato del 7% rispetto alle elezioni precedenti del 2009. Lo ha comunicato lunedì la Commissione elettorale centrale. I seggi per le operazioni di voto saranno circa 10.000, il 9% in più rispetto al 2009 (un quarto dei quali per disabili).

    11/12/2012 Afimilk la società israeliana di proprietà del kibbutz Afikim, ha costruito in Ontario (Canada) un centro tecnologico per ovini e i caprini che permette di mungere fino a 600 animali all’ora.

    11/12/2012 Dopo lunghe trattative tra la Chiesa del Santo Sepolcro e la società Hagihon, responsabile della gestione delle risorse idriche a Gerusalemme, è stato deciso che il governo israeliano e la municipalità della capitale copriranno un debito di 9 milioni shekel (1,8 milioni di euro) che il Santo Sepolcro ha accumulato verso Hagihon dal 2004.

    11/12/2012 Secondo un sondaggio Ha’aretz-Dialog, se in Israele si votasse oggi il Likud otterrebbe 39 seggi, i laburisti 17, il Movimento di Tzipi Livni 9, Yesh Atid di Yair Lapid 6, i nazional-religiosi di Patria Ebraica 11. Stando al sondaggio, l’81% degli israeliani intervistati si aspetta una rielezione di Netanyahu e la sua conferma come primo ministro.

    11/12/2012 Intervistato da Fox News, l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Michael Oren ha messo in guardia contro un eventuale trasferimento di armi chimiche dal regime siriano ai terroristi libanesi di Hezbollah, affermando che si tratterebbe di un “limite invalicabile” che “cambierebbe radicalmente le regole del gioco” dal punto di vista di Israele.

    (Fonte:Israele.net)

    13 Dic 2012, 13:19 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Perquisite 3 ONG palestinesi: ecco i partner italiani

    commento di Giovanni Quer

    Ieri notte l’esercito israeliano ha perquisito le sedi di tre ONG palestinesi, in territori amministrati dall’ANP (Autorità Nazionale Palestinese) per collaborazioni con il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, organizzazione terroristica responsabile di attacchi contro civili israeliani e ebrei nel mondo (inclusi sequestri, dirottamenti, massacri e attacchi suicidi).

    Le tre ONG perquisite sono: Al-Dameer, Women’s Union, Palestinian NGO Network.

    Al-Dameer
    Associazione di diritti umani per il sostegno dei prigionieri.

    Demonizza Israele definendo i palestinesi come “martiri” e glorificando la “resistenza palestinese”.
    Delegittima Israele con informazioni omissiva sulle carceri e il sistema giudiziario israeliano.

    Palestine NGO Network
    Associazione rete cui aderiscono 92 ONG Palestinesi

    Pubblica Palestine Monitor, prima fonte d’informazione dei movimenti di delegittimazione e demonizzazione di Israele.

    Women’s Union
    Associazione per l’avanzamento dello status della donna

    Demonizza Israele definendo l’occupazione come principale problema della donna palestinese
    appoggia la resistenza e la lotta di liberazione nazionale per l’indipendenza della Palestina.

    Le tre associazioni, sospettate di avere legami con l’organizzazione terroristica FPLP, sono finanziate o hanno collaborazioni con le seguenti istituzioni:

    Unione Europea, United Nations Development Programme, Comitati di Amicizia Italia-Palestina, Pax Christi, Alternative Information Center Italia/Palestina Rossa.

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=47304

    13 Dic 2012, 13:20 Rispondi|Quota
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