La vera storia della morte di Omar Misharawi, vittima della propaganda palestinese

 
Emanuel Baroz
12 marzo 2013
4 commenti

 La vera storia della morte di Omar Misharawi, vittima della propaganda palestinese

bambini-palestinesi-morte-omar-misharawi-razzi-focus-on-israelUn rapporto delle Nazioni Unite indica che molto probabilmente fu un razzo palestinese fuori bersaglio, e non un attacco aereo israeliano, a causare la morte di Omar al-Masharawi, il figlio di 11 mesi di Jihad al-Masharawi, reporter della BBC, durante l’operazione  antiterrorismo denominata “Pillar of Defense” (in ebraico “Amud Anan”) contro Hamas nella Striscia di Gaza dello scorso novembre, in risposta al lancio di razzi sulle città dello stato ebraico.

Le immagini del corpo senza vita del piccolo al-Masharawi erano ampiamente circolate sul web, riprese da innumerevoli organi di stampa internazionali, diventando un simbolo di ciò che gli anti-israeliani definivano come i crimini di guerra d’Israele.

L’ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha affermato, in un rapporto del 6 Marzo scorso, che l’incidente fu causato da ”quello che appare a tutti gli effetti un razzo palestinese caduto all’interno della Striscia di Gaza”.

(Fonte: Israele.net, 12 Marzo 2013)

Thanks to Il Borghesino e Federazione Sionistica Italiana

Nella foto in alto: l’immagine simbolo utilizzata dalla propaganda palestinese per accusare lo Stato di Israele di aver ucciso il piccolo Omar al-Masharawi (nella foto in braccio al padre, Jihad al-Masharawi, reporter della BBC) , ucciso invece da uno dei tanti razzi sparati da Hamas verso il territorio israeliano ma in questo caso (così come in altri casi…) esploso sulle case della popolazione della Striscia di Gaza

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  • #1Daniel

    E’ la foto simbolo del dolore palestinese ma l’Onu rivela che a colpire fu un razzo di Hamas

    di Monica Ricci Sargentini

    La foto è di quelle che non si dimenticano: Jihad Misharawi, che lavora nella Striscia di Gaza per l’emittente britannica Bbc, piange disperato mentre abbraccia il piccolo Omar, il suo bimbo di 11 mesi morto a causa di un bombardamento durante gli otto giorni di guerra a Gaza alla fine del 2012 quando Israele lanciò una rappresaglia durata 8 giorni per fermare il lancio di razzi da Gaza verso il sud (Sderot, Beersheva) e il centro di Israele (Tel Aviv,Gerusalemme). L’immagine era diventata il simbolo della crudeltà dell’esercito israeliano considerata responsabile del raid sul quartiere di Zeitun che aveva distrutto la casa di Misharawi quel 14 novembre del 2012. I media di tutto il mondo avevano riportato la notizia e anche Human Rights Watch aveva puntato il dito contro lo Stato ebraico.

    Ora si scopre che probabilmente la verità era un’altra. Un rapporto del 6 marzo dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani rivela, senza fare nomi e cognomi, che il piccolo Omar al-Masharawi è morto “probabilmente a causa di un razzo palestinese che mancò Israele”. Un danno collaterale come viene chiamato in gergo militare che i palestinesi devono aver messo nel conto. ”La maggior parte dei razzi sparati non sembrano essere stati indirizzati verso bersagli militari – si legge nella relazione – L’aggravante è che questi lanci avvengono da zone popolate e mettono gli abitanti di Gaza in pericolo”. Come è infatti accaduto al piccolo Omar.

    Hamas non ha fatto commenti sul rapporto, così come la Bbc. Matthias Behnke, capo degli uffici dell’Alto Commissariato Onu nei Territori, ha spiegato alla stampa che “non poteva affermare senza ombra di dubbio” che la morte del piccolo fosse stata causata da un razzo palestinese ma che le informazioni raccolte sul posto sentendo i testimoni oculari portavano a quella conclusione. A supporto di questa tesi c’è il fatto che i razzi venivano lanciati da una postazione non lontana dalla casa di al-Masharawi. E i danni riportati dall’abitazione sono, secondo Behnke, molto diversi da quelli che avrebbe prodotto un missile israeliano. I testimoni hanno raccontato che il tetto della casa è stato colpito da una palla di fuoco, un’immagine che fa pensare ai frammenti di un razzo. Per il Centro Palestinese dei diritti umani di Gaza è ancora Israele la responsabile della morte di Omar.

    Il rapporto critica anche Israele oltre ad Hamas e agli altri gruppi palestinesi per “non aver rispettato in molti casi il diritto internazionale umanitario”. Negli scontri di quei giorni morirono 160 residenti di Gaza e 6 abitanti di Israele. Più di cento civili persero la vita perché vicini al bersaglio designato. Forse, si domanda l’Alto Commissariato, ” l’esercito non ha preso tutte le misure necessarie per verificare che gli obbiettivi fossero militari”.

    http://lepersoneeladignita.corriere.it/2013/03/12/e-la-foto-simbolo-del-dolore-palestinese-ma-lonu-rivela-che-a-colpire-fu-un-razzo-di-hamas/

    12 Mar 2013, 09:46 Rispondi|Quota
  • #2Daniel

    12 Mar 2013, 09:49 Rispondi|Quota
  • #3Alberto P.

    12/03/2013 Il Congresso Ebraico Europeo ha chiesto alle autorità francesi di condannare la decisione “orrenda e vergognosa” di Bezons, sobborgo di Parigi, di conferire la cittadinanza onoraria a Majdi Rimawi, uno dei responsabili dell’assassinio nel 2001 del ministro israeliano Zeevi Rechavam, per questo condannato all’ergastolo in Israele. Durante la cerimonia, il sindaco di Bezons, Dominique Lesparre, ha tenuto un discorso apologetico in cui giustificava gli atti del terrorista definendolo ”vittima” e ”prigioniero politico”.

    12/03/2013 “Abbiamo sfide molto complicate davanti a noi: l’Iran non sta scomparendo dalla scena, la Siria si sta sgretolando sotto i nostri occhi e il trasferimento di armi a Hezbollah si può verificare ogni giorno”. Lo ha affermato lunedì il ministro della difesa uscente Ehud Barak intervenendo alla commissione esteri e difesa della Knesset, dove ha sottolineato che “Israele rimane il paese più forte del Medio Oriente e non ci aspettiamo che vi sia nella regione una forza in grado di attaccare lo stato di Israele con divisioni e corpi corazzati, come nei decenni passati”.

    12/03/2013 “Veniamo cyber-attaccati da decine di paesi in tutto il mondo e dobbiamo fare continuamente fronte a questa sfida multipla”. Lo ha detto lunedì il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane Benny Gantz.

    12/03/2013 L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri Catherine Ashton ha criticato il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan per aver definito, due settimane fa, il sionismo “un crimine contro l’umanità” paragonandolo ad “antisemitismo, fascismo e islamofobia”. Ashton ha definito la dichiarazione di Erdogan ”inaccettabile”. ”Condanniamo questa affermazione senza mezzi termini e vi invito a fare altrettanto”, ha scritto in una lettera indirizzata ai membri del Parlamento Europeo.

    12/03/2013 Presentata all’Alta Corte di Giustizia israeliana una petizione che chiede al ministero della sanità di istituire una moschea in tutti gli ospedali statali del paese. La petizione è stata presentata da Nasser Salim, che durante una visita al Centro Medico Sourasky di Tel Aviv dice di essersi sentito “umiliato e discriminato” quando ha saputo che al suo interno non c’era una moschea.

    12/03/2013 Rivendicata da un gruppo di al-Qaeda la responsabilità per l’uccisione, la scorsa settimana, di 51 soldati siriani e nove guardie irachene in un’imboscata nell’Iraq occidentale, vicino al confine con la Siria. ”Un distaccamento militare è riuscito ad annientare un’intera colonna dell’esercito safavide”, recita il comunicato diffuso on-line dall’ala irachena di al-Qaida, ”Stato Islamico d’Iraq”, con riferimento alla dinastia che governò l’Iran sciita dal XVI al XVIII secolo. Teheran è il più stretto alleato regionale del dittatore siriano Assad.

    12/03/2013 Sette persone di origine iraniana sono state arrestate in Germania e in Turchia con l’accusa d’aver portato attrezzature nucleari. ottenute in Germania e in India, in un impianto nella città iraniana di Arak.

    12/03/2013 Un rapporto delle Nazioni Unite indica che molto probabilmente fu un razzo palestinese fuori bersaglio, e non un attacco aereo israeliano, a causare la morte di Omar al-Masharawi, il figlio di 11 mesi di Jihad al-Masharawi, reporter della BBC, durante i combattimenti contro Hamas nella striscia di Gaza dello scorso novembre. Le immagini del corpo senza vita del piccolo al-Masharawi erano ampiamente circolate sul web, riprese da innumerevoli organi di stampa internazionali, diventando un simbolo di ciò che gli anti-israeliani definivano come i crimini di guerra d’Israele. L’ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha affermato, in un rapporto del 6 marzo scorso, che l’incidente fu causato da ”quello che appare a tutti gli effetti un razzo palestinese caduto all’interno della striscia di Gaza”.

    11/03/2013 In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che cade il 21 marzo, il ministero israeliano dell’istruzione ha ordinato alle scuole di tutto il paese, dalle elementari alle superiori, di tenere dibattiti con gli studenti sul tema del razzismo. Il ministero ha deciso di anticipare le attività perché quest’anno l’evento internazionale cade durante le vacanze della pasqua ebraica.

    11/03/2013 ”La sacralità della vita umana trascende quella di tutti i luoghi santi compresa la Mecca, il Vaticano o Gerusalemme”. Lo ha detto un gruppo di imam di Francia in un incontro col presidente Shimon Peres, alla vigilia della commemorazione del primo anniversario dell’attentato terroristico in una scuola ebraica di Tolosa. Gli imam delle moschee più importanti facevano parte di una delegazione di musulmani comprendente anche rappresentanti delle comunità in Francia di egiziani, marocchini e senegalesi. Peres è rimasto positivamente sorpreso dall’atteggiamento degli imam che hanno espresso apprezzamento per il modo in cui Israele rispetta la libertà di culto di tutte le fedi e hanno anche espresso il loro sostegno alla lotta di Israele contro il terrorismo.

    11/03/2013 Secondo una fonte militare egiziana citata dall’agenzia di stampa palestinese Maan, un gruppo terrorista che fa base nella penisola del Sinai avrebbe lanciato per esercitazione un razzo della gittata di 45 km. Lanciato dal centro del Sinai, il razzo di sarebbe abbattuto nei pressi del distretto di Suez.

    11/03/2013 A proposito del recente aumento di atti di violenza in Cisgiordania, il ministro israeliano della sicurezza interna Yitzhak Aharonovitch ha dichiarato: “I palestinesi non hanno ancora finito e ci aspettiamo ulteriori tentativi di continuare le violenze per approfittare degli eventi alla vigilia della visita del presidente Usa, Barack Obama”. Il ministro ha anche parlato dei recenti casi di aggressioni e vandalismi anti-arabi definendoli “lo spregevole linguaggio di estremisti che credono di potersi fare giustizia da sé: continueremo ad affrontarli con la massima severità”. Nel fine-settimana sono stati arrestati tre minori che avevano aggredito a sputi una donna araba a Nazareth Illit. “Sono atti orribili – ha affermato il presidente d’Israele, Shimon Peres, in visita ufficiale in Francia – Anche se sono compiuti solo da una pugno di persone, lasciano un grande macchia su tutti noi e tutti noi, cittadini e autorità, dobbiamo fare tutto il possibile per fermarli”.

    11/03/2013 Siria. L’Alto Commissario Onu per i Rifugiati, Antonio Guterres, ha detto domenica ai giornalisti ad Ankara che l’attuale milione di profughi siriani rifugiati al di fuori del paese potrebbe moltiplicarsi per due o per tre entro la fine del 2013, se continueranno a crescere al ritmo attuale.

    10/03/2013 Israele ha incrementato la propria presenza militare nei pressi del confine con la Siria a causa della guerra civile che infuria dall’altra parte della frontiera. Il regime di Bashar al-Assad è molto presente sul Golan siriano il che comporta aspri combattimenti, mentre i ribelli, dal canto loro, hanno giurato di voler “recuperare” il Golan israeliano.

    10/03/2013 Sono stati consegnati alla Giordania i 21 caschi blu filippini che erano stati sequestrati da ribelli siriani all’inizio della scorsa settimana. Lo hanno confermato sabato pomeriggio fonti ufficiali nel regno hascemita.

    10/03/2013 Diversi rappresentanti ed ex rappresentanti israeliani hanno convocato alla fine di febbraio una riunione di diplomatici e funzionari delle Nazioni Unite presso la sede Onu di New York con lo scopo di proporre una convenzione internazionale per la prevenzione dell’istigazione al terrorismo. Ne ha dato notizia Dore Gold, ex ambasciatore d’Israele alle Nazioni Unite, secondo il quale esiste un interesse globale per una convenzione che affronti il problema di chi istiga al terrorismo.

    10/03/2013 La magistratura egiziana ha confermato la condanna a morte di 21 persone per la strage dello scorso anno allo stadio Port Said (74 morti).

    10/03/2013 La polizia israeliana è dovuta intervenire venerdì sul Monte del Tempio (a Gerusalemme) a causa del lancio di pietre da parte di agitatori palestinesi. Feriti due agenti della polizia di frontiera israeliana e un giornalista. Arrestati quattro manifestanti.

    (Fonte: Israele.net)

    12 Mar 2013, 20:28 Rispondi|Quota
  • #4Fede

    Anche il Corriere.it finalmente ha dato notizia dello “scambio di cadaveri” ad opera della propaganda palestinese.
    http://lepersoneeladignita.corriere.it/2013/03/12/e-la-foto-simbolo-del-dolore-palestinese-ma-lonu-rivela-che-a-colpire-fu-un-razzo-di-hamas/
    Per scambio di cadaveri intendo il mal costume di prendere foto di bimbi uccisi e mettere una didascalia di fantasia, riconducendoli alla mano Israeliana.
    Piano piano la Verità viene fuori, cari amici complimenti per il lavoro svolto, è assurdo che si passi Israele come l’impero del male!

    13 Mar 2013, 13:38 Rispondi|Quota
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