Apartheid in Israele: se non fosse così penoso sarebbe persino comico

 
Emanuel Baroz
16 marzo 2013
5 commenti

Apartheid in Israele: se non fosse così penoso sarebbe persino comico

di Tuvia Book

apartheid-israele-focus-on-israelBenvenuti! Anche quest’anno, in questo periodo, riapre la stagione degli odiatori di ebrei e dei calunniatori di Israele. Eh già, la Settimana dell’Apartheid Israeliano. Orsù, celebriamola nei migliori campus universitari, dalla Columbia ad Harvard a York. Come disse l’umorista satirico Kirchen, in realtà avrebbero voluto chiamarla la-settimana-spazza-via-l’entità-ebraico-sionista-dalla-carta-geografica, ma “Settimana dell’Apartheid Israeliano” suona politicamente più corretto.

Se non fosse così penoso potrebbe essere persino comico. Definire apartheid Israele è assurdo almeno quanto sostenere che vigono eguali diritti per tutti i popoli che vivono nei paesi attorno a Israele.

Sono cresciuto in Sudafrica, l’unico regime di apartheid che il mondo ha conosciuto. Ho aspettato il mio scuola-bus (solo per bianchi), per andare alla mia scuola (solo per bianchi), su una panchina che diceva, in inglese e in afrikaans: “Fermata d’autobus solo per bianchi”. Terminate le lezioni, raggiungevo spesso una spiaggia passando davanti a un identico cartello. Era un regime brutalmente oppressivo dove il razzismo sancito dallo stato era radicato nelle leggi. Il colore della pelle era il solo fattore che determinava se uno aveva o non aveva diritti.

Il contrasto fra il Sudafrica dell’apartheid e lo stato d’Israele è totale. La dichiarazione d’indipendenza d’Israele sancisce l’eguaglianza di tutti i cittadini, affermando categoricamente che “lo stato dì’Israele garantirà completa uguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti senza distinzione di religione, razza o sesso; garantirà libertà di religione, di coscienza, di lingua, di istruzione e di cultura; tutelerà i Luoghi Santi di tutte le religioni”.

Se si vuole trovare dell’apartheid, in Medio Oriente, non occorre cercare molto lontano. La maggior parte dei regimi nella regione dove si trova Israele praticano alla grande l’apartheid di genere. Giusto la settimana scorsa l’annuale maratona di Gaza (organizzata dall’Unrwa) è stata cancellata quando i mullah di Hamas hanno vietato la partecipazione delle donne. Il Rapporto sullo Sviluppo Umano dalle Nazioni Unite (un organismo non particolarmente amichevole con Israele) afferma, a pag. 22: “Le donne nei paesi della Lega Araba soffrono di ineguale cittadinanza e diseguali diritti legali, spesso evidenti nel diritto di voto e nei codici giuridici così come nella disuguaglianza di opportunità che si evidenzia nelle condizioni di lavoro, nelle retribuzioni e nella segregazione di genere sul lavoro. La loro partecipazione politica ed economica rimane la più bassa del mondo”.

Nel mondo arabo e in Iran l’adulterio è un reato per entrambi i sessi, ma le donne subiscono punizioni molto più dure. In alcuni di questi paesi l’adulterio è un reato capitale che prevede la condanna a morte per lapidazione. Questo è apartheid sessuale.

Sicché, amici miei, la prossima volta che qualcuno ricomincia a snocciolare la vecchia calunnia secondo cui Israele sarebbe “un regime di apartheid proprio come era il Sudafrica”, rendetevi conto che lo fa solo perché, dopo la Shoà, non è politicamente corretto dichiararsi espressamente un ignobile antisemita spandi-odio, intollerante e analfabeta. Il mondo può tollerare deboli ebrei nel ruolo di vittime del razzismo; quello che non può sopportare è vedere dei forti ebrei come esempi di tolleranza, comprensione ed eguaglianza.

A tal proposito, vorrei cogliere l’occasione per brindare alla neo eletta “miss Israele”, Yityish Titi Aynaw, etiope di nascita, che ha ricevuto il titolo quattordici anni dopo l’incoronazione a “miss Israele” di Raslan Rana, araba cristiana.
Chi è che aveva parlato di apartheid?

(Da: Times of Israel, 13 Marzo 2013)

Apartheid in Israele? Chiedete al tenente colonnello Al-Huzeil

L’apartheid immaginario degli anti-israeliani

Israele.net

Nella foto in alto: uno dei tanti esempi di apartheid in Israele…

Articoli Correlati
ONU vs Israele, ci risiamo: rapporto di Richard Falk accusa Israele di praticare l’apartheid nei confronti dei palestinesi

ONU vs Israele, ci risiamo: rapporto di Richard Falk accusa Israele di praticare l’apartheid nei confronti dei palestinesi

Non è la prima volta (purtroppo) che ci occupiamo del pregiudizio antisraeliano dell’ONU, basato spesso su rapporti falsi effettuati su notizie parziali che provengono sempre da fonti palestinesi. L’accusa di […]

Antisemitismo in tv: polemica per gag del comico Alessandro Bianchi a Colorado Cafè

Antisemitismo in tv: polemica per gag del comico Alessandro Bianchi a Colorado Cafè

Colorado café, «battute antisemite e omofobe»: è polemica sulla gag del comico Alessandro Bianchi di Marco Pasqua L’associazione Equality e l’Ucei chiedono le scuse del comico Roma, 19 Novembre 2013 […]

Goldstone: “Ingiusta e infondata l’accusa di apartheid a Israele”

Goldstone: “Ingiusta e infondata l’accusa di apartheid a Israele”

Goldstone: “Ingiusta e infondata l’accusa di apartheid a Israele” “Quella mossa a Israele di essere uno stato da apartheid è un’accusa falsa e malevola che preclude, anziché promuovere, la pace […]

Apartheid, ma di chi?

Apartheid, ma di chi?

Apartheid, ma di chi? di Ugo Volli Cari amici, che brutta cosa è l’apartheid! “L’apartheid (lingua afrikaans, letteralmente “separazione”) era la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia […]

Apartheid week contro Israele: quando l’università tradisce la propria missione

Apartheid week contro Israele: quando l’università tradisce la propria missione

Ma l’università che “boicotta” tradisce la sua missione Settimana contro Israele. E bene ha fatto La Sapienza a gemellarsi con Tel Aviv di Federico Brusadelli L’università italiana non sta benissimo. […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Emanuel Baroz

    18 Mar 2013, 15:34 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    18 Mar 2013, 15:35 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    “…..Ma chi più del simbolo stesso della lotta all’apartheid poteva dire la parola finale sulla questione? Chi più di quel Nelson Mandela che ha passato la maggior parte della sua vita in carcere per lottare contro il regime di apartheid sudafricano?

    “L’apartheid è un crimine contro l’umanità. Israele ha privato milioni di Palestinesi della loro libertà e delle loro proprietà. Ha perpetuato un sistema di grande discriminazione razziale e iniquità. Ha torturato e incarcerato migliaia di palestinesi, contrariamente alle regole del diritto internazionale. E in particolare conducendo una guerra contro una popolazione civile, in particolare bambini.”

    Ed è stato il sigillo apposto, la conferma. Ma…. c’è un piccolo ma che pesa come un macigno: Mandela NON ha mai pronunciato la frase che ormai universalmente gli è attribuita. Possibile? Si’, nel mondo della lotta “sporca”, delle guerre combattute a suon di foto false e false citazioni, questa spicca come uno dei capolavori di frode più riuscita. Com’è andata?

    La frase attribuita a Mandela fu opera di Arjan El Fassed, un giornalista arabo, attivista pro-palestienese, co-fondatore di Electronic Intifada , un gruppo on line, “specializzato” nella propaganda di odio contro Israele. Possibile? Sentiamo in proposito cosa racconta lo stesso El Fassed nel suo blog:

    “Il 27 marzo 2001, Thomas Friedman scrisse una “falsa nota” a nome del presidente George Bush, come fosse indirizzata a Yasser Arafat….questo mi dette l’idea di rispondergli con una nota simile a nome di Mandela…. Dal momento che Nelson Mandela è diventato la personificazione della lotta contro l’apartheid, ho pensato che una ‘nota falsa’ a suo nome fosse la cosa più logica da fare. Avrei potuto anche usare Steven Biko, che ha detto che “l’arma più potenziale nelle mani dell’oppressore è la mente degli oppressi” o Oliver Tambo o altri attivisti anti-apartheid…. Il 27 marzo 2001, dopo aver letto la falsa nota di Friedman, ho scritto un articolo al New York Times, nello spazio di Friedman, sperando che lo leggesse e il NYT lo pubblicasse. Tuttavia, dopo due giorni, sono arrivato alla conclusione che il New York Times non avrebbe osato pubblicare questo pezzo e l’ho inviato in data 30 marzo 2001 al Monitor Media, uno spazio on line quotidiano….Ben presto mi sono accorto che era stata pubblicato senza specificare che era stato scritto da me…ha cominciato a girare in molte mailing list con il titolo “Mandela a Friedman” e sotto il mio nome, ma dopo un po’ il mio nome è scomparso…Intanto leggevo vari post nei quali il titolo era stato cambiato…”Mandela sostiene”, “Da leggere” ecc. Ma se fosse stata una vera lettera di Mandela, il NYT non l’avrebbe pubblicata?……”

    http://bugiedallegambelunghe.wordpress.com/2013/02/03/ripetete-una-bugia-cento-mille-un-milione-di-volte-e-diventera-una-verita/

    18 Mar 2013, 15:36 Rispondi|Quota
  • #4Daniel

    Vi posto qui alcuni articoli pubblicati sul sito di Rights Reporter, uno più interessante dell’altro:

    Israele: ecco il perché della linea anti-israeliana di Catherine Ashton. C’è conflitto di interessi

    http://www.rightsreporter.org/israele-ecco-il-perche-della-linea-anti-israeliana-di-catherine-ashton-ce-conflitto-di-interessi/

    Rapporto UNICEF sui bambini palestinesi: accuse false e strumentali

    http://www.rightsreporter.org/rapporto-unicef-sui-bambini-palestinesi-accuse-false-e-strumentali/

    Israele: solito mendace rapporto di Breaking the Silence pagato con soldi europei

    http://www.rightsreporter.org/israele-solito-mendace-rapporto-di-breaking-the-silence-pagato-con-soldi-europei/

    Gaza: tramonta definitivamente il mito del carcere a cielo aperto

    http://www.rightsreporter.org/gaza-tramonta-definitivamente-il-mito-del-carcere-a-cielo-aperto/

    Israele di nuovo sotto attacco da parte del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu

    http://www.rightsreporter.org/israele-di-nuovo-sotto-attacco-da-parte-del-consiglio-dei-diritti-umani-dellonu/

    18 Mar 2013, 15:46 Rispondi|Quota
  • #5Ruben DR

    19/03/2013 Il 33esimo governo israeliano è stato approvato dalla Knesset lunedì sera con 68 voti a favore, 48 contrari e quattro assenti. Dopo la votazione, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, i 21 ministri e gli otto viceministri hanno prestato giuramento.

    19/03/2013 A due giorni dall’arrivo in Israele del presidente Usa Barack Obama, l’ex segretario di stato Usa Henry Kissinger (famoso per aver mediato l’accordo di separazione delle forze tra Israele ed Egitto dopo la guerra di Yom Kippur) ha affermato al sito Bloomberg di non vedere grandi opportunità per una svolta nei negoziati tra Israele e palestinesi. “Non sono ottimista” ha detto, spiegando che i Fratelli Musulmani in Egitto e altri partiti islamici nella regione non sono interessati a un ”giusto risultato” per quanto riguarda Israele. “Per avere un significativo accordo israelo-palestinese, il mondo arabo deve essere pronto a garantirlo e accettarlo – ha detto Kissinger – Ma il governo dei Fratelli Musulmani in Egitto non è pronto ad accettare un’autentica coesistenza”.

    19/03/2013 “La priorità del nuovo governo sarà quella di proteggere la sicurezza del paese e dei cittadini. Non esagero quando dico che la minacce sono più grandi che mai”. Lo ha dichiarato lunedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu presentando alla Knesset il nuovo governo. Netanyahu ha aggiunto: “Abbiamo una squadra di esperti affiancata da una squadra di volti nuovi, e questa combinazione può generare i grandi cambiamenti che la nazione si attende, a cominciare naturalmente da una più equa distribuzione degli oneri nazionali e una drastica riduzione del costo della vita”. Netanyahu ha anche dichiarato che il nuovo governo sarebbe pronto a fare un ”compromesso storico” pur di arrivare a un accordo di pace con i palestinesi, ma che la dirigenza palestinese deve essere disposta a fare altrettanto.

    19/03/2013 Yuli Edelstein è stato eletto presidente della Knesset (con 96 voti a favore, 8 astenuti, nessuno contrario). Prende il posto di Binyamin Ben-Eliezer che ha temporaneamente presieduto il parlamento israeliano dopo le elezioni.

    19/03/2013 Siria. Forze ribelli hanno annunciato lunedì su una pagina Facebook dell’opposizione d’aver sparato colpi di mortaio sul palazzo presidenziale, sull’aeroporto internazionale di Damasco e su edifici della sicurezza del regime, per celebrare il secondo anniversario della rivolta contro il presidente Bashar Assad.

    19/03/2013 Siria. “Siamo in grado di confermare – ha detto lunedì ai giornalisti la portavoce del dipartimento di stato Usa Victoria Nuland – che jet ed elicotteri del regime di Damasco hanno effettivamente lanciato razzi nel nord del Libano. Si tratta di una rilevante escalation nelle violazioni della sovranità libanese commesse dal regime siriano, violazioni assolutamente inaccettabili”. Quattro giorni fa Damasco aveva minacciato di colpire i ribelli siriani che avessero cercato rifugio oltre il confine.

    19/03/2013 Siria. Secondo fonti dell’opposizione interna, l’esercito del presidente Bashar Assad ha fatto irruzione lunedì nel campus dell’Università di Damasco arrestando un certo numero di studenti.

    19/03/2013 Un 70enne israeliano è stato colpito alle gambe da colpi di arma da fuoco esplosi lunedì da un’auto di passaggio davanti a una fermata d’autobus presso Kedumim (Cisgiordania). Secondo la polizia, potrebbe trattarsi di un’aggressione di matrice terroristica.

    19/03/2013 È stato espulso nella striscia di Gaza Ayman Sharawna, il detenuto palestinese di Hamas originario di Dura (presso Hebron) che era in sciopero della fame per essere stato ri-arrestato dopo che aveva violato le condizioni del suo rilascio (avvenuto nel 2011 nel quadro del ricatto per la liberazione dell’ostaggio Gilad Shalit). Sharawna, che originariamente doveva scontare una condanna per un attentato terroristico compiuto nel 2002 a Beersheva (18 civili israeliani feriti o mutilati), è stato ricevuto a Gaza con un’accoglienza da eroe.

    19/03/2013 Salvo cambiamenti imprevisti, il processo per corruzione a carico dell’ex ministro degli esteri Avigdor Liberman dovrebbe terminare entro il mese di luglio.

    18/03/2013 Il ministero israeliano dell’energia e delle risorse idriche investirà, nel 2013, 25 milioni di shekel (quasi 5 milioni e 200mila euro) per promuovere programmi di finanziamento allo sviluppo nelle energie rinnovabili, nella gestione dell’acqua e nei carburanti alternativi per il trasporto. Obiettivo del ministero è garantire che Israele rimanga un luogo di eccellenza internazionale in questi settori.

    18/03/2013 Siria. Ribelli siriani hanno annunciato d’aver conquistato domenica, dopo cinque giorni di assedio, un complesso dell’intelligence militare siriana nella città di Shagara, a 8 km dalla linea di confine con Israele.

    18/03/2013 Iran. L’agenzia di stampa iraniana ha riferito che la magistratura ha incriminato 18 persone con l’accusa di coinvolgimento nell’uccisione di scienziati nucleari. Dal 2010 sono stati uccisi almeno cinque scienziati nucleari iraniani. Teheran ha accusato il Mossad israeliano, la Cia americana e l’MI6 britannico. Nel 2012 l’Iran ha impiccato un uomo condannato per l’uccisione due anni prima di un fisico nucleare.

    18/03/2013 La tv di stato iraniana ha annunciato che l’Iran ha lanciato nel Mar Caspio un suo cacciatorpediniere di costruzione nazionale. Si tratta della prima presenza militare pesante iraniana nel mare interno ricco di petrolio. I cinque paesi che vi si affacciano (Iran, Russia, Azerbaigian, Kazakistan e Turkmenistan) non hanno raggiunto un accordo sullo sfruttamento delle sue risorse.

    18/03/2013 Siria. Secondo fonti dell’opposizione siriana citate lo scorso fine settimana dal quotidiano del Kuwait Al-Seyassah, un ufficiale che ha disertato dai servizi segreti starebbe mettendo all’asta gli archivi segreti di Assef Shawkat, cognato del presidente siriano Bashar Assad. Shawkat venne ucciso lo scorso agosto in un attacco terroristico nel cuore di Damasco, presso la sede dell’ufficio della sicurezza nazionale siriana.

    18/03/2013 La leader del partito laburista, Shelly Yacimovich, si è congratulata per la formazione del nuovo governo e ha annunciato un’opposizione determinata. “I laburisti – ha scritto su Facebook – saranno fieri di rappresentare il popolo dell’opposizione. Abbiamo mantenuto la nostra promessa agli elettori e abbiamo rifiutato di entrare nel governo in cambio di qualche portafoglio”.

    17/03/2013 Sabato sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il presidente d’Israele Shimon Peres nella sua residenza a Gerusalemme per informarlo d’aver formato il nuovo governo. In precedenza Netanyahu aveva dato la notizia al presidente della Knesset, Binyamin Ben Eliezer. Il nuovo governo si insedierà lunedì con la cerimonia del giuramento.

    17/03/2013 ”La mia opinione – ha dichiarato il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) In un’intervista venerdì a Russia Today – è che oggi non c’è bisogno che i palestinesi tornino a combattere: l’equilibrio delle forze non è a nostro favore, quindi una nuova intifada porterebbe solo alla distruzione del paese. Il nostro popolo può raggiungere i suoi obiettivi con mezzi pacifici, come è successo alle Nazioni Unite. Ma non è facile”. Nella stessa intervista a RT, Abu Mazen ha detto che non vi è più alcuna differenza fra Fatah e Hamas, dal momento che anche quest’ultima si sarebbe impegnata ”a cessare il fuoco”. “Non vedo molta differenza tra la loro politica e la nostra – ha spiegato – quindi non bisogna etichettarli come un’organizzazione terrorista. Sì, ci sono stati scontri in passato, ma hanno smesso”.

    17/03/2013 Le autorità egiziane hanno espulso sette palestinesi nella striscia di Gaza, dopo che erano stati arrestati per motivi di sicurezza al loro arrivo all’aeroporto del Cairo. Ne ha dato notizia sabato l’agenzia di stampa statale egiziana. Il gruppo è stato arrestato nella stessa settimana in cui un periodico statale egiziano pubblicava l’accusa a Hamas di aver orchestrato uno dei più sanguinosi attacchi contro l’esercito egiziano degli ultimi anni: l’uccisione di 16 soldati nella penisola del Sinai nell’agosto 2012.

    (Fonte: Israele.net)

    19 Mar 2013, 13:52 Rispondi|Quota