Antisemitismo in tv: polemica per gag del comico Alessandro Bianchi a Colorado Cafè

 
Emanuel Baroz
19 novembre 2013
6 commenti

Colorado café, «battute antisemite e omofobe»: è polemica sulla gag del comico Alessandro Bianchi

di Marco Pasqua

L’associazione Equality e l’Ucei chiedono le scuse del comico

antisemitismo-tv-colorado-cafe-alessandro-bianchi-focus-on-israelRoma, 19 Novembre 2013 – E’ polemica sullo sketch del comico Alessandro Bianchi, andato in onda nell’ultima puntata di Colorado Café, e contro il quale sono insorte l’Ucei e Equality Italy. A finire sotto accusa sono alcune battute, basate su stereotipi antisemiti e omofobi.

«Mancano ancora tredici euro e 50, non fate i rabbini, vuotate le tasche», dice il comico, nel ruolo di uno steward di una compagnia aerea low cost. Ma questa non è l’unica battuta a finire sotto accusa dell’associazione Glbt. Ci sono anche riferimenti a petardi fatti esplodere nel lato B maschile.

«È accaduto già in altre occasioni, e abbiamo lasciato stare, ma ora non possiamo tacere che il comico Alessandro Bianchi continui a utilizzare espressioni discriminatorie, sguazzando nei peggiori stereotipi antisemiti e omofobi, per realizzare una performance di dubbio gusto – attacca Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia -. Non chiediamo censure, pensiamo, però, di dover esprimere la nostra protesta, e di poter pretendere il rispetto delle minoranze e delle persone».

«In particolare – aggiunge Mancuso – il comico ha più volte coinvolto nelle sue stupide battute Nichi Vendola, ormai pubblico bersaglio di frasi di cattivo gusto. Allo squallido richiamo del comico “non fate i rabbini” per indicare di non essere avari, rispondiamo, utilizzando un refrain di un grande comico, purtroppo scomparso: Bianchi non faccia il cretino».

Una posizione che viene condivisa dal presidente dell’Unione delle comunità ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che parla di «espressioni discriminatorie e omofobiche». «Nella società della comunicazione le parole hanno un valore e una centralità imprescindibile. Possono emozionare, avvicinare, unire – evidenzia Gattegna – Ma possono anche contribuire, nei modi più diversi, a diffondere ostilità e pregiudizio. La performance del comico Bianchi, protagonista della prima serata di un canale che si rivolge prevalentemente a un pubblico giovane come Italia1, è in questo senso emblematica. Un passo falso che condanniamo con forza e che è segno, nella migliore delle ipotesi, di una scarsa consapevolezza e sensibilità. A questo punto potrebbe avere un significato positivo l’estensione di scuse formali da parte della produzione e dello stesso Bianchi».

Il Messaggero.it

Nella foto in alto: il “comico” Alessandro Bianchi durante l’edizione di Colorado Cafè andata in onda ieri sera

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  • #1Emanuel Baroz

    Pregiudizi in prima serata – “Un passo falso che deve essere condannato”

    “Nella società della comunicazione le parole hanno un valore e una centralità imprescindibile. Possono emozionare, avvicinare, unire. Ma possono anche contribuire, nei modi più diversi, a diffondere ostilità e pregiudizio. La performance del comico Alessandro Bianchi, protagonista della prima serata di un canale che si rivolge prevalentemente a un pubblico giovane come Italia1, è in questo senso emblematica. Un passo falso che condanniamo con forza e che è segno, nella migliore delle ipotesi, di una scarsa consapevolezza e sensibilità. A questo punto potrebbe avere un significato positivo l’estensione di scuse formali da parte della produzione e dello stesso Bianchi”. Lo afferma in una nota il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna commentando l’espressione “non fate i rabbini” e altre espressioni discriminatorie e omofobiche utilizzate nel corso del programma Colorado Cafè andato in onda ieri sera su Italia1.

    http://moked.it/blog/2013/11/19/pregiudizi-in-prima-serata-tv-un-passo-falso-da-condannare/

    19 Nov 2013, 17:05 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Cliccando sul link sottostante troverete altri commenti alla notizia provenienti da Facebook:

    https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=772969232716476&id=124918220854917&comment_id=88597912&notif_t=like

    19 Nov 2013, 17:07 Rispondi|Quota
  • #3Daniel

    19 Nov 2013, 19:26 Rispondi|Quota
  • #4Laura

    Ma era satira! E la satira deve essere pungente. Non l’ha fatto mica con cattiveria. Non si è un po’ esagerati?Era solo uno scketch comico come quando si dice che i genovesi sono tirchi ed i napoletani passano con il rosso

    19 Nov 2013, 22:43 Rispondi|Quota
    • #5Emanuel Baroz

      @Laura: no Laura, francamente quello era uno stereotipo antisemita che poco aveva a che fare con la satira

      20 Nov 2013, 19:23 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Dalla pagina degli amici di Progetto Dreyfus riportiamo quanto segue:

    IN MERITO ALLA QUESTIONE DEL COMICO DI COLORADO

    Confesso: faccio (anche) il rabbino. Ma mi svuoto quotidianamente le tasche: per le tasse che pago allo stato, per le spese – non solamente strettamente necessarie – di una famiglia con cinque figli, per l’aiuto che cerco di dare a chi può avere bisogno. Non mi offendo più di tanto ascoltando battute banali. Rifletto, però, su quanto sia delicato l’uso della parola.

    Benedetto Carucci Viterbi,

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=549710615105304&set=a.387495981326769.85422.386438174765883&type=1

    26 Nov 2013, 12:23 Rispondi|Quota