Gerusalemme: palestinesi accoltellano ebreo all’uscita del Muro del Pianto

 
Emanuel Baroz
17 luglio 2013
1 commento

Dopo il grande clamore dato ingiustamente alla faccenda del bambino palestinese consegnato dai soldati israeliani alla polizia palestinese (e NON arrestato) ovviamente una notizia del genere è passata inosservata sui nostri mass media. Giusto una citazione tra le notizie in breve e via. Ancora sicuri che non ci sia parzialità nel riportare le notizie provenienti da quelle zone?…

DUE PALESTINESI ACCOLTELLANO UN EBREO ALL’USCITA DEL MURO DEL PIANTO

porta-damasco-terrorismo-palestinese-focus-on-israelGerusalemme, 17 Luglio 2013 – Un uomo ebreo è stato gravemente ferito martedì sera intorno alle ore 21:00 (ora locale) a Gerusalemme, dopo essere stato pugnalato sei volte da due arabi residenti nei Territori al grido di “Allah u Akbar” (Dio è grande), mentre stava andando a casa di ritorno dal Kotel, nei pressi della Porta di Damasco a Gerusalemme.

La vittima, 30 anni e  padre di famiglia con quattro figli, è stato ferito alla schiena e al torace. I terroristi sono riusciuti a fuggire. Servizi di emergenza hanno prestato il primo soccorso sul luogo dell’attacco e lo hanno trasferito all’unità di Shaarei Zedek Medical Center di Gerusalemme. L’uomo è stato attaccato sulla strada Sultan Suleiman a Gerusalemme.

Thanks to Progetto Dreyfus

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui

Nella foto in alto: la Porta di Damasco a Gerusalemme

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    18/07/2013 Il ministro della giustizia israeliano Tzipi Livi ha incontrato mercoledì Andreas Reinicke, rappresentante speciale dell’UE per il processo di pace in Medio Oriente, e gli ha detto che il boicottaggio UE delle attività israeliane al di là della Linea Verde non aiuta la ripresa dei colloqui di pace. “Ho detto all’inviato – ha scritto Tzipi Livni sulla sua pagina Facebook – che in queste circostanze, mentre siamo al culmine dei contatti per rilanciare i negoziati, è importante che l’Europa non prenda decisioni unilaterali e lasci che siano Israele e palestinesi a fissare il loro confine attraverso i negoziati”. Tzipi Livni è a capo del team negoziale d’Israele con i palestinesi.

    18/07/2013 Il comandante della Terza Armata egiziana, generale Ossama Aschar, ha detto mercoledì che i 19 razzi Grad trovati nella zona di Suez sono “del tipo usato dall’ala militare di Hamas, le Brigate Izz al-Din al-Qassam”. Lo ha riferito il sito web di Al Aharam, citando mass-media locali. Secondo il generale, “i razzi erano diretti al Cairo per armare i Fratelli Musulmani contro il popolo egiziano. Si tratta di missili che sono in grado di distruggere un intero quartiere, il che indica che erano destinati a uso terroristico”.

    18/07/2013 Egitto. Il portavoce dell’esercito, Ahmed Mohamed Ali, ha dichiarato mercoledì alla tv Al-Arabia che il deposto presidente Mohamed Morsi non si trova in stato di arresto, bensì sotto la custodia dell’esercito egiziano per la sua protezione.

    18/07/2013 Il ministro degli interni della Bulgaria, Tsvetlin Yovchev, ha affermato mercoledì che vi sono nuove prove che confermerebbero il coinvolgimento di Hezbollah nell’attentato del luglio 2012 contro un autobus a Burgas (sul Mar Nero), costato la vita a cinque turisti israeliani e all’autista. Yovchev ha aggiunto tuttavia che l’indagine è ancora in corso.

    18/07/2013 Il segretario di stato Usa, John Kerry, ha detto mercoledì che non vi sarà una decisione affrettata da parte di Washington sulla questione se l’estromissione del presidente egiziano Mohamed Mursi costituisca un colpo di stato, cosa che comprometterebbe gli aiuti economici americani al Cairo. “Si tratta ovviamente di una situazione estremamente complessa – ha detto Kerry in una conferenza stampa ad Amman – e abbiamo bisogno del tempo necessario, a causa della complessità della questione, per valutare ciò che è avvenuto”. Kerry si è poi detto fiducioso di essere sulla strada buona verso una ripresa dei colloqui di pace tra Israele e palestinesi, aggiungendo che le distanze fra le due parti si sono notevolmente ridotte.

    18/07/2013 Nel corso di un pattugliamento di routine nella parte sud delle alture del Golan, una unità delle Forze di Difesa israeliane ha individuato, mercoledì mattina, dei siriani in una postazione israeliana senza personale, a ridosso della linea di confine. E’ seguito uno scambio a fuoco, a quanto pare senza vittime. Secondo una successiva ricostruzione diffusa dal portavoce militare Yoav Mordechai, si trattava di ladri di metallo che avevano attraversato il confine.

    18/07/2013 Turchia/Siria. Un uomo è stato ucciso e un ragazzo di 15 anni ferito martedì nella città di confine turca di Ceylanpınar da pallottole vaganti provenienti dalla Siria. Lo hanno comunicato mercoledì fonti di sicurezza e della sanità turche. I colpi provenivano dalla adiacente città siriana di Ras-Al Ain, dove da martedì sono in corso combattimenti fra curdi e ribelli anti-governativi siriani. I militari turchi hanno risposto al fuoco.

    18/07/2013 Israele ha di fatto congelato quasi tutte le costruzioni di nuove abitazioni negli insediamenti in Cisgiordania e Gerusalemme est. Lo ha detto martedì il ministro dell’edilizia Uri Ariel. La misura, confermata alcune settimane fa anche dal movimento israeliano anti-insediamenti “Pace adesso”, non riguarda naturalmente le attività edilizie già avviate. “Parlano le cifre – ha detto il ministro a radio Galei Tzahal – Dall’inizio dell’anno a Gerusalemme est non ci sono state gare d’appalto, tranne una, e lo stesso vale per Giudea e Samaria”. Il primo ministro Benjamin Netanyahu non ha ufficialmente confermato la sospensione delle attività edilizie ebraiche in Cisgiordania, ma la settimana scorsa ha affermato che Israele deve agire in modo “accorto” circa tali costruzioni, lasciando intendere che è disposto a limitarle ai blocchi di insediamento che Israele intende mantenere in qualsiasi futuro accordo di pace con scambio di territori.

    18/07/2013 Un alto funzionario dell’Autorità Palestinese ha confermato martedì a Israel Hayom che a Ramallah c’è preoccupazione per la decisione dell’UE di sospendere ogni accordo, sovvenzione e incentivo economico alle aziende israeliane che operano in Giudea e Samaria (Cisgiordania). ”Da parte nostra – ha detto l’anonimo funzionario – abbiamo avvicinato un certo numero di funzionari europei, qui e in Israele, per cercare di evitare la decisione, o almeno di mantenerla a livello non ufficiale” giacché “rischia di rivelarsi economicamente e socialmente disastrosa per la comunità palestinese”. Secondo il funzionario palestinese, la mossa europea congelerebbe numerosi progetti comuni, costringerebbe gli imprenditori a bloccare l’assunzione di palestinesi nei progetti congiunti con israeliani e causerebbe molti licenziamenti di palestinesi che lavorano nelle zone industriali in Cisgiordania. Sammer Darawsha, un palestinese che lavora in una serra nel quadro di un progetto agricolo congiunto israelo-palestinese vicino all’insediamento di Halamish, finanziato da stati dell’UE, ha detto a Israel HaYom che la decisione UE ”colpirà tutti, ebrei e palestinesi: se ci tolgono cibo e fonte di sostentamento, vorrei sapere che genere di pace avremo qui?”

    17/07/2013 Il neo-eletto presidente iraniano, Hasan Rohani, ha inviato messaggi al presidente siriano Bashar Assad e al gruppo libanese Hezbollah riaffermando il proprio sostegno ai due alleati. Gli stretti legami fra Iran e Siria, ha scritto Rohani citato martedì dall’agenzia di stampa ufficiale IRNA, saranno in grado di affrontare “i nemici nella regione, in particolare il regime sionista”. Al capo Hezbollah, Hassan Nasrallah, Rohani ha scritto che l’Iran appoggia la ”incrollabile nazione” libanese e i palestinesi.

    17/07/2013 Il segretario di stato Usa, John Kerry, ad Amman martedì sera per incontrare il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) nel tentativo di rilanciare i negoziati di pace con Israele.

    17/07/2013 Egitto. I Fratelli Musulmani hanno rifiutato come ”totalmente illegittimo” il nuovo governo insediato martedì dal presidente ad interim Adli Mansour.

    17/07/2013 Egitto. È di 7 morti e 261 feriti il bilancio dei violenti scontri scoppiati lunedì notte al Cairo tra polizia e sostenitori del deposto presidente Morsi. Lo ha comunicato Khaled al-Khatib, alto funzionario del ministero della sanità egiziano. Le autorità egiziane hanno operato 401 arresti.

    17/07/2013 Circa 25 colpi di mortaio sono caduti in territorio israeliano, vicino alla recinzione di confine, dalle prime ore di martedì mattina. Secondo le Forze di Difesa israeliane si tratta di tiri fuori bersaglio, nel quadro degli scontri sul Golan tra ribelli e forze dell’esercito siriano che si sono intensificati negli ultimi giorni, in particolare nei villaggi del nord nella zona di al-Madrieh. Diversi siriani feriti in questi combattimenti hanno ricevuto cure mediche in Israele.

    17/07/2013 Secondo un reportage della tv libanese MTV, Israele avrebbe sferrato l’attacco al deposito di missili, la settimana scorsa, nella città siriana di Latakia, solo dopo essersi assicurato che non erano presenti consiglieri russi. Dal canto loro le autorità siriane continuano a smentire ogni coinvolgimento straniero parlando piuttosto di un incidente dovuto a un “guasto tecnico”.

    17/07/2013 Siria. Uomini armati appartenenti a milizie ”shabbiha” fedeli al presidente Bashar Assad hanno ucciso lunedì sera nel villaggio di Hajar al-Abyad almeno sei negoziatori inviati a mediare una riconciliazione fra gruppi settari in guerra fra loro nella provincia di Homs. Ne hanno dato notizia martedì i residenti del posto. I negoziatori appartenevano al Comitato di Riconciliazione Nazionale, che il governo ha istituito per promuovere colloqui nel quadro della guerra civile che imperversa da più di due anni. I sei negoziatori avevano cercato di impostare colloqui tra la città sunnita di al-Zara e la città alawita di Qameira. Un video diffuso dall’Osservatorio Siriano per i diritti umani mostra una fila di cadaveri chiusi in sacchi di plastica neri, crivellati di colpi e coperti di fiori.

    16/07/2013 Altri due siriani feriti da schegge, nei pressi del confine con Israele, nel quadro dei combattimenti della guerra civile che imperversa nel loro paese, sono stati ricoverati lunedì allo Ziv Medical Center di Safed (Israele).

    16/07/2013 A meno di otto mesi dall’operazione anti-Hamas a Gaza del novembre 2012, le riserve di armi di Hamas “stanno tornando ai livelli di prima del conflitto”. Ne ha dato notizia lunedì radio Galei Tzahal, menzionando in particolare la produzione da parte di Hamas di razzi M-75 da 20 cm capaci di raggiungere Tel Aviv e altre città densamente popolate della regione centrale di Israele. Durante gli otto giorni dell’operazione “Colonna di nube difensiva”, Hamas era riuscita a lanciare alcuni M-75 di medio raggio su Tel Aviv e Gerusalemme. Più di recente, a febbraio, un M-75 lanciato da Gaza si è abbattuto poco a sud di Ashkelon. Secondo il reportage di radio Galei Tzahal, Hamas si starebbe concentrando sulla produzione in proprio a causa del calo delle forniture dall’estero via contrabbando, una circostanza confermata lunedì dal capo di stato maggiore israeliano Benny Gantz.

    16/07/2013 Israele ha acconsentito a una richiesta egiziana di schierare due battaglioni di fanteria nella zona di El-Arish e Rafah (penisola del Sinai settentrionale) per contrastare la maggiore attività terroristica nella zona.

    16/07/2013 Il sito di news siriano Al Hakika ha citato funzionari turchi secondo i quali una importante fonte dei ribelli anti-Assad, Malik al-Kurdi, avrebbe inviato un messaggio agli Stati Uniti in cui avvertiva che missili russi Yakhont erano arrivati in Siria e che Assad intendeva consegnarli a Hezbollah. Il messaggio sarebbe stato recapitato prima dell’attacco di settimana scorsa che ne ha distrutto il deposito a Lattakia. Secondo le fonti, al-Kurdi, che ha servito come ufficiale nella Marina siriana a Lattakia prima di disertare nell’opposizione, avrebbe trasmesso l’informazione all’addetto navale presso l’ambasciata Usa ad Ankara.

    16/07/2013 Un ufficiale della sicurezza egiziana ha dichiarato all’agenzia di stampa Al-Awsat Asharq che l’esercito del Cairo ha distrutto più del 90% dei tunnel usati per il traffico di armi e il contrabbando fra Egitto e striscia di Gaza.

    16/07/2013 Il movimento Tamarod, la forza trainante nel movimento di protesta anti-Morsi in Egitto, in una conferenza stampa lunedì ha chiesto la sospensione temporanea degli accordi di pace di Camp David siglati da Israele ed Egitto. Secondo Tamarod, le disposizioni degli accordi, Israele stesso e le forze internazionali presenti nel Sinai impedirebbero all’Egitto di esercitare appieno la propria sovranità e di inviare forze aggiuntive nella penisola per combattere i terroristi. (In realtà gli accordi del ’79 prevedono questa possibilità, purché in coordinamento con Israele, cosa già avvenuta nel passato anche recente).

    16/07/2013 Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) dovrà decidere a metà agosto come riformare il governo ad interim del primo ministro Rami Hamdallah. ”Il presidente – ha detto lunedì Wassel Abu Yusef, membro del Comitato esecutivo dell’Olp – dovrà decidere lo status giuridico dell’attuale governo il prossimo 14 agosto, alla scadenza del periodo ad interim”.

    16/07/2013 Egitto. Il pubblico ministero ha ordinato lunedì l’arresto di sette alti esponenti della Fratellanza Musulmana, per le violenze tra sostenitori e oppositori dei Fratelli Musulmani dopo la deposizione del presidente Mohamed Morsi. L’elenco comprende personalità di primo piano come Essam al-Erian e Mohamed al-Beltagi, entrambi presenti a una manifestazione di lunedì secondo la stessa Fratellanza. I due comparivano già in un analogo elenco di persone accusate di incitare alla violenza diramato la settimana scorsa, ma non erano stati arrestati. Le ultime accuse parlano di “istigazione alla violenza, finanziamento di atti violenti e teppismo”.

    16/07/2013 Gli Stati Uniti non cercheranno di imporre il loro modello all’Egitto né di sostenere partiti o personalità specifiche. Lo ha detto lunedì il vicesegretario di stato Usa, William Burns, rendendo la prima visita in Egitto di un rappresentane di alto livello degli Stati Uniti da quando l’esercito ha spodestato il presidente Mohamed Morsi. Burns ha anche detto di ritenere che l’Egitto non rischia di riprodurre la tragedia della Siria, dove quasi centomila persone sono state uccise nella civile guerra.

    16/07/2013 La squadra israeliana di Fisica si è aggiudicata una medaglia d’oro, tre medaglie d’argento e una medaglia di bronzo alla 44esima Olimpiade della Scienza, conclusa domenica in Danimarca. Il team israeliano si è classificato 13esimo su 83 paesi partecipanti.

    16/07/2013 Il sito russo di news RT ha riferito che, secondo una fonte definita affidabile, l’aviazione israeliana avrebbe usato una base militare in Turchia per attaccare il deposito di missili nella città costiera siriana di Latakia la scorsa settimana. Secondo la fonte, una volta decollati i jet israeliani avrebbero raggiunto Latakia dal mare per non penetrare lo spazio aereo siriano. Lunedì la tv russa in lingua araba Rusiya Al-Yaum ha riferito una secca smentita del ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu. “Chi diffonde queste notizie senza fondamento – ha detto Davutoglu – vuole solo danneggiare la reputazione della Turchia”.

    16/07/2013 Iran. Il neoeletto presidente Hasan Rohani, citato da diversi giornali tra cui il quotidiano pro-riforme Shargh, ha pesantemente criticato la gestione delle risorse del paese da parte del presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad, aggiungendo che la sua analisi dell’economia del paese è molto diversa dalla valutazione falsamente ottimista del governo uscente.

    16/07/2013 Sinai egiziano. Almeno tre persone uccise e 17 ferite nelle prime ore di lunedì mattina quando terroristi non identificati hanno attaccato con mitra e granate, nella città di El Arish (Sinai settentrionale), un autobus di lavoratori occupati presso una fabbrica di cemento. Jihad Haddad, portavoce dei Fratelli Musulmani, ha scritto su Twitter che il suo movimento condanna i recenti attentati nella penisola del Sinai e anzi ne ritiene responsabile l’esercito egiziano: ”Siamo convinti – ha scritto – che l’intelligence egiziana è coinvolta negli attentati nel Sinai per stabilizzare il colpo di stato”.

    16/07/2013 “Due settimane fa c’è stato uno sconvolgimento in Egitto e non sappiamo cosa accadrà fra due settimane”. Lo ha detto lunedì il capo di stato maggiore israeliano Benny Gantz, che ha aggiunto: “Elementi terroristici continuano a insediarsi nel Sinai e noi monitoriamo quotidianamente il fenomeno”. A proposito del fronte settentrionale, Gantz ha detto: “La guerra siriana sconfina in Libano e non passa giorno senza un evento in cui sia implicato Hezbollah”.

    16/07/2013 Cinque giovani israeliani in Cisgiordania sono stati arrestati per aver lanciato pietre contro delle persone, che si sono poi rivelate essere membri delle forze di sicurezza che li stavano tenendo d’occhio sotto copertura.

    16/07/2013 Un comitato accademico internazionale nominato dalla Commissione Europea ha scelto il Centro per gli Studi su Politica e Società Europea e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Ben-Gurion del Negev (a Beersheva) per crearvi l’unico Centro d’Eccellenza nazionale “Jean Monnet” in Studi Europei. Circa 162 di questi centri esistono già in giro per il mondo, ma questa è la prima volta che, per istituirne uno, viene scelta un’università israeliana.

    16/07/2013 La commissione della Knesset per la legislazione ha approvato domenica un progetto di legge che designa il 30 novembre come Giornata nazionale per la commemorazione degli oltre 850.000 ebrei nei paesi arabi cacciati o costretti a fuggire dalle loro case dopo la fondazione di Israele. Il 30 novembre è la data in cui, nel 1947, un giorno dopo l’approvazione all’Onu del piano di spartizione che prevedeva uno stato ebraico, le nazioni arabe lanciarono aggressioni di massa contro le loro comunità ebraiche. L’autore del disegno di legge, il parlamentare Shimon Ohayon (Likud-Beytenu), ha inviato una lettera al segretario generale della Lega Araba, Nabil Elaraby, in cui invita l’organizzazione “ad accettare la responsabilità storica per l’umiliazione, le sofferenze e le perdite subite da innocenti vittime ebree, per la guerra dichiarata dal mondo arabo contro lo Stato di Israele”.

    (Fonte: Israele.net)

    18 Lug 2013, 21:30 Rispondi|Quota