Boicottaggio contro Israele: una nuova forma di antisemitismo.

 
Emanuel Baroz
21 febbraio 2014
10 commenti

“Una volta si boicottavano i negozi ebraici, ora lo stato ebraico”

Si celebrano gli ebrei morti e si discriminano quelli vivi. I casi Deutsche Bank, Danske, Nordea e Pggm Banche e fondi pensione, ecco come l’Europa sta isolando Israele

di Giulio Meotti

boicottaggio-contro-israele-antisemitismo-focus-on-israelUna settimana fa il ministro israeliano dell’Economia, Naftali Bennett, aveva abbandonato l’Aula della Knesset dopo l’attacco portato allo stato ebraico dal presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Un compagno di partito di Bennett, il ministro Uri Orbach, ha detto di trovare insopportabile “sentire menzogne alla Knesset, e per giunta in lingua tedesca”.

Si alza rapidamente la posta in gioco del boicottaggio economico a Israele, dopo che Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, ha incluso la Hapoalim Bank israeliana in una lista di compagnie riguardo le quali gli investimenti sollevano “questioni etiche”. Deutsche Bank non è un caso isolato. Numerose banche d’affari europee e istituti finanziari stanno voltando le spalle agli israeliani, lanciando una moratoria dei loro istituti di credito. Anche la più grande banca danese, la Danske Bank, ha posto la Hapoalim nella sua black list. Poi è arrivata la banca svedese Nordea, che ha messo sotto scrutinio le israeliane Leumi e Mizrahi-Tehafot per la loro presenza nei Territori.

Il più grande fondo pensione olandese, Pggm, ha ritirato gli investimenti da cinque istituti finanziari dello stato ebraico. Pggm ha venduto titoli di Bank Hapoalim, Bank Leumi, Bank Mizrahi-Tefahot, First International Bank of Israel e Israel Discount Bank perché hanno filiali in Cisgiordania (Giudea e Samaria per Israele) e perché coinvolte nel finanziamento della costruzione degli insediamenti. Pggm ha 150 miliardi di euro in portafoglio. Dall’Inghilterra l’agenzia UK Trade and Investment ha “scoraggiato” le compagnie inglesi dal fare affari con aziende israeliane coinvolte in insediamenti.

Era il 1991 quando una controllata della Thames Water Plc., la società britannica che fornisce servizi idrici e fognari per la maggior parte di Londra, rifiutò di avere rapporti commerciali con Israele, per non perdere i “numerosi e preziosi clienti arabi”. Fu il primo colpo della guerra economica a Israele. Anche Abp, il terzo fondo pensione più importante al mondo, medita di ritirarsi dal mercato israeliano. Il Financial Times parla poi dell” esodo dei fondi pensione norvegesi da Israele”. Il Government Pension Fund Global, che vale ottanta miliardi di dollari, ha ritirato gli investimenti da due importanti compagnie ebraiche: Africa Israel Investments e Danya Cebus. Nelle scorse settimane la Vitens, azienda olandese leader dell’erogazione dell’acqua, ha tagliato con l’omologa israeliana Mekorot. “E’ strano che questa compagnia olandese boicotti Israele per un progetto della Banca mondiale e che include giordani e palestinesi”, ha detto Yigal Palmor dal ministero degli Esteri di Gerusalemme.

Ventidue ong, tra cui Christian Aid, Ireland’s Trócaire, la Chiesa metodista in Gran Bretagna, la Chiesa di Svezia, Terre Solidaire de France e l’Internazionale Medica tedesca, hanno invitato l’Unione europea a vietare i “prodotti realizzati dai coloni israeliani nei territori occupati”. In Norvegia, due fra i principali importatori di verdure, Bama e Coop, hanno sottoscritto un accordo con i propri fornitori in Israele in cui precisano che non riforniranno più frutta e verdura prodotte negli insediamenti. La Unilever, che produce prodotti casalinghi come lo shampoo Sunsilk e la vaselina, ha venduto la sua quota del 51 per cento nelle fabbriche degli insediamenti. Commentando le notizie delle banche europee, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto: “La cosa più riprovevole è di vedere persone sul suolo dell’Europa parlare del boicottaggio di ebrei. In passato gli antisemiti boicottavano esercizi di proprietà ebraica, adesso invocano il boicottaggio dello stato ebraico, e del solo stato ebraico”.

(Fonte: Il Foglio, 21 Febbraio 2014)

 

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  • #1Emanuel Baroz

    La guerra dell’Europa contro gli ebrei

    di Deborah Fait

    “Probabilmente in giugno Israele non esistera’ piu’”. Questo simpatico augurio e’ stato fatto da un portavoce del BDS (Boicottaggio, Divestimento, Sanzioni -organizzazione internazionale) la cui unica occupazione non e’ il bene dei palestinesi bensi’ il boicottaggio di Israele fino ad arrivare alla sua distruzione ed e’ stato pronunciato alla notizia che i Rolling Stones dovrebbero arrivare in Israele in giugno per un concerto. Oltre all’auspicio cosi’ chiaramente espresso della fine fisica di Israele, alcune minacce sono state mandate anche al gruppo di Mick Jagger allo scopo di intimidirli per convincerli a boicottare Israele come come hanno fatto con altri artisti internazionali quali Bono, Snoop Dogg, Jean Luc Godard, Elvis Costello, Gil Scott Heron, Carlos Santana, Devendra Banhart, Faithless, i Pixies, Cassandra Wilson, Cat Power, Zakir Hussain.

    Al movimento BDS hanno aderito molti artisti e personaggi della cultura internazionale quali: Roger Waters( instancabile autore di lettere ai cantanti di tutto il mondo invitandoli a evitare Israele come il demonio), Alice Walker (quella de “Il colore viola”), Naomi Klein, John Berger, Judith Butler, Etienne Balibar, Ken Loach, Arundhati Roy, Angela Davis, Sarah Schulman.

    Il Bds organizza proteste e campagne contro tutte le attivita’sia culturali che economiche organizzate all’estero da Israele e, poiche’ costoro sono presenti dovunque come la gramigna, creano grandi difficolta’ a gruppi culturali di enorme portata internazionale come Batsheva Dance Company, la Israel Philharmonic Orchestra, Habima Theater e il Jerusalem Quartet e a tutte le attivita’ di spettacolo e della cultura israeliane in tournée in Europa e USA. Vengono disturbati e molto spesso impediti con fischi e urla e manifestazioni violente spettacoli teatrali, conferenze, tutto quello che e’ made in Israel e che ha il simbolo della Stella di Davide.

    La campagna per il boicottaggio di Israele e’ internazionale tanto da convincere ( e spesso a costringere)Teatri o Atenei in Europa soprattutto, ma anche nelle Americhe a non invitare artisti, scienziati, uomini di cultura israeliani.

    Alcuni obbediscono per odio, altri per paura ma il risultato e’ lo stesso: Israele boicottato, ghettizzato, minacciato. Il penultimo boicottaggio, prima dei Rolling Stones, e’ stato organizzato contro SodaStream, pubblicizzato dalla coraggiosa Scarlett Johansson. Purtroppo devo informarli che, grazie a tutta la loro pubblicita’, ed essendo Sodastream un prodotto superlativo, le vendite sono aumentate. Grazie BDS! http://bdsitalia.org/index.php/comunicati-sul-bds/453-wsf-acc E proprio cosi’ che si incomincia la guerra per la distruzione di un Popolo, lo hanno fatto i nazisti che, prima di scannare gli ebrei si sono dedicati con certosina pazienza ( aiutati dai fascisti di tutta Europa) a un processo di disumanizzazione allontanandoli dalle scuole, dalle universita’, dai posti di lavoro e da una normale vita sociale nei paesi in cui le Leggi Razziali furono messe in atto. http://cronologia.leonardo.it/mondo23h.htm

    La guerra per l’annientamento di un Popolo, che capita essere sempre quello ebraico, e’ molto sottile e rozza nello stesso tempo, lo si riduce a fantasma, lo si colpisce a morte lasciandogli pero’ ancora un po’ di forza per respirare e soffrire , un attentato qua, un altro la’, gli si toglie la possibilita’ di esistere nel consesso umano, lo si umilia e lo si insulta, si fanno insinuazioni maligne e poi gli si da il colpo di grazia. E’ questa la tecnica che oggi viene usata in Europa contro gli ebrei e in tutto il mondo contro Israele, due piccioni con una fava.

    Incominciamo dagli ebrei: La liberta’ di culto sta per essere cancellata in Europa, in molti paesi del nord Europa, Danimarca e Scandinavia in testa, in Polonia esiste gia’ una legge contro la mecellazione rituale e il Consiglio d’Europa ha recentemente proposto una legge per proibire la circoncisione, due valori democratici violati, due cardini dell’ebraismo, come proibire ai cristiani il battesimo e la comunione. La realta’ e’ che in Europa l’odio antisemita ha raggiunto aspetti preoccupanti e, grazie alla propaganda islamica e delle nazi/organizzazioni come BDS e molte, 150 milioni di europei credono che Israele sia un paese colonialista dove si pratica l’appartheid, dove si sta procedendo al genocidio dei palestinesi, dove non esistono i diritti civili. Quando, anni fa, le strade d’Europa erano percorse da orde di canaglie sventolanti la kefiah, canaglie, carogne che pestavano, che bruciavano le bandiere di Israele, che urlavano “Palestina libera, Palestina rossa e A morte Israele”, scrivevo, e non ero l’unica, che l’Europa stava ritornando al 1938, alle violenze contro gli ebrei, che il pericolo era grande perche’ Auschwitz era la’, dietro l’angolo, ed evocava l’inferno in cui le carogne avrebbero voluto rigettare gli ebrei.

    Quando scrivevo questo e parlavo di antisemitismo conclamato, le risposte che ricevevo erano sempre le stesse “Non e’ vero, dovete sempre fare le vittime, vi inventate le cose, l’antisemitismo non esiste , sono semplicemente normali critiche alla politica di Israele” . Ebbene, negli anni le canaglie che sporcavano le strade d’Europa con la loro violenza e il loro odio, si sono evolute e sono entrate a far parte di gruppi palestinesi e filopalestinesi molto ben organizzati e con molti soldi. Le carogne in kefia sono entrate nei governi delle Nazioni europee da destra e da sinistra, fratelli nell’odio contro gli ebrei. I tanti soldi in milioni di Euro che la UE manda a Ramallah servono per mantenere le famiglie dei terroristi in prigione in Israele, a dare uno stipendio agli stessi, assassini di innocenti, e servono soprattutto per finaziare le Ong neonaziste che si occupano della persecuzione degli ebrei e degli israeliani ebrei. A questo servono i soldi dell’Europa! L’odio delle carogne e i milioni di euro sono stati incanalati dentro gruppi assolutamente AN TI SE MI TI col risultato che la UE ha incominciato a sfornare leggi e proposte di leggi contro gli ebrei cittadini d’Europa e contro Israele decidendo addirittura dei suoi confini. In molti paesi europei gruppi di odiatori si sono uniti e organizzati in partiti politici, vedi Grecia, Bulgaria, Ungheria, Germania. In Francia la situazione e’ grave e gli ebrei scappano. L’Italia non ne e’ esente, il Movimento 5Stelle ha al suo interno realta’ fortemente antisemite e populiste, il capo dei Vaffa non ha mai nascosto il suo dente avvelenato, insultando Rita Levi Montalcini, negando che in Iran si perseguitino e si ammazzino gay e dissidenti . Tutti questi gruppi sono legati a organizzazioni islamiche e a personaggi “guida” come Luisa Morgantini, una dei peggiori odiatori di Israele. Fu proprio la Morgantini a guidare un viaggio dei vaffa-deputati in Israele , anzi, scusate, come loro hanno scritto: in “Palestina”. Siccome in Italia non ci facciamo mancare niente, accanto agli scalmanati nullafacenti dei Centri Sociali, all’estrema sinistra antisemita, ai Pentastellati, abbiamo i fascisti nostalgici di Casa Pound, sosia italiano di Alba Dorata in Grecia. L’odio per gli ebrei porta inevitabilmente a Israele, questo piccolo paese pieno di inventiva, di voglia di vivere, di bellezza, dove la democrazia esiste nonostante decenni di guerra, nonostante il terrorismo e dove, nella mente malata degli antisemiti, si potrebbero raccogliere tutti i fuggiaschi dall’Europa e poi…. BUM! Il sogno sarebbe realizzato, niente piu’ giudei! E una nube di buia barbarie coprirebbe il Mondo.

    Alcuni giorni dopo la visita di Martin Shultz a Gerusalemme, la Deutsche Bank ha deciso di mettere la Bank Hapoalim, una delle maggiori banche di Israele, sulla lista degli indesiderati perche’ “eticamente” compromessa visto che ha interessi in Giudea e Samaria. Sentire i tedeschi parlare di etica fa un certo effetto…. caspita, la Deutsche Bank che aveva finanziato la costruzione del campo della morte di Auschwitz-Birkenau, ha un bel coraggio, non c’e’ che dire! http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/05/Deutsche_bank_finanzio_costruzione_del_co_0_9902051825.shtml

    Si stanno gia’ avverando le minacce di John Kerry e dell’ambasciatore dell’UE Lars Faaborg-Andersen “ Se il processo di pace naufraghera’, Israele si trovera’ sempre piu’ isolato.” Queste parole sono realta’ prima ancora della conclusione del processo di pace e in Europa c’e’ la corsa a chi boicotta di piu’, a chi demonizza meglio. Gli USA non sono da meno grazie alla politica di Barak Obama, il cui fratello e’ un attivista filopalestine e simpatizzante dei Fratelli Musulmani ( e’ strano come le sue foto colla kefiah al collo siano scomparse da Google) e si moltiplicano le Universita’ favorevoli al boicottaggio dove essere ebrei e’ abbastanza pericoloso, dove e’ vietato l’ingresso a relatori israeliani. Per completare il quadro, il presidente dell’Associazione Calcistica Palestinese ha annunciato che l’ANP presentera’ alla FIFA una lettera in cui si chiede l’espulsione di Israele da tutti i campionati di calcio! Eh si, amici miei, e’ cosi’ che i palestinisti vedono la pace e la convivenza. Secondo voi la FIFA obbedira’? Spero di sbagliare ma temo di si. Non sarebbe la prima volta che il mondo dello sport discrimina Israele per ordine degli arabi(ricordiamo i Giochi della Gioventu’ da cui Israele fu escluso per anni) perche’ riufiutarsi potrebbe risultare pericoloso. http://www.focusonisrael.org/2014/02/18/palestinesi-via-israele-dalla-fifa/

    Niente Israele dunque! Basta! Ebrei all’angolo! Devono gridare pieta’, dobbiamo distruggere questo maledetto paese che ha anche il coraggio di avere una delle economie migliori del mondo, che ha gli scienziati migliori del mondo, che ha le universita’tra le migliori del mondo, che inventa cure, medicinali, che fa funzionare la tecnologia mondiale!

    Basta! Dobbiamo continuare il lavoro incompiuto dei nazisti. Dobbiamo continuare la tradizione europea dell’odio antisemita, la Storia e’ con noi, li abbiamo perseguitati per due millenni, gli abbiamo vietato di vivere , di lavorare, persino di pregare fino ad arrivare a: Inquisizione, Si! Pogrom, SI! Ebrei cacciati di paese in paese, SI! Sinagoghe bruciate, SI Divieto di frequentare le scuole, SI! Divieto di esercitare quasi tutte le professioni, SI! Divieto di esercitare la propria Fede, SI! Giudei assassini, SI! A morte, a morte, a morte! SI! Shoah,SI! E continuando con: Fuori gli ebrei dalle universita’, SI! Scienziati e uomini di cultura, scacciati dagli Atenei, SI! Eliminata la liberta’ di culto, SI! Boicottaggio a oltranza, SI! Facciamola finita con questa gente e con questo Paese, SI!

    Con la bava alla bocca il BDS si scatena, l’Europa lo finanzia con milioni di euro: boicottate tutto e minacciate chi non ci sta. Gli ebrei europei arrivano in Israele. Lo stangolamento economico e culturale e’ in atto anche se sara’ difficile effettuarlo come le canaglie vorrebbero perche’ imprenditori, scienziati, studiosi e letterati israeliani sono troppo in gamba per farsi bloccare da questa feccia, l’Economia, la Cultura, il Mondo accademico israeliani sono tra i piu’ competitivi del mondo quindi, con grande rabbia dei neonazisti, esercitano un grande fascino su molti europei che , a livello individuale, vorrebbero collaborare. I Governi europei stanno preparando la rete sfornando leggi che impediranno agli ebrei di vivere le loro tradizioni e la loro Fede a meno che….non si assimilino tanto da mettersi anche loro a urlare “Palestina libera, Palestina rossa, A morte Israele”.

    Questa sarebbe la vittoria per i Vaffa, per i Jobbik, per i Centri Sociali, per Alba Dorata, per gli ex rifondaroli, per giornali come Il Manifesto, per le Baronesse Ashton, per i Schultz , per gli Abraham Burg, per le Judith Buttler, per tutti i sinistri e destri neonazisti.

    A 70 anni dal tentativo quasi riuscito di massacrarli tutti, non c’e’ piu’ posto per il Popolo ebraico in Europa.

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=52519

    23 Feb 2014, 00:08 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Banca tedesca contro gli ebrei. Dice niente?

    di Giulio Meotti

    Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, ha incluso l’israeliana Hapoalim in una lista nera di compagnie riguardo le quali gli investimenti sollevano “questioni etiche”. Sarebbe ironico se non fosse tragico che la Deutsche Bank, che ha partecipato alla costruzione di Auschwitz, oggi metta in mora lo stato ebraico e la sua banca. Ma così va oggi in Europa.

    http://www.ilfoglio.it/zakor/1057

    23 Feb 2014, 00:09 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Deutsche Bank risveglia i fantasmi antisemiti

    di Fiamma Nirenstein

    Quando uno legge che una banca talmente tedesca da chiamarsi Deutsche Bank mette una delle banche più popolari di Israele, la Bank ha Poalim, che vuol dire Banca dei Lavoratori, in una lista di sedici compagnie “problematiche” e quindi su cui si potrebbe attuare il disinvestimento e il boicottaggio (BDS è la formula classica) la reazione istintiva è: ecco la nuova strada per distruggere il mondo ebraico.

    Perché la Bank ha Poalim sta entrando nella lista nera di una delle maggiori banche tedesche? Perchè avrebbe delle attività in Cisgiordania. E quale banca israeliana non ce l’ha? In un Paese tanto piccolo, tutte le attività sono intrecciate, la gente corre dal nord al sud perchè l’attività economica ferve e funziona. Figurano nella lista la Lockheed Martin, Nothtrop, Nissan… ma bisognerà vedere come se la caveranno i boicottatori quando cominceranno a apparire nella lista anche istituzioni e centri scientifici che producono medicine, scoperte scientifiche, high tech indispensabili a tre quarti del genere umano, e magari Premio Nobel.

    La linea del boicottaggio e del disinvestimento, in auge presso una quantità di NGO finanziate dall’Unione Europea, è stata brevettata definitivamente dall’UE stessa quando nel luglio del 2013 ha promulgato le “guidelines” che stabiliscono che dall’Europa nessuno può investire denaro in alcunché abbia a che fare con i Territori disputati, qui definiti occupati, che oggi sono l’oggetto dei colloqui di pace. Le “guidelines” conferiscono alla baronessa Ashton lo strano potere di decidere in anticipo quali saranno i confini che le due parti, israeliana e palestinese, stabiliranno.Poiché supermarket, banche, farmacie, università, ospedali, centri di ricerca dentro la linea verde hanno a che fare con i territori occupati, il boicottaggio rischia di diventare uno strumento teso alla cancellazione di Israele, e non dei Territori Occupati.

    In Germania prima arrivò il falò dei libri, poi il boicottaggio di tutto il lavoro ebraico, poi ci fu la Kristallnacht e la violenza infine culminò nella Shoah. Il boicottaggio, in un Paese con un’ economia che fa invidia a tutto il mondo, non esiste la possibilità che il boicottaggio lo rovini economicamente. Ma certo, quando un branco di dementi inglesi interrompe lo spettacolo della Filarmonica di Israele, o Roger Waters chiede ai cantanti di tutto il mondo di non esibirsi in Israele, o nelle università si fanno liste di proscrizione per scienziati e letterati, non si può fare a meno di pensare che le orchestre naziste misero fuori dei loro programmi Mahler e Schonberg. Ha detto il giornalista (di sinistra) Roger Cohen sul New York Times che il BDS sotto il pretesto di far cessare l’occupazione e richiedendo il “diritto al ritorno” dei profughi palestinesi (di terza e quarta generazione) mira alla fine di Israele come Stato del popolo ebraico.

    http://www.fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=3&Id=3371

    23 Feb 2014, 00:10 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Quel piccolo inconfessabile segreto dei boicottatori d’Israele

    L’ipocrisia di Oxfam che boicotta il concorrente israeliano della Coca-Cola, dalla quale prende soldi che poi dona a organizzazioni che demonizzano Israele

    http://www.israele.net/quel-piccolo-inconfessabile-segreto-dei-boicottatori-disraele

    23 Feb 2014, 00:10 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    Boicottaggi contro Israele. In Europa aumentano i casi. Netanyahu: «Antisemiti con panni moderni»

    http://www.tempi.it/boicottaggi-contro-israele-in-europa-aumentano-i-casi-netanyahu-antisemiti-con-panni-moderni#.Uwj0oYUdf78

    23 Feb 2014, 00:11 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Così si boicotta Israele in Italia

    Sodastream e gli altri. Ecco la guerra economica allo stato ebraico

    di Giulio Meotti

    La scorsa settimana la Vitens, la principale azienda olandese per il trattamento dell’acqua, ha sospeso i rapporti commerciali con la Mekorot, l’azienda acquifera israeliana. Il motivo? La compagnia israeliana fornisce acqua agli insediamenti ebraici in Cisgiordania. Ora questo boicottaggio arriva a Roma, dove il Movimento 5 stelle vuole che la romana Acea interrompa il contratto firmato lo scorso 2 dicembre con la Mekorot per intensificare “lo scambio di esperienze e competenze nel trattamento delle acque reflue, nella ricerca di soluzioni comuni per una gestione innovativa e sempre più efficiente delle reti di distribuzione di acqua potabile”. Dietro al boicottaggio della Mekorot, tacciata di essere una “ladra di acqua”, ci sono l’Arci, i Cobas, le comunità di base, la Fiom e la ong “Un ponte per”, fra le tante organizzazioni non governative. Tre anni fa il boicottaggio era riuscito a sospendere nei supermercati Coop e Conad la distribuzione del marchio israeliano Agrexco, come gli agrumi Jaffa, il melone, l’avocado e i datteri della Valle del Giordano. Adesso nel mirino dei facinorosi del boicottaggio anti israeliano ci sono altre due aziende italiane. Una è la Pizzarotti, il colosso delle costruzioni di Parma già celebre per aver trivellato il San Gottardo. Il movimento del boicottaggio sta facendo campagna contro l’azienda italiana per il suo ruolo nei lavori della linea israeliana ad alta velocità che nel 2017 dovrà collegare Gerusalemme a Tel Aviv, attraversando per sei chilometri la Cisgiordania. Alcuni giorni fa sei comuni, compreso Napoli, Rho e Sasso Marconi, hanno approvato documenti di condanna della Pizzarotti. Da quest’ultima ci confermano di aver avuto “danni di immagine” a causa di un movimento di “delegittimazione”.

    Quello che fanno gli attivisti del boicottaggio è un semplice ricatto: usano i rapporti che queste aziende italiane hanno con gli israeliani per fare pressione contro le stesse aziende nei municipi dove sono in discussione o in corso di approvazione contratti e appalti di lavoro. L’altra azienda sotto attacco è la Cem, leader mondiale nella manifattura di prodotti per l’erogazione di acqua e sussidiaria in Italia della compagnia israeliana Sodastream. Quest’ultima è stata molto presente sui giornali nei giorni scorsi per il gran rifiuto dell’attrice Scarlett Johansson, volto della Sodastream, di cedere ai ricatti del boicottaggio della inglese Oxfam. Il movimento anti israeliano “Aria Fresca” ha ottenuto un successo al comune di Trieste: “L’acqua è limpida, gli affari di Sodastream in Palestina, no: boicotta le bollicine dell’Apartheid israeliana!”. E così Trieste ha scelto di non usare prodotti Sodastream per i suoi punti di distribuzione di acqua. Un danno non da poco. A Roma attivisti hanno fatto un’azione di “deshelving”, rimuovendo i prodotti Sodastream dagli scaffali di un supermercato Coop e anche Legambiente ha tagliato i rapporti con l’azienda israeliana. Ci dice Maurice Silber, portavoce della Sodastream: “Facendo lobby presso i comuni italiani con falsi argomenti, al fine di boicottare prodotti e tecnologia israeliani, il boicottaggio sta cercando di importare il conflitto mediorientale nella politica italiana. Questo mette a rischio posti di lavori di cittadini italiani nelle nostre sussidiarie. Il mondo ha compreso che non c’è nulla di sbagliato nel dare lavoro ai palestinesi che lavorano al fianco degli ebrei con lo stesso stipendio, e quindi creando ponti fra i due popoli, un aspetto umanitario che il boicottaggio ignora”. Secondo Silber si tratta di una “agenda dell’odio”. Da Israele c’è chi rispolvera il vecchio motto nazista: “Kauft nicht bei Juden”. Non comprate dagli ebrei.

    http://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/esempi-di-boicottaggi-di-prodotti-israeliani-in-italia/

    23 Feb 2014, 00:15 Rispondi|Quota
  • #7yoshua

    MA PERRCHE NON VE NE ANDATE DA TERRE CHE NON SONO VOSTRE E LA SMETTETE UNA VOLTA PER TUTTE DI GIUSTIFICARE I VOSTRI CRIMINI COME ANTISEMITISMO??
    SIETE DEI VIGLIACCHI, NESSUNO CE L’HA NE’ CON ISRAELE NE’ CON IL SUO DIRITTO AD ESISTERE MA, SOLO CON LE VOSTRE POLITICHE DI OCCUPAZIONE SENZA FINE NEI CONFRONTI DI UN POPOLO A CUI AVETE NEGATO TUTTO!!!
    ASSUMETEVI LE VOSTE RESPONSABILITA’ VIGLIACCHI E MSETTETELA DI NASCO NDERVI DIETRO LA DELL’ANTISEMITISMO,PERCHE’ NON E’ DI QUESTO CHE SI TRATTA.
    FATE LA PACE CON I PALESTINESI, DATE LORO UN FUTURO DIGNITOSO DOPO PIU’ DI 40 ANNI E VEDRETE CHE NESSUNO PIU’ VI BOICOTTERA’!!!

    23 Feb 2014, 18:26 Rispondi|Quota
    • #8Parvus

      @yoshua:
      Gent.mo Yoshua: ad abitare in terre che non sono loro, sono gli arabi, dato che fuori dall’Arabia, in tutti gli stati arabizzati è rimasto il solo dna femminile a rappresentare le antiche popolazioni che hanno subito una pulizia etnica.
      Questo vale anche per Israele, occupato dagli arabi nel 636 che nel 690 hanno costretto la gran parte degli ebrei ad andarsene. Un ladro Non ha diritti.
      Si potrebbe fargli la carità se fosse bisognoso. Ma dato che i territori arabi, rispetto ad Israele, sono in proporzione come l’Europa rispetto al 53,3% del Piemonte, non si riesce a capire perché gli arabi dovrebbero ritornarci. Anzi, la misteriosa ragione la vedono solo gli antisionisti.

      26 Feb 2014, 13:55 Rispondi|Quota
  • #9Parvus

    L’antisionismo è peggiore dell’antisemitismo. L’antisemita si limita a non volere gli ebrei dove abita lui. L’antisionista gli nega il diritto di risiedere in qualunque parte del mondo.

    26 Feb 2014, 13:44 Rispondi|Quota
  • #10Progetto Dreyfus

    VUOI DARE UN VERO AIUTO AI GIOVANI PALESTINESI?

    Non farti ingannare. Il movimento BDS e gli altri boicottaggi diretti ad Israele danneggiano le piccole aziende palestinesi e incoraggiano un’economia di assistenza che sfocia nel terrorismo. I giovani palestinesi senza prospettive si abituano a ricevere soldi e a non intraprendere attività e sono facile preda di gang di terroristi che li allettano con il miraggio di soldi e potere.

    La società israeliana è una società aperta, nelle cui università studiano migliaia di giovani arabi. Gli universitari israeliani possono aiutare i loro coetanei a creare startup e posti di lavoro insieme. La soluzione è il dialogo, non il boicottaggio. Boicottare Israele non è solo poco utile, ma anche sciocco, perché si finisce per boicottare i palestinesi stessi.

    PRIMA DI BOICOTTARE, PENSA.

    [ CONDIVIDI QUESTA IMMAGINE, LA PACE PASSA ANCHE PER QUESTO SEMPLICE CONCETTO, CHE PURTROPPO NON E’ CHIARO A TUTTI ]

    https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/613938778682487/?type=1&stream_ref=10

    8 Apr 2014, 18:50 Rispondi|Quota