VERGOGNA a Palermo: il sindaco Orlando concede la cittadinanza onoraria ad un terrorista palestinese

 
Emanuel Baroz
19 aprile 2014
9 commenti

Orlando dà la cittadinanza onoraria a Barghouti. Israele attacca: «Vergogna, è un terrorista»

Il primo cittadino aveva definito il leader palestinese detenuto un «prigioniero politico»

marwan-barghouti-palermo-cittadinanza-onoraria-focus-on-israelPalermo, 17 Aprile 2014 – «Esprimiamo profonda delusione per la scelta del sindaco Leoluca Orlando di conferire la cittadinanza onoraria a Marwan Barghouti: si tratta di una decisione vergognosa che, in alcun modo, favorisce il difficile negoziato di pace tra Israeliani e Palestinesi». È quanto sottolinea l’Ambasciatore d’Israele Naor Gilon sulla scelta del primo cittadino di Palermo di conferire la cittadinanza a Barghouti definendolo «prigioniero politico». «Parole lontane dalla realtà», prosegue Gilon: «È solamente un terrorista».

LETTERA A ORLANDO – «Riteniamo che la scelta dell’amministrazione comunale presieduta dal Sindaco Orlando, non renda onore ad una bella ed importante città come Palermo», precisa l’ambasciata d’Israele in una nota annunciando che Gilon, aveva inviato «una lettera personale a Orlando» invitandolo «a non commettere un simile errore» ricordandogli «tutti gli attentati organizzati da Barghouti ed i nomi e cognomi delle vittime innocenti decedute negli attacchi».

«È UN TERRORISTA» – «Nella cerimonia, svoltasi il 15 aprile scorso – si sottolinea in una nota dell’ambasciata d’Israele – il sindaco Orlando ha descritto Barghouti «come un prigioniero politico», «simbolo della volontà di pace in Medio Oriente». Purtroppo, queste parole sono estremamente lontane dalla realtà. Marwan Barghouti, infatti, «non è affatto un prigioniero politico. Al contrario, egli è solamente un terrorista, condannato dalla giustizia per aver organizzato decine di attentati contro persone innocenti», prosegue. Dopo un’iniziale scelta del dialogo – a cui Israele ha acconsentito – Marwan Barghouti «ha volontariamente scelto la strada della violenza e usato il gruppo dei Tanzim, da lui comandato, per uccidere nove civili israeliani. Cosi facendo, al contrario di quello che afferma il Sindaco Orlando, Barghouti è stato uno dei principali artefici del fallimento del negoziato di pace».

AZIONE POLITICA CONTRARIA ALLA PACE – L’attuale campagna mediatica per la liberazione di Marwan Barghouti «non ha nulla a che vedere con il dialogo» ribadisce la nota spiegando che «al contrario, si tratta unicamente di un’azione politica contraria alla pace e volta a fornire al pubblico una rappresentazione completamente distorta della realtà storica. Concedere spazio a simili eventi significa implicitamente giustificare la scelta della violenza e del terrorismo».

(Fonte: Corriere del Mezzogiorno, 17 aprile 2014)

Thanks to Progetto Dreyfus

Nella foto in alto: Fadwa Barghouti e la cosiddetta “ambasciatrice palestinese” in Italia Mai Al Kaila con il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria palermitana al terrorista palestinese Marwan Barghouti

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  • #1Emanuel Baroz

    L’ambasciatore d’Israele

    “La cittadinanza a Barghouti? Una scelta vergognosa”

    L’ambasciatore d’Israele Naor Gilon critico sulla scelta del primo cittadino di Palermo di conferire la cittadinanza a Barghouti definendolo “prigioniero politico”. “E’ un terrorista”.

    ROMA – “Esprimiamo profonda delusione per la scelta del sindaco Leoluca Orlando di conferire la cittadinanza onoraria a Marwan Barghouti: si tratta di una decisione vergognosa che, in alcun modo, favorisce il difficile negoziato di pace tra Israeliani e Palestinesi”. E’ quanto sottolinea l’Ambasciatore d’Israele Naor Gilon sulla scelta del primo cittadino di Palermo di conferire la cittadinanza a Barghouti definendolo “prigioniero politico”. “Parole lontane dalla realtà”, prosegue Gilon: “E’ solamente un terrorista”.

    “Riteniamo che la scelta dell’amministrazione comunale presieduta dal Sindaco Orlando, non renda onore ad una bella ed importante città come Palermo”, precisa l’ambasciata d’Israele in una nota annunciando che Gilon, aveva inviato “una lettera personale a Orlando” invitandolo “a non commettere un simile errore” ricordandogli “tutti gli attentati organizzati da Barghuti ed i nomi e cognomi delle vittime innocenti decedute negli attacchi”. Nella cerimonia, svoltasi il 15 aprile scorso – si sottolinea in una nota dell’ambasciata d’Israele – il sindaco Orlando ha descritto Barghouti “come un prigioniero politico”, “simbolo della volontà di pace in Medio Oriente”. Purtroppo, queste parole sono estremamente lontane dalla realtà. Marwan Barghuti, infatti, “non è affatto un prigioniero politico. Al contrario, egli è solamente un terrorista, condannato dalla giustizia per aver organizzato decine di attentati contro persone innocenti”, prosegue. Dopo un’iniziale scelta del dialogo – a cui Israele ha acconsentito – Marwan Barghuti “ha volontariamente scelto la strada della violenza e usato il gruppo dei Tanzim, da lui comandato, per uccidere nove civili israeliani. Cosi facendo, al contrario di quello che afferma il Sindaco Orlando, Barghuti è stato uno dei principali artefici del fallimento del negoziato di pace”. L’attuale campagna mediatica per la liberazione di Marwan Barghuti “non ha nulla a che vedere con il dialogo” ribadisce la nota spiegando che “al contrario, si tratta unicamente di un’azione politica contraria alla pace e volta a fornire al pubblico una rappresentazione completamente distorta della realtà storica. Concedere spazio a simili eventi significa implicitamente giustificare la scelta della violenza e del terrorismo”.

    http://livesicilia.it/2014/04/17/la-cittadinanza-a-barghuti-una-scelta-vergognosa_475420/

    23 Apr 2014, 00:32 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Ribelliamoci alla vergogna

    di Deborah Fait

    Credevo fosse scomparsa e questo mi dava una sensazione di liberta’ e di gioia, invece eccola qua , di nuovo, presente con tutto il suo odio. Sto parlando di Luisa Morgantini, la piu’ grande odiatrice di Israele, colei che da anni scrive contro Israele con un livore che fa impressione, che diffonde menzogne e che ora riemerge dal buio per chiedere la liberazione di terroristi palestinesi assassini di civili israeliani tra cui tanti bambini.

    Conoscere la Morgantini non fa un grande effetto, si presenta come una signora tranquilla, parla con voce sommessa, sorride amichevolmente, non conoscendola e’ difficile rendersi conto di avere davanti una nemica di Israele, una che odia questo Paese con tutta la forza della sua anima.

    Finche’ era vivo Arafat, il terrorista seriale che per tutta la sua miserevole vita ha lottato per la distruzione di Israele, Luisa Morgantini era il suo alter ego italiano e ha avuto la capacita’ di diffondere in Italia tanto odio da riempire l’animo e il cuore di migliaia di persone tanto da contribuire a fare dell’Italia uno dei paesi piu’ antisemiti d’Europa.

    Oggi la Morgantini presenta in Italia la campagna “Free Marwan Barghouti and all palestininans prisoners”, insieme al notiziario della Coop ( incominciamo a boicottare i supermercati che portano quel marchio!) e a vari sindaci conniventi cui fatico a dare un nome che sia pronunciabile, il piu’ gentile che mi viene e’ fanatici razzisti ma e’ ancora poco, praticamente un complimento. Il Marwan Barghouti e i prigionieri palestinesi che costoro vogliono liberare dalle carceri israeliane sono terroristi, sono assassini, sono sicari, sono pazzi fanatici che odiano gli ebrei e che si fanno un punto d’onore ad ammazzarne quanti piu’ possibile, senza discriminazioni, per loro ammazzare bambini, vecchi, donne, persone innocenti e’ la stessa cosa, non fa differenza, purche’ siano ebrei. Morgantini &co. stanno facendo una propaganda spaventosa per convincere gli antisemiti, gli odiatori di Israele, gli ignoranti nel senso che non conoscono la storia di Israele quindi e’ facile imbonirli con false informazioni e tante menzogne, che questi assassini siano brave persone detenute in galera a causa della cattiveria di Israele, presentato da loro come stato fascista, razzista, che pratica l’apartheid. Marwan Barghouti, che sconta 5 ergastoli, e’ stato capo dei Tanzim, una banda armata che nella seconda Intifada ha fatto stragi efferate in Israele, sempre contro civili. E’ tristemente famoso il destino di due ragazzi di Tel Aviv che, all’inizio della seconda Intifada, si erano ingenuamente recati a Tul Karem (una citta’ del nord-ovest abitata da arabi) per comprare delle piante e, prima di ritornare a casa, si erano fermati in un trattoria per mangiare un piatto di buon humus ( fiduciosi di avere ancora i loro vecchi amici arabi, incapaci di pensare a un tradimento). Il tam-tam e’ partito subito: “qui ci sono due ebrei”, sono arrivati i Tanzim di Barghouti, li hanno presi , trascinati fuori dal ristorante, messi contro un muro e fucilati in testa. Dal 2000 al 2002, data del suo arresto, Bargouti e la sua banda di criminali hanno commesso decine di attentati, sono responsabili di centinaia di morti innocenti in Israele, hanno condotto attentati kamikaze e, essendo una gang laica , non islamista, ha dato anche alle donne l’onore di fare le kamikaze, donne che fingevano di essere incinte e che portavano sotto le gonne i chili di tritolo, donne che fingevano di essere innocenti ragazzine e che entravano nei supermercati per farsi esplodere. E’ il modo palestinista di praticare la parita’ di diritti, sono molto progrediti e progressisti loro, concedono anche alle loro donne il piacere di ammazzare l’odiato ebreo. Barghouti ebbe un ruolo importante nello scatenamento della seconda Intifada, lo dice lui stesso: “nel marzo del 2000 decidemmo di condurre una battaglia sul campo…. Durante l’estate del 2000 , Fatah addestro’ giovani palestinesi in 40 campi di addestramento”. L’edizione di luglio 2000 di Al – Shuhada, mensile distribuito tra i servizi di sicurezza palestinesi, afferma: ” Dalla delegazione negoziale guidata dal comandante e simbolo, Abu Amar ( Yasser Arafat ) al coraggioso popolo palestinese , stare pronti! La battaglia di Gerusalemme è iniziata.” Tutto questo accadde mesi prima di quella che i propagandisti chiamano “la passeggiata di Sharon”(settembre 2000) ritenedolo responsabile dello scoppio dei disordini che, come si puo’ facilmente notare, era pronto dal mese di marzo! Lo diciamo e lo ridiciamo, lo scriviamo ai media, protestiamo ma non c’e’ niente da fare, non vogliono capire, non gli interessa capire e la passeggiata di Sharon rimarra’ sempre responsabile della seconda Intifada che era stata decisa 6 mesi prima. Questo e’ il potere della propaganda di cui Arafat era maestro assoluto. Dal momento in cui Arafat e Barghouti, all’epoca segretario generale di Al Fatah, decisero di invadere Israele con squadroni di kamikaze nessun israeliano fu piu’ sicuro di arrivare a casa vivo alla fine della giornata. In un anno arrivavano a fare anche 50 attentati con tante vittime e migliaia di feriti e restare ferito in un attentato significa rimanere senza arti, disabili a vita, bruciati vivi, sopravvissuti e costretti a diventare lungodegenti a causa delle infezioni, ciechi perche’ colpiti agli occhi da qualche biglia di acciaio con cui gli assassini riempivano i candelotti. Da quel momento i genitori pensarono di mandare i figli a scuola in scuolabus separati nella speranza di rabbracciarne almeno uno. Vivevamo il terrore ma lo facevamo con il coraggio che contraddistingue gli israeliani e nessun kamikaze ci teneva chiusi in casa, nessun attentato ci impediva di andare in autobus, al bar, al ristorante, dovunque. Eravamo molto attenti ma non piegati dalla paura come Arafat aveva sperato, come Barghouti tentava di ridurci. Ogni mattina accendevamo la radio col terrore di sentire la notizia di qualche attentato mortale avvenuto durante la notte, la musica che veniva trasmessa era, prima ancora di sentire la notizia dalla voce del cronista, una chiara e drammatica dichiarazione “ Pigua= Attentato”. La musica che la radio programmava, quella musica, mai la dimentichero’. Vivevamo, forse come se ogni giorno fosse l’ultimo, ma vivevamo a testa alta. Israele piange piu’ di 1000 civili ammazzati, 6000 feriti. Barghouti e gli altri terroristi che gli odiatori di Israele vogliono liberi sono i responsabili di tutto questo. La moglie di Barghouti, Fadwa, non si sa con quali soldi… beh, controllate le vostre tasse…..gira il mondo per chiedere agli amici del terrorismo di liberare il marito e tutti gli altri assassini, e’ stata ricevuta ieri dal vicesindaco di Roma, precedentemente e’ stata ospite d’onore del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha consegnato a Barghouti, pluriergastolano, la cittadinanza onoraria di Palermo.

    Io provo vergogna, una grande vergogna e una gran rabbia perche’ mi chiedo come sia possibile premiare un assassino, autore degli attentati piu’ vigliacchi, mandante di mostri che si facevano esplodere dovunque in Israele, che lasciavano bambini senza genitori, genitori orfani di figli, anziani sopravvissuti ai nazisti di Hitler e ammazzati dai nazisti di Arafat di cui Barghouti e’ stato esponente di spicco con la sua bestialita’, la sua ferocia, il suo odio.

    La Morgantini, nel suo articolo sul Manifesto, elenca i nomi degli amici di Barghouti,, quelli che si battono affinche’ il pluriergastolano (il Mandela palestinese, lo chiamano. Non mi dispiace che Mandela sia insultato cosi’ perche’ anch’egli , in vita, era un adoratore di Arafat e complici) sia liberato dalle carceri del perfido Israele. Eccoli qua i campioni dell’odio, almeno uno tra essi e’, mi vergogno a scriverlo, ebreo o almeno dice di esserlo: Desmond Tutu, CGIL, Fiom, Arci, Libera, Rete della Pace, Don Ciotti, Gino Strada, Moni Ovadia, Andrea Camilleri, Ettore Scola. A questi nomi va aggiunto appunto Leouca Orlando, il vicesindaco di Roma e anche il sindaco Marino visto che non si e’ opposto alla vergogna e le Coop che col titolo “Liberi tutti e tutte” hanno lanciato la campagna filoterrorista attraverso la redazione Informatore UniCoop. Una settimana di sensibilizzazione ( chiamasi imbroglio) perche’ la gente creda che chiedono la liberazione di eroi maltrattati dagli ebrei cattivi e non di criminali assassini . Non si puo’ fermare questa gente, hanno potere e soldi, sono generosamente finanziati da arabi e banche ma questo non significa che dobbiamo rassegnarci. Protestiamo, amici, ribelliamoci alla vergogna, al sopruso, alla liberta’ per i nazisti palestinesi.Vogliono liberi tutti, sono complici di terroristi e assassini, vogliono i mostri pronti ad uccidere ancora. Non gli e’ bastato Hitler, non gli e’ bastato Arafat, vogliono ancora e ancora.

    Morgantini, con cosa alimenti il tuo odio?

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=53112

    23 Apr 2014, 00:33 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Israele, Morgantini e Marwan Barghouti: una petizione per fermare gli odiatori

    http://www.rightsreporter.org/israele-morgantini-e-marwan-barghouti-una-petizione-per-fermare-gli-odiatori/

    23 Apr 2014, 00:34 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Lettera aperta al sindaco di Roma

    di Deborah Fait, da Israele

    Gentile Signor Sindaco,

    Ho letto che oggi il suo vice, Luigi Nieri, ha ricevuto, suppongo in Campidoglio, Fadwa Barghouti, moglie del terrorista Marwan Barghouti che sconta cinque ergastoli nelle carceri israeliane. Non capisco bene il motivo per cui la seconda piu’ alta carica della Capitale d’Italia abbia deciso di ricevere la signora in questione.

    Non credo che la moglie di Salvatore Riina sia mai stata invitata in Campidoglio sebbene il marito sia anche piu’ importante di Barghouti avendo da scontare ben 16 ergastoli.

    Le scrivo, Signor Sindaco, perche’ vorrei capire le motivazioni che vi hanno portato a compiere un’azione cosi’ meschina, disumana e irrispettosa nei confronti delle tante vittime del terrorismo palestinese di cui Barghouti e’ stato capoccia di rilievo, quale braccio destro di Arafat, sin dai tempi della prima intifada.

    So che la signora Fadwa gira il mondo per chiedere la liberazione del marito e degli altri terroristi palestinesi ed e’ un suo diritto farlo, sarebbe un diritto anche della signora Riina ma forse quest’ultima non ha i soldi di cui abbondano i terroristi palestinesi mantenuti dalle nostre tasse e dai fondi di Banche e Organizzazioni che dovrebbero servire a migliorare la vita dell’uomo della strada palestinese e che invece vengono usati per il terrorismo e per far vivere nel lusso piu’ sfrenato le mogli degli assassini palestinesi.

    E’ un diritto della signora Barghouti, dicevo, ma non e’ un dovere vostro, quali rappresentanti della citta’ di Roma, Capitale d’Italia, ricevere la moglie di un pluriassassino.

    Marwan Barghouti, Signor Sindaco Marino, e’ stato il capo dei Tanzim, una banda armata, affiliata a Al Fatah, che si e’ macchiata dei piu’ efferati delitti contro civili israeliani, uomini, donne e bambini. Erano Tanzim, al comado di Barghouti, quei figuri che, nel 2001, misero al muro due ragazzi israeliani colpevoli di essere andati a mangiare humus a Tulkarem, gli spararono in testa. Spararono in testa anche a una bambina seduta in una gelateria con la nonna. Hanno commesso crimini tremendi che Marwan Barghouti organizzava e ordinava .

    Esiste un motivo, un solo motivo, Signor Sindaco, che vi consenta di ricevere oggi la consorte dell’assassino Barghouti?

    Esiste un solo motivo che consenta a Lei e al suo vice di offendere gli Italiani, i cittadini di Roma e la stessa citta’ di Roma?

    Signor Sindaco Marino, trovo vergognoso e immorale che in Campidoglio si riceva una donna il cui unico ruolo e’ di essere moglie di un assassino che privò della vita decina di persone innocenti, tutte civili, non soldati.

    Credo che lei debba chiedere scusa alle vittime di Barghouti, a Israele, ai romani e agli italiani tutti per aver fatto, oggi, di Roma la Capitale della Vergogna.

    Deborah Fait, Israele

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=53098

    23 Apr 2014, 00:36 Rispondi|Quota
    • #5francesca

      Penso che se vai subito da un buon psichiatra tu possa ancora curarti. Ma sbrigati !!!!!

      23 Apr 2014, 18:04 Rispondi|Quota
    • #6Robdic

      @francesca: Chi è che dovrebbe andare da un bravo psichiatra, tu che parli con te stessa allo specchio?

      24 Apr 2014, 15:15 Rispondi|Quota
  • #7Salvatore

    ma Leoluca Orlando, anziché pensare a risolvere i secolari e drammatici problemi di Palermo, oggi in fondo a tutte le classifiche della qualità della vita, impiega tempo a concedere cittadinanze onorarie?

    Peraltro con questa cittadinanza onoraria, Barghouti potrebbe trasferirsi a Palermo e ricevere sussidi pubblici, più di tanti altri palermitani. Ora non mi sembra proprio il caso. Se Orlando voleva dare un segnale di partecipazione al processo di pace in Medio Oriente, poteva informarsi sulle tante organizzazioni davvero pacifiste che coinvolgono sia israeliani che palestinesi e interagire con esse, non ti pare?

    30 Apr 2014, 16:27 Rispondi|Quota
  • #8Emanuel Baroz

    OGGI VOGLIAMO ANDARE IN FONDO ALLA QUESTIONE DEL TERRORISTA PALESTINESE MARWAN BARGHOUTI, AFFINCHÉ DOMANI NESSUNO POSSA DIRE “NON LO SAPEVO”.

    Per la sua scarcerazione hanno firmato alcuni nomi noti della politica e della cultura italiana, quali Massimo D’Alema, Luisa Morgantini, Leoluca Orlando, Gino Strada, Don Luigi Ciotti, Moni Ovadia, Salvatore Striano, Valerio Mastrandrea, Ettore Scola, Don Renato Sacco, Luciana Castellina, Oliviero Diliberto, Maurizio Landini, Guglielmo Epifani, Nicki Vendola, Paolo Ferrero, Khalid Chaouki… LEGGI TUTTI I NOMI SU http://www.assopacepalestina.org/2013/12/dichiarazione-di-robben-island-sudafrica/

    MA CHI È MARWAN BARGHOUTI, E QUALI ATTENTATI HA ORGANIZZATO PER MERITARSI BEN 5 ERGASTOLI?

    12 Giugno 2001: Attentato presso Maale Adumim, avvenuto in cui perse la vita un monaco greco ortodosso (Georgios Tsibuktzaris);
    15 Gennaio 2002: Attentato contro una stazione di benzina presso Givat Zeev. Una persona uccisa (Yoala Chen) e un ferito.
    22 Gennaio 2002: sparatoria presso Jaffa Street a Gerusalemme. Due israeliani morti (Svetlana Sandler e Sarah Hamburger) e 37 feriti;
    25 Febbraio 2002: Sparatoria presso il centro residenziale Neve Ya’acov a Gerusalemme. Una poliziotta israeliana uccisa (Galit Arbiv) e 9 feriti;
    27 Febbraio 2002: Uccisione di un israeliano (Gar Rejwan) presso la zona industrale di Atarot, a Gerusalemme;
    5 Marzo 2002: Attentato contro il ristorante Seafood Market di Tel Aviv in cui tre persone persero la vita (Salim Barakat, Eli Dahan e Yosef Habi).

    Inoltre, Barghouti è responsabile dei numerosi attentati terroristici del gruppo TANZIM, braccio armato di Fatah, e del suo sottogruppo BRIGATE DEI MARTIRI DI AL-AQSA, di cui è stato fondatore e leader.

    Tutti I SUOI CRIMINI SONO STATI CONFESSATI e descritti in modo dettagliato dallo stesso Marwan Barghouti, durante gli interrogatori successivi al suo arresto.

    E i nomi sopracitati dovrebbero rappresentare l’intellighenzia italiana?

    https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/pb.386438174765883.-2207520000.1398963614./622058287870536/?type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-prn2%2Fv%2Ft1.0-9%2F10304780_622058287870536_1350689917201294547_n.jpg%3Foh%3D148c48aa55a6183eb81f908e7d80d2c2%26oe%3D53C9F821%26__gda__%3D1406509787_02ce1fe3e0a64037cc55a47c6ee54f0c&size=960%2C720&fbid=622058287870536

    1 Mag 2014, 19:02 Rispondi|Quota
  • #9Emanuel Baroz

    1 Mag 2014, 19:04 Rispondi|Quota