Ragazza israeliana uccisa perchè ebrea: scovato l’assassino di Shelly Dadon. E’ un tassista arabo
Gerusalemme, 6 Luglio 2014 – La polizia israeliana ha comunicato domenica che la 19enne Shelly Dadon, trovata uccisa con 17 pugnalate il 1° Maggio scorso in un parcheggio della zona industriale di Migdal Ha’emek, è stata assassinato dal suo taxista, il 34enne Hassin Yousef Hassin Khalifah, arrestato a metà giugno.
Il movente esatto dell’omicidio è ancora da chiarire, ma a quanto pare lo stesso omicida avrebbe ammesso la matrice terroristica: uccisa perché ebrea. I dettagli dell’inchiesta sono ancora sotto segreto istruttorio. Non si registrano condanne o prese di posizione da parte araba o palestinese.
(Fonte: Israele.net, 7 Luglio 2014)
Thanks to Progetto Dreyfus
Nella foto in alto: Shelley Dadon, uccisa a 19 anni perchè ebrea
#1Emanuel Baroz
Ragazza ebrea uccisa da palestinese: e adesso ci saranno le condanne arabe?
di Sarah F.
Shelly Dadon, la ragazza israeliana trovata morta il 1° maggio di quest’anno è stata barbaramente assassinata da un taxista arabo. Lo ha rivelato oggi la polizia israeliana che ha arrestato Hassin Yousef Hassin Khalifah, un taxista arabo di 38 anni. Le motivazioni dell’omicidio, per stessa ammissione dell’omicida, sono di carattere nazionalistico. Uccisa perché ebrea.
Shelly Dadon aveva lasciato la sua casa di Migdal Ha’emek per andare a un colloqui di lavoro ed era stata trovata morta in un parcheggio sempre di Migdal Ha’emek. Secondo la ricostruzione dello Shin Bet la ragazza sarebbe salita sul taxi dove è stata pugnalata. L’omicida ha confessato il delitto ammettendo la matrice nazionalistica.
Naturalmente i media si guardano bene dal raccontare anche questo episodio preferendo accentrare la propria attenzione sullo spregevole omicidio di Mohammed Abu Khdeir. E lasciateci dire che nessun arabo o filo-palestinese condannerà l’atto di Hassin Yousef Hassin Khalifah che, anzi, diventerà ben presto un eroe della “resistenza”.
http://www.rightsreporter.org/ragazza-ebrea-uccisa-da-palestinese-e-adesso-ci-saranno-le-condanne-arabe/
#2Frank
Il gioco dei omicidi continuerà all’infinito, affinché Israele non si decide a dare e eliminare fino alla radice Hamas avranno sempre questi assasini. Poi non c’é da meravigliarsi se alcuni e rari casi di omicidi causati da Israeliani, bisogna sbigottirsi é una reazione e rabbia che possiamo capire riguardo gli stati d’animo della popolazione israeliana. Ridicolo diventano le parole di alcuni ministri (v. primo ministro) e presidente ove provano sgommento per l’uccisione di un giovane palestinese senza pensare la tragedia dei 3 ragazzi e i continui lanci di razzi. I politici israeliani che si diano una mossa di prendere una seria decisione di quanto fare con IDF, di buttare a mare i terroristi di Gaza. La loro lentezza delle azioni militari, non fa altro che rafforzare il terrorismo e non più credibile la forza militare israeliana. L’Iran e suoi alleati vedere il non nulla di Israele li fa ridere e non più temere.
#3Daniel
Una nuova vittima dell’odio: diciannovenne israeliana uccisa da un tassista arabo
Mentre le famiglie dei ragazzi israeliani uccisi e quella del giovane palestinese bruciato vivo invitano alla pace, la soluzione di un caso finora irrisolto aumenta dolore e tensione nel paese.
Mentre Israele è ancora sconvolta per l’assassinio di tre ragazzi israeliani, rapiti da terroristi palestinesi in Cisgiordania e ritrovati morti 18 giorni dopo, e per l’abominevole, definita proprio così dal premier Netanyahu, vendetta di un gruppo di estremisti ebrei che hanno bruciato vivo un adolescente arabo di Gerusalemme Est, una nuova notizia accresce il dolore e la tensione nel paese: Shelly Dadon, la 19enne ebrea-israeliana ritrovata cadavere il primo di maggio, è stata uccisa, per motivi “di odio nazionalistico” da un tassista arabo.
L’uomo, Hassin Yussef Hasin Halifa, 38enne di un villaggio della Galilea, dopo una lunga detenzione ha infine confessato il suo crimine, fornendo dettagli che non erano ancora stati resi pubblici. Il tassista ha ucciso la ragazza dopo che questa aveva chiesto di essere portata a un colloquio di lavoro.
– Il dolore condiviso delle famiglie di tutti i ragazzi uccisi
Lodevole iniziativa del sindaco di Gerusalemme Nir Barkat: in una cerimonia pubblica in ricordo delle vittime degli ultimi giorni, il primo cittadino ha facilitato il dialogo tra le famiglie dei ragazzi israeliani e di quella del ragazzo palestinese uccisi negli ultimi giorni. Particolare commozione hanno destato le parole di condoglianze che lo zio di uno dei ragazzi israeliani morti, Yishai Frankel, ha rivolto al padre di Mohammed Abu Khdeir: “Come persona che ha perso un familiare, comprendo il dolore e la pena, e voglio esprimere la nostra totale avversione alla violenza tra il popolo ebraico e quello arabo”.
(Fonte: Today, 8 Luglio 2014)
#4marco
Grazie, per aver ricordato Shelly. Mi sembra che in tanti articoli anche recenti nessuno la menziona…la
ricorda eppure il sua morte che ha una matrice terroristica palestinese e non è lontana nel tempo rispetto alle atroci morti dei tre ragazzi israeliani e poi di quello palestinese.
Notizie molto sotto tono dalle classiche fonti d’ informazioni occidentali…Quasi sempre è un
classico quando riguarda Israele. Grazie.
Shalom