Hamas spara raffica di razzi contro Israele
Al momento non si registrano vittime
Gerusalemme, 7 Luglio 2014 – Giornata tesa quella vissuta lunedì in Israele, sotto la minaccia dei razzi lanciati dai terroristi palestinesi. Hamas ha infatti sparato numerose raffiche di razzi – alcune decine – contro diverse citta’ israeliane. Lo ha riferito la televisione di Stato. Le esplosioni sono state avvertite nel Sud di Israele ad Ashdod, Ghedera, Netivot, Kiryat Malachi e Kiryat Gat. In alcuni casi le batterie di difesa Iron Dome sono riuscite ad intercettare i razzi palestinesi sparati da Gaza. Non si ha notizia di vittime. Le Brigate Ezzedin al-Qassam, il cosiddetto braccio armato di Hamas, hanno rivendicato l’azione.
Osservatori locali ipotizzano che gli ordini di attacco al Sud di Israele siano stati impartiti da una istituzione sfuggente di Hamas: il Majlis a-Shur (l’ENNESIMA sigla inventata dai terroristi palestinesi per mischiare le carte di fronte all’opinione pubblica internazionale, sempre pronta a giustificare le atrocità commesse da Hamas & co.). Il Majlis a-Shura e’ un’assemblea di indirizzamento politico-ideologico composta in parte da personalita’ pubbliche di Hamas e in parte da esponenti che agiscono nella clandestinita’.
Con la fitta pioggia di razzi su Israele (oltre 100 dall’ inizio della giornata) questi dirigenti di Hamas vorrebbero a quanto pare creare una crisi di grandi dimensioni nell’intento di suscitare un pressante intervento diplomatico internazionale: e cio’ per costringere in definitiva Israele ed Egitto a revocare il blocco della Striscia di Gaza e a riaprire i valichi.
(Fonte: Ansa.it, 7 Luglio 2014)
#1Emanuel Baroz
8 luglio 2014 – Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha dichiarato lunedì sera ai mass-media arabi: “Hamas ha deciso di portare la devastazione sulla striscia di Gaza”.
8 luglio 2014 – Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha chiesto lunedì sera che Israele cessi immediatamente gli attacchi contro la striscia di Gaza.
8 luglio 2014 – L’Università Ben Gurion di Beersheba ha rinviato a data da destinarsi gli esami in programma per martedì, a causa del massiccio attacco di razzi palestinesi dalla striscia di Gaza. La municipalità di Ashkelon ha annunciato la chiusura martedì di tutti i campi estivi per ragazzi, anche quelli che dispongono di edifici protetti. Sospesi gli esami anche al college Sapir, presso Sderot.
8 luglio 2014 – Il portavoce di Hamas, Mushir al-Masri, ha dichiarato lunedì sera che al momento non c’è spazio per nessun discorso di de-escalation. Secondo Hamas, il discorso attuale è concentrato sul combattimento.
8 luglio 2014 – Le Brigate Iz al-Din al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rivendicato l’ondata di razzi di lunedì sera sostenendo d’aver lanciato 100 razzi in pochi minuti contro il sud di Israele. Secondo le Forze di Difesa israeliane sono circa 40 gli ordigni palestinesi che si sono abbattuti su Israele fra le 20.00 e le 21.00 di lunedì.
8 luglio 2014 – In un video di un minuto in arabo e in ebraico diffuso lunedì su internet, Hamas intima ai “coloni di Beersheva” di andarsene “prima che sia troppo tardi” (Beersheva è una città israeliana, capoluogo della regione meridionale del Negev). Sempre lunedì Fatah, il movimento che fa capo a Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha postato sulla sua pagina Facebook un’immagine di case israeliane in fiamme con la scritta: “Figli di Sion, questo è un giuramento al Signore dei Cieli: preparate tutte i sacchi che potete per le parti del vostro corpo”.
8 luglio 2014 – I lanci di razzi e i colpi di mortaio palestinesi dalla striscia di Gaza sul sud di Israele sono continuati per tutta la giornata di lunedì, e si sono intensificati in serata con un picco di altri 20-30 lanci. In mattinata un razzo era esploso anche alla periferia di Beersheba (il capoluogo del Negev). Un’unità delle Forze di Difesa israeliane in servizio di pattuglia al confine con Gaza è stata presa di mira da un missile RPG anticarro nei pressi del kibbutz Re’im. I soldati hanno risposto al fuoco. Una persona è rimasta ferita ad Ashdod dalle schegge di un razzo. Un altro razzo si è abbattuto nei pressi del cimitero di Gan Yavne, poco a ovest di Ashdod. Interrotta la circolazione dei treni nel sud di Israele a causa delle raffiche di lanci di razzi da Gaza. Il sistema anti-missile “Cupola di ferro” ha intercettato lunedì sera sette razzi sull’abitato di Ashdod e cinque su quello di Netivot.
8 luglio 2014 – In tre ore di riunione, lunedì pomeriggio, il gabinetto di sicurezza israeliano ha discusso l’escalation al confine con la striscia di Gaza e ha deciso che, per il momento, Israele reagirà con prudenza, ma allo stesso tempo incrementerà in modo graduale le risposte militari ai lanci di razzi palestinesi. Secondo YnetNews, il governo avrebbe deciso rispondere attraverso azioni anti-terrorismo mirate, senza farsi trascinare in a un’ampia operazione militare.
8 luglio 2014 – Dichiarato lunedì lo stato di emergenza nelle zone di Sdot Negev, Sha’ar HaNegev, Hof Ashkelon ed Eshkol. Per la prima volta dopo il novembre 2012, agli abitanti delle città israeliane che sorgono nel raggio di 40 km dalla striscia di Gaza (fra cui Ashdod e Beersheba) è stata data disposizione di mantenersi sempre a 15 secondi di distanza dai rifugi antiaerei e di non prendere parte a raduni con più di 500 persone. In serata le Forze di Difesa israeliane hanno attaccato diversi obiettivi terroristici nella striscia di Gaza, nei pressi del valico di Rafah al confine con l’Egitto, mentre il portavoce militare confermava la graduale mobilitazione di circa 1.500 riservisti, per la maggior parte comandanti e membri della difesa interna.
8 luglio 2014 – La portavoce del Dipartimento di stato Usa Jen Psaki ha detto lunedì che gli Stati Uniti condannano i lanci di razzi dalla striscia di Gaza e sostengono il diritto d’Israele a difendersi.
8 luglio 2014 – Una fonte militare israeliana di alto livello ha detto lunedì che Hamas non solo non sta fermando i lanci di razzi su Israele, ma anzi vi prende parte attiva. “Non è che possiamo disinteressarci di Gaza perché ci sono problemi di sicurezza su altri teatri”,ha aggiunto la fonte, riferendosi ai disordini in zone arabo-israeliane e nei quartieri est e nord di Gerusalemme. La maggior parte dei proiettili che si abbattono sul sud di Israele, ha spiegato la fonte, sono colpi di mortaio mentre la frequenza dei razzi è calata. “Ma tutto il fuoco deve cessare – ha aggiunto – Il messaggio a Hamas è chiaro: cessate il fuoco senza condizioni. Settimana scorsa avevamo detto: alla calma risponderemo con la calma. Ora, vediamo che questo non è successo”.
8 luglio 2014 – L’ambasciatore dell’Unione Europea in Israele Lars Faaborg-Andersen ha visitato lunedì la città di Ashkelon in segno di solidarietà con la popolazione israeliana del sud, bersagliata da giorni dai razzi palestinesi lanciati dalla striscia di Gaza. “La mia presenza qui – ha detto l’ambasciatore – è un segnale di solidarietà da parte dell’Unione Europea verso la gente di qui, che vive sotto questa inaccettabile minaccia. È una situazione in cui è molto difficile vivere, e sono perfettamente consapevole della paura e dell’ansia che le persone sperimentano qui ogni giorno”.
8 luglio 2014 – Il ministro degli esteri israeliano Avigdor Liberman ha annunciato lunedì pomeriggio in diretta tv la decisione di ridividere il gruppo parlamentare Likud-Beytenu, ripristinando la situazione di prima delle elezioni del 2013. L’annuncio era prevedibile, dopo lo scontro testa a testa fra Lieberman e il primo ministro Benjamin Netanyahu nella riunione di governo di domenica sulla gestione della crisi in corso, soprattutto con riferimento alla situazione nel sud del paese incessantemente bersagliato dai razzi palestinesi lanciati dalla striscia di Gaza.
8 luglio 2014 – Sottoposti ad esame psichiatrico alcuni dei sei arrestati in relazione all’assassinio del 16enne arabo Mohammad Abu Khdeir.
8 luglio 2014 – Un colpo di mortaio sparato nelle prime ore di lunedì mattina dal territorio siriano si è abbattuto sul versante israeliano delle alture del Golan. Ne ha dato notizia il portavoce delle Forze di Difesa israeliane aggiungendo che i militari hanno risposto al fuoco verso l’origine dell’attacco.
8 luglio 2014 – Il presidente della Knesset Yuli Edelstein ha parlato lunedì mattina con Hussein Abu Khdeir, padre del 16enne Muhammad assassinato a Gerusalemme, e gli ha espresso le sue condoglianze. “Siamo tutti profondamente scioccati, qui alla Knesset, da questo fatto intollerabile – ha detto Edelstein – Nessuna parola può confortare un genitore che perde il proprio figlio”. Edelstein ha assicurato Abu Khdeir che la giustizia farà il suo corso e che quello a carico degli assassini sarà un processo “che il paese non potrà mai dimenticare”. Edelstein ha anche invitato la famiglia Abu Khdeir alla Knesset, garantendo al padre che per loro la porta “è sempre aperta”.
8 luglio 2014 – Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato lunedì mattina con Hussein Abu Khdeir, padre del 16enne Muhammad assassinato a Gerusalemme. “Desidero esprimere la mia indignazione e quella dei cittadini di Israele per lo spregevole omicidio di vostro figlio – ha detto Netanyahu – Abbiamo agito immediatamente per arrestare gli assassini, che saranno portati in giudizio e saranno trattati con la massima severità prevista dalla legge. Condanniamo tutti i comportamenti brutali; l’assassinio di vostro figlio è ripugnante e non può essere tollerato da qualunque essere umano”.
8 luglio 2014 – Tre dei sei arrestati hanno confessato l’omicidio del 16enne Mohammad Abu Khdeir, di Shuafat, ricostruendo la dinamica del fatti per gli investigatori. I sei sono accusati di partecipazione a un’organizzazione terroristica, di appartenenza a un’organizzazione vietata, di sequestro a scopo di omicidio, di omicidio di minorenne, di concorso e complicità nel commettere un crimine, di detenzione di armi e munizioni e d’aver commesso un crimine motivato da razzismo. La madre di uno dei sei indagati ha detto a YnetNews di non poter credere che suo figlio, 16enne, possa aver fatto una cosa del genere: “Siamo distrutti, per noi è tutto molto difficile”, ha aggiunto. Gli arrestasti non hanno potuto incontrare gli avvocati durante i primi interrogatori in custodia cautelare giacché questo è quanto prevede la legge per reati di terrorismo, ha spiegato lunedì la ministra della giustizia Tzipi Livni.
8 luglio 2014 – Domenica notte, violenti manifestati arabi hanno continuato a distruggere a Shuafat la linea e le stazioni della metropolitana leggera che collega i quartieri sud-ovest ai quartieri nord-est di Gerusalemme.
8 luglio 2014 – La polizia israeliana del distretto settentrionale ha arrestato una cinquantina di manifestanti durante i disordini delle ultime 24 ore. Tra gli arrestati, una ventina di minorenni.
8 luglio 2014 – Egitto. Il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha detto che avrebbe voluto che i giornalisti di Al Jazeera Peter Greste, Mohamed Fahmy e Baher Mohamed, arrestati per favoreggiamento di “un gruppo terroristico”, fossero espulsi anziché processati. Lo ha riferito lunedì il giornale Al-Masry Al-Youm secondo il quale al-Sisi avrebbe affermato che la sentenza contro i tre giornalisti “ha avuto effetti molto negativi”.
8 luglio 2014 – Dopo una domenica di lanci di razzi palestinesi, nella notte aerei israeliani hanno colpito in due ondate nove obiettivi terroristici nella striscia di Gaza, tra cui diverse rampe di lancio semi-interrate. L’ala militare di Hamas ha riferito che nove suoi membri sono rimasti uccisi, sette dei quali in un tunnel a Rafah. Una fonte militare israeliana ha detto che i membri di Hamas “si trovavano nel tunnel con degli esplosivi” e che “il tunnel doveva servire per un grosso attacco terroristico” in Israele. La fonte ha precisato che i terroristi sono morti per l’esplosione accidentale degli ordigni che avevano piazzato, e non a causa di un attacco aereo israeliano.
7 luglio 2014 – “Si tratta di un atto scioccante e intollerabile che qualsiasi persona sana di mente, certamente in un paese forte e democratico come lo stato di Israele, condanna con la massima fermezza”. Lo ha detto domenica il ministro israeliano di pubblica sicurezza Yitzhak Aharonovitch a proposito dell’assassinio del 16enne palestinese Mohammed Abu Khdeir. “Lo stato di Israele – ha aggiunto il ministro – è un paese che rispetta e fa rispettare la legge, e continuerà ad adottare misure decise contro tutti coloro che violano la legge. Chiedo a tutti di dar prova di responsabilità e di adoperarsi per prevenire ulteriori disordini”.
7 luglio 2014 – La polizia israeliana ha comunicato domenica che la 19enne Shelley Dadon, trovata uccisa con 17 pugnalate il primo maggio scorso in un parcheggio della zona industriale di Migdal Ha’emek, è stata assassinato dal suo taxista, il 34enne Hassin Yousef Hassin Khalifah, arrestato a metà giugno. Il movente esatto dell’omicidio è ancora da chiarire, ma a quanto pare lo stesso omicida avrebbe ammesso la matrice terroristica: uccisa perché ebrea. I dettagli dell’inchiesta sono ancora sotto segreto istruttorio. Non si registrano condanne o prese di posizione da parte araba o palestinese.
7 luglio 2014 – Ancora lanci di razzi palestinesi (una trentina) per tutta la giornata e la serata di domenica dalla striscia di Gaza sui centri abitati israeliani nel sud del paese. “L’esperienza ha dimostrato che in momenti come questi bisogna agire con calma e in modo responsabile, senza avventatezza e senza dare in escandescenze”, ha detto domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a proposito degli incessanti attacchi palestinesi da Gaza. “L’obiettivo di tutte le nostre azioni – ha aggiunto Netanyahu – è quello di riportare calma e sicurezza a tutti i cittadini israeliani, in particolare ai residenti del sud. Faremo tutto il necessario per ripristinare la tranquillità e la sicurezza”. Domenica notte forze aeree israeliane hanno reagito attaccando una cellula terrorista intenta a lanciare razzi su Israele dalla striscia di Gaza: vi sarebbero due morti.
7 luglio 2014 – Il ministro della difesa israeliano Moshe Ya’alon si è detto “sconvolto” per la crudele uccisione del 16enne Muhammad Abu Khader. “Questi spregevoli assassini – ha detto Ya’alon – non rappresentano il popolo ebraico e i suoi valori, e devono essere trattati come vengono trattati i terroristi. Non permetteremo che dei terroristi ebrei in mezzo a noi distruggano il tessuto di vita fra i vari settori dello stato di Israele, né che facciano del male a degli innocenti solo perché arabi”. Il ministro ha esortato a “combattere contro i colpevoli e i loro mandanti con pugno di ferro”.
7 luglio 2014 – L’Anti-Defamation League di è detta “indignata e inorridita” per l’assassinio del 16enne Mohammed Abu Khdeir e ha elogiato la polizia israeliana per l’arresto domenica di sei indagati in relazione al reato. Il direttore Abe Foxman ha aggiunto che “squadrismo e uccisioni per vendetta non saranno tollerate nella società israeliana e sono un anatema per valori ebraici”. La Anti-Defamation League ha esteso le sue “più sentite condoglianze” alla famiglia di Abu Khdeir.
7 luglio 2014 – “Gli assassini dell’adolescente palestinese Muhammad Abu Khdeir devono essere trattati come terroristi”. Lo ha detto domenica il ministro israeliano dell’economia Naftali Bennett, che ha aggiunto: “L’assassinio di Abu Khdeir è un atto efferato contrario alla morale e contrario all’ebraismo”.
7 luglio 2014 – “Andremo in fondo a questa tragedia e i responsabili saranno puniti dalla giustizia”. Lo ha detto domenica il presidente israeliano Shimon Peres, a proposito dell’arresto dei presunti responsabili dell’uccisione di Mohammed Abu Khadir, il giovane palestinese brutalmente assassinato mercoledì scorso. “Non lasceremo nulla di intentato per arrivare alla verità su questo orrendo delitto – ha detto Peres incontrando i giornalisti a Sderot, la città più colpita dal lancio di razzi palestinesi dalla striscia di Gaza – Israele è uno stato di diritto e la legge deve essere rispettata da tutti. Non ci saranno coperture né omissioni, l’indagine della polizia accetterà la verità e gli assassini saranno puniti”.
7 luglio 2014 – Le forze di sicurezza israeliane hanno operato sei arresti in connessione al brutale assassinio del 16enne palestinese Mohammed Abu Khdeir, trovato ucciso mercoledì mattina a Gerusalemme. I dettagli sono coperti da segreto istruttorio, ma secondo alcune fonti si tratta di estremisti ebrei. “A quanto pare, le persone arrestate in relazione al caso appartengono a un gruppo ebraico estremista”, ha detto un anonimo funzionario citato domenica dall’agenzia AFP. Secondo Canale 2, gli arrestati sono originari di Beit Shemesh, Gerusalemme e Adam. Fra loro vi sarebbero dei minorenni. Secondo gli investigatori, un giorno prima i sei arrestati avevano tentato di rapire un bambino palestinese.
7 luglio 2014 – È stato sepolto venerdì nella città iraniana di Shiraz un pilota iraniano morto mentre “difendeva luoghi santi sciiti” nel vicino Iraq. Lo ha detto domenica l’agenzia di stampa statale iraniana IRNA aggiungendo solo che Shoja’at Alamdari Mourjani è stato ucciso mentre combatteva a Samarra, a nord di Baghdad, contro “i terroristi Takfiri” (apostati, termine usato per indicare i combattenti sunniti).
7 luglio 2014 – Il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha espresso domenica piena fiducia che gli assassini del 16enne arabo trovato ucciso mercoledì mattina saranno assicurati alla giustizia. “Sono sicuro al cento per cento che la polizia risolverà questo caso” ha detto Barkat in un’intervista. Il sindaco Barkat ha poi parlato con la famiglia Abu Khdeir esprimendo a nome di tutta la città le condoglianze e la condanna dell’assassinio.
7 luglio 2014 – Dura presa di posizione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, domenica mattina all’apertura della riunione settimanale del governo: “Non c’è posto nello stato di Israele per coloro che gettano pietre e molotov contro la polizia, non c’è per chi blocca le strade, distrugge proprietà e minaccia le persone. Non si può godere dell’assistenza sociale e di sussidi famigliari, da una parte, e dall’altra violare le leggi più elementari della coesistenza civile nello stato di Israele”. Netanyahu ha insistito perché i dirigenti arabi usino la loro influenza per porre fine agli scontri violenti a Gerusalemme est e in Cisgiordania. “Invito i leader della comunità araba ad agire responsabilmente prendendo ferma posizione di fronte a questi disordini affinché torni la calma per tutti – ha detto – Coloro che infrangono la legge saranno perseguiti e puniti severamente”. Netanyahu ha poi definito “irresponsabili” alcuni politici e ministri israeliani che, ha detto, “muovono critiche approfittando della situazione che si è creata”.
7 luglio 2014 – Ricoverati domenica al Centro Medico Ziv di Safed (Israele) due caschi blu filippini rimasti feriti in Siria quando un colpo di mortaio è esploso accanto al loro veicolo.
7 luglio 2014 – Arrestato un palestinese accusato d’essere un terzo terrorista direttamente coinvolto nel sequestro e assassinio dei tre ragazzi israeliani lo scorso 12 giugno. Si tratta di Hussam Dufash, un palestinese residente ad Hebron e affiliato a Hamas. Il nome di Hussam Dufash era stato aggiunto a quelli di Amar-Abu Eisha e Marwan Kawasmeh quali menti e artefici del triplice omicidio, ma a differenza degli altri due Dufash non si era mai allontanato da Hebron, probabilmente a causa del blocco dell’intera area effettuato dalle forze di sicurezza israeliane. Domenica mattina le autorità israeliane hanno annunciato che, dopo l’arresto di Hussam Dufash, le limitazioni di movimento attorno a Hebron verranno allentate e che la città potrà tornare progressivamente alla normalità. Continuano intanto le ricerche di Amar-Abu Eisha e Marwan Kawasmeh, che si sospetta abbiano raggiunto la striscia di Gaza.
7 luglio 2014 – La Corte di Gerusalemme ha ordinato domenica mattina il rilascio su cauzione di Tariq Khdeir, 15 anni, palestinese con cittadinanza americana, cugino di Muhammad Abu Khdeir (il 16enne trovato ucciso a Gerusalemme). Tariq Khdeir è accusato d’aver lanciato ordigni incendiari e ferito un agente. Un video diffuso sabato su internet mostra due agenti israeliani della polizia di frontiera che prendono a calci e pugni un giovane col volto coperto che, secondo fonti palestinesi, sarebbe Tariq Khdeir, anche se il filmato è sfocato e la vittima del pestaggio non è facilmente identificabile. Il ministero della giustizia israeliano ha annunciato sabato sera l’apertura di un’inchiesta sull’incidente.
7 luglio 2014 – Dopo i violenti scontri del fine settimana nelle zone arabo-israeliane di Wadi Ara e del Triangolo, il ministro della pubblica sicurezza israeliano Yitzhak Aharonovitch si è recato nella regione da dove ha lanciato un appello alla calma ribadendo che la polizia non tollererà ulteriori manifestazioni violente. “Abbiamo arrestato decine di persone e non intendiamo permettere che si continui a lanciare molotov, bloccare strade, distruggere beni, ferire e minacciare persone” ha detto il ministro, aggiungendo che la maggior parte della comunità arabo e dei suoi dirigenti sta cooperando per riportare la calma, mentre è solo un ristretto numero di estremisti che cerca di incendiare la situazione.
6 luglio 2014 – Per tutto il fine settimana sono continuati i tiri di mortaio e i lanci di razzi palestinesi (almeno una trentina) dalla striscia di Gaza contro il sud di Israele. Diversi i razzi intercettati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro” sopra i centri abitati israeliani, in particolare due diretti verso la città di BeerSheva (evento che non accadeva dal novembre 2012). L’aviazione israeliana, dopo gli ultimi attacchi di venerdì sera, per tutta la giornata di sabato si è astenuta dal reagire, ma di fronte ai continui lanci è intervenuta sabato notte colpendo una decina di obiettivi terroristi nella parte centrale e meridionale della striscia di Gaza come rampe di lancio e impianti per la produzione di armi. Il capo di stato maggiore israeliano Benny Gantz ha affermato sabato sera che Hamas è responsabile del continuo lancio di razzi da Gaza e che le Forze di Difesa israeliane sono pronte a dare qualunque risposta si renda necessaria per riportare la calma nel sud del paese. Secondo fonti palestinesi, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha parlato sabato con il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Mashal, e ha insistito sul fatto che Hamas cerchi di riportare la calma a Gaza al fine di evitare un’ulteriore escalation.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
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