Terrorismo palestinese senza freni: ancora attentati nelle ultime 48 ore

 
Emanuel Baroz
26 ottobre 2015
3 commenti

Terrorismo palestinese senza freni: ancora attentati nelle ultime 48 ore

terrorismo-palestinese-attentati-focus-on-israelGerusalemme, 25 Ottobre 2015 – Continuano senza sosta gli attentati contro i cittadini israeliani da parte di terroristi palestinesi. Solo nelle ultime 48 ore sono stati almeno 5 gli attacchi:

– Un 25enne israeliano è stato ferito a coltellate in un attacco terroristico domenica sera nella città israeliana di Ariel, in Cisgiordana (Giudea e Samaria). Le Forze di Difesa israeliane si sono messe alla caccia dell’aggressore che si è dato alla fuga. L’attacco è avvenuto mentre decine di lavoratori palestinesi arrivavano allo svincolo di Ariel al ritorno da una giornata di lavoro al di là della Linea Verde (ex linea armistiziale ’48-’67). In precedenza, sempre domenica, una terrorista 17enne è stata mortalmente ferita quando si è scagliata, coltello in pugno, contro agenti della polizia di frontiera in servizio all’ingresso della Grotta dei Patriarchi, a Hebron, che le avevano chiesto di mostrare i documenti. L’attentato aveva fatto seguito a un attacco, domenica mattina a Gush Etzion (a sud-ovest di Gerusalemme), in cui un terrorista palestinese aveva ferito a colpi di pugnale al petto un civile israeliano 58enne che era dovuto scendere dall’auto bersagliata da lanci di pietre. Le forze di sicurezza si sono messe alla ricerca dell’aggressore.

– Un arabo è stato arrestato domenica dall’intervento delle forze di sicurezza su un autobus in transito presso il kibbutz Gesher (nella valle di Beit She’an, nord Israele) a seguito della segnalazione del suo fare sospetto. Perquisito dalla polizia, è stato trovato in possesso di un coltello e di una kippà (copricapo ebraico).

– Un 23enne arabo israeliano originario di Jalulia si è lanciato sabato sera con un parapendio dalle alture del Golan verso il territorio siriano, verosimilmente per andare a unirsi a un gruppo jihadista ribelle. Lo ha detto domenica il portavoce delle Forze di Difesa israeliane Moti Almoz. Netanyahu ha detto domenica che il governo intende adoperarsi per revocare la cittadinanza del giovane. “Stiamo combattendo contro ISIS, Jabhat al-Nusra e altre organizzazioni terroristiche – ha spiegato Netanyahu – Coloro che entrano nelle file del nemico per combattere Israele non hanno diritto alla cittadinanza israeliana”.

– Un 17enne palestinese camuffato da venditore di dolciumi ha tentato di accoltellare le guardie di sicurezza a un posto di controllo, sabato mattina vicino a Jenin, ma uno degli agenti ha visto in tempo il coltello e ha sparato al giovane uccidendolo prima che riuscisse a colpire.

Nel frattempo Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha conferito l’onorificenza “Ordine al Merito per la Cultura, le Scienze e le Arti” al vignettista Baha Al-Bukhari, del quotidiano palestinese Al-Ayyam, le cui recenti vignette spronano alle violenze contro israeliani.

Sempre domenica la polizia israeliana ha rivelatoche Muhand al-Okabi, il beduino che la scorsa settimana ha perpetrato l’attacco terroristico alla stazione centrale degli autobus di Beersheva, era stato in contatto con Hamas per un periodo di tempo prolungato e l’attacco che ha realizzato era stato pianificato. Il terrorista, una volta entrato nel centro commerciale, ha seguito il soldato Omri Levi quando questi si è recato ai servizi, e qui gli ha sparato uccidendolo. Ha quindi preso il mitra della vittima e ha aperto il fuoco sui presenti finché non è stato abbattuto dalle forze di sicurezza.

(Fonte: Israele.net)

Nell’immagine in alto: un poster che circola on line e anche in formato cartaceo con le “istruzioni per l’uso” per chi vuole accoltellare gli ebrei. Il titolo in alto infatti recita: “Posizioni sensibili dove accoltellare gli ebrei” (thanks to Progetto Dreyfus)

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  • #1Emanuel Baroz

    Grazie al giornalista Riccardo Chartroux, ieri il TG3 ha testimoniato uno spaccato della società palestinese e del conflitto con Israele che raramente si è potuto vedere sulle nostre reti.

    GUARDA QUI: http://www.rai.tv/…/ContentItem-7c7f6346-fa5b-4245-834b-254…

    https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/posts/888730624536633

    26 Ott 2015, 13:28 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    GUSH ETZION: ISRAELIANO ACCOLTELLATO.
    LINEA 28: ARRESTATO PALESTINESE CON COLTELLO E KIPPAH

    Questa mattina un israeliano di 58 anni è stato ferito da un terrorista palestinese travestito da ebreo ultra ortodosso nei pressi di Gush Etzion. La vittima è stata ferita alla testa dalle pietre lanciate mentre era in macchina e una volta costretto a scendere, è stato accoltellato. Ferito, è riuscito ad estrarre la sua pistola e a ferire lievemente il terrorista che è però riuscito a fuggire. Non essendoci linea telefonica in quella zona, il civile israeliano è stato costretto a rimettersi alla guida per raggiungere il villaggio di Metzad e chiamare i soccorsi.

    Nel frattempo, la polizia di Tiberiade è stata avvisata della presenza di un palestinese che viaggiando sull’autobus 28, aveva annunciato di voler essere uno shaid, un martire. Gli agenti hanno quindi raggiunto il bus e arrestato l’uomo che possedeva un coltello, una kippah (copricapo ebraico) e una carta d’identità israeliana. Oltre ad interrogarlo, la polizia sta verificando se il documento appartenga davvero all’uomo.

    https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/888361417906887/?type=3

    26 Ott 2015, 13:28 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Perché nessuno parla della giovane soldatessa israeliana accoltellata da un palestinese?

    di Massimo Montebove

    Un vasto e trasversale substrato culturale italiano nasconde un profondo antisemitismo mascherato da critiche feroci nei confronti di uno Stato, Israele, circondato da Paesi che vogliono distruggerlo e che negano il suo diritto all’esistenza.

    Un aspetto che molti, con coscienza e volontà, tendono a sottacere. Un antisemitismo odioso soprattutto quando si parla di morti, che meriterebbero eguale rispetto. Se un bambino palestinese perde la vita, giustamente ci indigniamo e magari c’è pure chi scende in piazza ad esprimere rabbiosamente il proprio sdegno, bruciando bandiere con la Stella di David.

    Se a morire o a restare ferito è un israeliano, le cose sono molto diverse. Penso – ma è solo l’ultimo di una lunga serie – al caso della ventenne Dikla Mikdash bat Chava, pugnalata al collo da un palestinese nei giorni scorsi e ora ricoverata in gravissime condizioni. Sui media italiani la notizia praticamente non è apparsa, ha viaggiato un po’ sui social, ma comunque nessuno si è stracciato le vesti.

    Qui il problema è doppio: non solo si tratta di una israeliana colpita da un palestinese, ma soprattutto parliamo di un militare. Non è un caso che in Italia molto di coloro che guardano con simpatia ad Hamas e all’intifada siano anche allergici alle divise.

    Il nostro è uno strano paese. Che avrebbe ed ha molto da imparare da una grande nazione come Israele.

    http://www.huffingtonpost.it/massimo-montebove/soldatessa-israeliana-accoltellata-_b_8369420.html

    26 Ott 2015, 13:29 Rispondi|Quota