La morbosa attenzione dei media italiani per gli ebrei al potere

 
Emanuel Baroz
21 novembre 2016
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I media italiani e l’ossessione per l’ebreo al potere

di Paolo Salom

trump-elezione-presidente-usa-jared-kushner-focus-on-israelJared Kushner, genero di Trump, ebreo ortodosso (e miliardario). Sheldon Adelson, multimiliardario finanziatore di Trump, ebreo ortodosso. L’elenco potrebbe continuare. Sempre seguendo questo modello: nome, ruolo, religione: ma solo se si tratta di un ebreo. Così i media italiani parlano degli uomini (e delle donne) che circondano il presidente eletto americano e che in questi giorni si contendono posti di responsabilità e favori dopo la vittoria alle elezioni dell’8 novembre.

Non so voi, ma a me stona questa insistenza nel voler definire prima di altri aspetti l’ebraicità del prossimo consigliere, ministro o chissà cosa. Forse che l’appartenenza religiosa di altri collaboratori non ebrei viene evidenziata allo stesso modo?

La risposta è sì, ma solo quando si tratta di personaggi al limite, tipo Ben Carson, cristiano evangelico e creazionista che, guarda caso, legge la Bibbia in maniera letterale ed è molto vicino a Israele.

Per quanto ne so, nessun quotidiano americano è così pervicace nel giustapporre la parola “ebreo” ai protagonisti di questi giorni tanto concitati. E certo non sono teneri con Donald Trump. Senza entrare nel merito delle questioni politiche, mi chiedo quale sia il problema dell’informazione italiana. Che differenza fa se il genero di Trump è ebreo o cristiano? Quanto è importante stabilire che Adelson sia legato a Israele? Quanti, tra i finanziatori del magnate-presidente non lo sono? O magari sono ostili? O semplicemente indifferenti?

Io credo che, almeno in Italia, probabilmente anche altrove, ci sia un’ossessione che viene da lontano. Rimarcare con tanta puntigliosità la categoria “ebreo” accanto ai protagonisti delle cronache politiche che vengono da oltre oceano racconta di una mentalità che si inserisce, forse anche inconsapevolmente, nel filone cospirazionista. Il messaggio che si vuole trasmettere (e che viene recepito facilmente) è questo: “Badate, questo personaggio è ebreo, dunque ha sicuramente un’agenda (nascosta)…”. E forse anche questo: “Vedete? Gli ebrei controllano il governo americano…”.

Posso dire che tutto questo mi fa scorrere brividi lungo la schiena?

Mosaico Cem

Nella foto in alto: Jared Kushner, Ivanka Trump e Donald Trump, neopresidente degli USA

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