Netanyahu: palestinesi devono temere Corte dell’Aia, non Israele
Gerusalemme, 31 Dicembre 2014 – Benjamin Netanyahu ha avvertito i palestinesi che sono loro ad avere “piu’ da temere”, rispetto ad Israele, da un’eventuale intervento della Corte Penale Internazionale (Cpi) dell’Aja che indaga sui crimini di guerra e contro l’umanita’. Cosi’ il premier israeliano subito dopo la firma del presidente (con mandato scaduto, lo ricordiamo ancora una volta) dell’Anp, Abu Mazen, della richiesta di aderire a 20 organizzazione internazionali, a partire dal Trattato di Roma che costitui’ la Cpi. Primo passo, secondo Ramallah, verso il possibile avvio di un’inchiesta contro Israele.
Con le sue parole Netanyahu ha pero’ ricordato che nelle offensive nella Striscia di Gaza, l’ultima quest’estate, anche Hamas – alleata di governo del’Anp – e le altre formazioni terroristiche che controllano l’enclave costiera, sono state criticate per il mancato rispetto dei diritti umani a partire dal nascondere in edifici come scuole ed ospedali arsenali militari e piattaforme di lancio di razzi.
“Quella che ha piu’ da temere e’ l’Anp che ha formato un governo con Hamas, un’organizzazione riconosciuta essere terroristica e che, come Isis (gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico che hano creato uno ‘Stato’ tra Siria ed Iraq), comette crimini di guerra“, ha scandito Netanyahu, che ha minacciato l’adozione di “passi (rappresaglie) in risposta” all’iniziativa dell’Anp “e difenderemo i soldati israeliani”, nell’eventualita’ che questi siano incriminati dalla Cpi. Il tutto dopo che ieri, per un solo voto non e’ passata la risoluzione che avrebbe obbligato Israele al completo ritiro entro i confini del 1967, prima della Guerra dei Sei Giorni, rinunciando quindi a tutta la Cisgiordania (Giudea e Samaria).
(Fonte: AGI, 31 Dicembre 2014)