Raduno naziskin a Roma: tam-tam razzista sul web

 
Emanuel Baroz
10 maggio 2012
5 commenti

Raduno naziskin a Roma: tam-tam razzista sul web

In uno stabile occupato vicino Guidonia, in arrivo gruppi xenofobi da tutta Italia. Ma soprattutto il gruppo inglese dei “Brutal Attack”, una band che celebra la superiorità dei bianchi.  Perfino CasaPound ha preso le distanze 

di Marco Pasqua

Roma, 10 Maggio 2012 – Arriveranno da tutta Italia, ma anche dal Regno Unito, per festeggiare i primi 20 anni di vita dei naziskin riuniti nella sigla “Spqr Skins”. L’appuntamento è per sabato a “Casa d’Italia Colleverde”, vecchia occupazione creata in questa frazione di Guidonia, nel 2007, da CasaPound, ma oggi divenuta punto di ritrovo degli skinhead della capitale. Il raduno di sabato, organizzato anche per commemorare Mirko, Simone, Emanuele e Gianluca, quattro camerati scomparsi in un incidente stradale, vedrà esibirsi sul palco alcune band neonaziste, molto note negli ambienti della destra estrema per i loro inni alla violenza e alla xenofobia. A partire dagli skin bolognesi di “Legittima offesa”, punto di riferimento delle teste rasate grazie al repertorio che spazia dall’incitamento alla violenza alle rivendicazioni di superiorità razziale, fino alle citazioni di Mussolini. Ma non saranno i soli.

Altri gruppi sono i romani “Time Bombs” e “The 4 Aces”, i “Garrota” (Varese), gli “Ultima Frontiera” (Friuli Venezia Giulia) e, soprattutto, i temibili “Brutal Attack”, dal Regno Unito. Band razzista, che celebra il “white power” (superiorità dei bianchi) e la cui nascita risale agli anni Ottanta: una delle più longeve nell’ambito di gruppi musicali d’area. Sul loro sito è presente una sezione di propaganda nazista. Contatto, questo con i “Brutal attack”, ottenuto grazie agli ottimi rapporti che gli  skin romani vantano con la rete di “Blood and Honour”. Formazione nata nel 1987, il nome è un richiamo al motto della gioventù hitleriana “Sangue e Onore”: all’estero si è resa protagonista di numerose violenze. In Germania è stata dichiarata fuorilegge.

Razzisti, antisemiti e omofobi, predicano, tra le altre cose, la superiorità della razza bianca. Lo scorso mese di settembre, aveva già fatto discutere la notizia di un gemellaggio tra gli “Spqr Skins” e gli inglesi di “Blood and Honour”, che avevano addirittura pianificato di aprire una loro sede, all’interno di “Casa d’Italia”. Progetto parzialmente naufragato, mentre i contatti  –  e questo raduno lo dimostra  –  sono rimasti.

CasaPound, da parte sua, ha sempre cercato di distanziarsi da quell’occupazione, sempre più “esplosiva”.  “L’occupazione di Colleverde non è sede della Blood and honour né di movimenti transnazionali di alcun genere”, si erano affrettati a dire i fascisti del terzo millennio, capitanati da Gianluca Iannone. Peccato che la presenza stabile del gruppo di skin trovi conferma, anche oggi, sulla pagina Facebook di Casa d’Italia. La trasformazione da un’occupazione a scopo abitativo (come era stata presentata nel 2007 da CasaPound) a una vera e propria SkinHouse, covo di violenti estremisti dell’area, capitale inclusa, è praticamente ultimata.

Il concerto di sabato, che viene pubblicizzato da settimane su numerosi forum e siti neonazisti esteri, inizierà alle 21.30, anche se i naziskin arriveranno molto prima. Prenotazione via Facebook. Tra i sostenitori della serata c’è anche il gruppo “Skin 4 Skin  –  set the prisoners free” (liberiamo i prigionieri), nato per organizzare serate di solidarietà nei confronti di naziskin arrestati nel corso degli anni. Anche in questo caso, una parte dei proventi sarà usata per sostenere le spese legali delle teste rasate finte in carcere. Tra le canzoni che animeranno la serata, quasi sicuramente “We are skinheads”, una delle più note dei “Timebombs”: “Devastato dal lavoro dentro covi la tua rabbia, contro un mondo di vigliacchi che ti chiude nella gabbia, violenza, terrore, questo gli regalerai. Non esistono barriere che ti fermeranno mai! Ma Gli skinheads, ma gli skinheads non si fermeranno mai! Prima o poi la pagherai”. Gli stessi hanno anche firmato un inno agli Anni di piombo, “Per non dimenticare”: “Rossi infami occupavano le piazze, i licei, le fabbriche, le università, ma il camerata degli anni di piombo si difendeva con grande dignità! Da Primavalle a piazza Vescovio, da viale Libia a via Acca Larentia, per una notte il tempo si ferma e Roma sente la vostra presenza. La vostra morte non è stata vana, come vedete noi siamo ancora qua. Chi vi rinnega e chi vi disprezza non avrà mai la nostra pietà”.

Repubblica.it

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  • #1Parvus

    Ma cosa vogliono ancora questi scarti umani? Non gli sono bastati sei milioni di morti?

    10 Mag 2012, 20:46 Rispondi|Quota
  • #2merkava

    sarà mica il caso di partecipare ?(si scherza)

    10 Mag 2012, 22:46 Rispondi|Quota
  • #3Fede

    Propagatori di odio, mistificatori della realtà, psicolabili in anfibi neri, invertiti che non ammettono con se stessi di esserlo…. quanti aggettivi mi vengono in mente.

    Roma non merita tutto questo.

    11 Mag 2012, 15:48 Rispondi|Quota
  • #4barbara

    Invertiti?…

    11 Mag 2012, 19:32 Rispondi|Quota
  • #5Samuel

    COM’E’ DIPLOMATICA LA FARNESINA CON IL FASCIO-CONSOLE – IL NOSTALGICO MARIO VATTANI, RICHIAMATO DAL GIAPPONE DOPO ESSERE STATO PIZZICATO MENTRE SI ESIBIVA AL CONCERTO DI “CASAPOUND” CON TANTO DI SALUTO ROMANO, TORNERÀ PRESTO A RAPPRESENTARE L’ITALIA IN GIRO PER IL MONDO – SOSPENSIONE DAL SERVIZIO E DALLO STIPENDIO PER 6 MESI AL MASSIMO – COSA DIRÀ IL MINISTRO TERZI DI SANTAQUALCOSA?…

    Maurizio Caprara per il “Corriere della Sera”

    Nella Repubblica nata dalla Resistenza, chi inneggia alla Repubblica sociale e definisce quella successiva «fondata sulle menzogne e i tradimenti» e «da mafiosi italiani riportati a casa dagli americani» può continuare a rappresentare l’Italia all’estero, anche se questo comporterà inevitabili contatti con istituzioni di Stati stranieri che hanno sofferto e combattuto il nazifascismo.

    Mario Vattani, che un anno fa, prima di insediarsi come console generale d’Italia a Osaka, fu filmato in un raduno tra saluti romani mentre inneggiava alla «bandiera nera» con evidente apologia di fascismo, deve lasciare la sua sede e viene sospeso dal servizio per qualche mese, ma non perde il suo posto di diplomatico. Né viene privato del suo rango di ministro plenipotenziario che equivale, nell’amministrazione pubblica, a quello di generale di corpo d’armata o prefetto di prima classe.

    A circa dodici mesi da una sua esibizione su un palco di Roma, finita sui giornali nel dicembre scorso e dalla quale risultò ancor più palese che Vattani cantava da tempo inni del genere sotto lo pseudonimo di Katanga e con il gruppo Sottofasciasemplice, il ministero degli Esteri ha ritenuto di non dover ricorrere a sanzioni più consistenti. Fino ai giorni scorsi il figlio suonatore dell’ex segretario generale della Farnesina Umberto rischiava dalla lettera di richiamo alla destituzione, ossia il licenziamento, passando per sospensione dello stipendio o dal servizio.

    La commissione di disciplina della Farnesina, a quanto risulta al Corriere, ha ritenuto sufficiente la sospensione dal servizio. La quantità di mesi massima prevista è sei, e comporta anche la sospensione dello stipendio. La durata esatta decisa nella procedura disciplinare dovrà essere resa pubblica dall’amministrazione quando l’iter sarà stato ultimato con l’avallo del ministro degli Esteri Giulio Terzi, il quale ha la facoltà di confermare o di alleggerire quanto stabilito dalla commissione.

    Terzi ieri era negli Stati Uniti. Ex consigliere diplomatico del sindaco di Roma Gianni Alemanno, il console nel marzo scorso ottenne dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio una sospensione della sospensione temporanea dal servizio a Osaka adottata dalla Farnesina. Poi il Consiglio di Stato ha sospeso la misura del Tar, tenuto comunque a pronunciarsi nei prossimi mesi.

    [23-05-2012]

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/come-diplomatica-la-farnesina-con-il-fascio-console-il-nostalgico-mario-vattani-richiamato-dal-39320.htm

    24 Mag 2012, 11:56 Rispondi|Quota