Hamas: “Non intendiamo riconoscere Israele come stato”

 
Emanuel Baroz
27 novembre 2012
16 commenti

Ma possono essere questi gli interlocutori in un processo di pace?! Secondo Sergio Romano si…..

Hamas: “Non intendiamo riconoscere Israele come stato”

Gaza, 27 Novembre 2012 – ”Non intendiamo riconoscere Israele come stato, non siamo interessati al dialogo con gli israeliani né in passato, né al presente, né in futuro”. Lo ha dichiarato lunedì sera Fawzi Barhoum, portavoce di Hamas, (come nei giorni prima detto da Khaled Meshaal) commentando la notizia di una delegazione israeliana che sarebbe giunta al Cairo per finalizzare, attraverso la mediazione egiziana, l’accordo di cessate il fuoco, come era stato detto alla alla Reuters da un funzionario del governo egiziano che aveva inoltre specificato come fossero previsti colloqui separati tra Israele e Hamas per finalizzare i termini del cessate il fuoco del 21 novembre nella Striscia di Gaza il cui testo prevedeva che alcune questioni come la circolazione di beni e persone ai passaggi di frontiera venissero definite nelle successive 24 ore.

Ricordiamo che nell’ultima settimana numerosi bambini nati nella Striscia di Gaza sono stati chiamati Fajr, dal nome dei missili di produzione iraniana lanciati contro Tel Aviv e Gerusalemme, e Ahmed Jaabari, dal nome del capo terrorista di Hamas ucciso all’inizio dell’operazione “Amud Anan”. La madre di uno di questi Fajr ha detto che suo figlio “avrà un radioso avvenire nella resistenza”.

(Fonte: Israele.net)

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui

Nella vignetta in alto: Hamas si trucca ma fondamentalmente resta sempre la stessa…

Articoli Correlati
Raggiunto accordo per una tregua tra Israele e Hamas. Ma da Gaza continuano a lanciare missili. Perchè non ne parla nessuno?

Raggiunto accordo per una tregua tra Israele e Hamas. Ma da Gaza continuano a lanciare missili. Perchè non ne parla nessuno?

Raggiunto accordo per una tregua tra Israele e Hamas. Ma da Gaza continuano a lanciare missili. Perchè non ne parla nessuno? Gerusalemme, 21 Novembre 2012 – Almeno 12 razzi palestinesi […]

Hamas contro la proposta di Abu Mazen all’Onu: “Non possiamo riconoscere de facto lo Stato di Israele”

Hamas contro la proposta di Abu Mazen all’Onu: “Non possiamo riconoscere de facto lo Stato di Israele”

Hamas contro la proposta di Abu Mazen all’Onu: E’ vuota “Non possiamo riconoscere de facto lo Stato di Israele” ROMA, 17 set. – Non tutti i palestinesi sono a favore […]

Per il moderato (?) Abu Mazen non si può riconoscere Israele come stato ebraico

Per il moderato (?) Abu Mazen non si può riconoscere Israele come stato ebraico

Abbas, non riconosceremo Israele come Stato ebraico GERUSALEMME, 7 set. – L’Anp non riconoscera’ Israele come Stato ebraico. A sottolinearlo e’ stato il presidente dell’Autorita’ nazionale palestinese Mahmoud Abbas, secondo […]

Dahlan ad Hamas: non dobbiamo riconoscere Israele. Fatah non lo ha mai fatto

Dahlan ad Hamas: non dobbiamo riconoscere Israele. Fatah non lo ha mai fatto

M.O./ Dahlan ad Hamas: non dobbiamo riconoscere Israele Ex uomo forte di Gaza: Fatah non lo ha mai fatto Roma, 18 mar. (Apcom) – Dopo un lungo silenzio torna a […]

Meshaal: “tregua di 10 anni ma senza riconoscere lo Stato di Israele”

Meshaal: “tregua di 10 anni ma senza riconoscere lo Stato di Israele”

Meshaal: “Tregua di 10 anni ma senza riconoscere lo Stato di Israele” 22/04/2008 “Offriamo una tregua di 10 anni se Israele si ritira sulle linee del 1967. In tal caso, […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Emanuel Baroz

    28/11/2012 “Questa iniziativa unilaterale palestinese allontana la soluzione a due stati per due popoli e non fa che deteriorare ulteriormente le relazioni con Israele”. Lo ha detto martedì un alto rappresentante israeliano a proposito dell’intenzione del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di chiedere giovedì all’Assemblea Generale dell’Onu di elevare lo status della delegazione dell’Olp da quello di “ente invitato permanente” a quello di “Stato osservatore”. “Israele – ha aggiunto il rappresentante di Gerusalemme – risponderà a tempo debito con azioni adeguate a questa mossa palestinese alle Nazioni Unite, senza tuttavia adottare misure che potrebbero essere criticate dalla comunità internazionale”.

    28/11/2012 Per il quarto giorno di seguito, martedì, militari delle Forze di Difesa israeliane hanno dovuto sparare colpi in aria per allontanare dei palestinesi che si avvicinavano alla recinzione di sicurezza, sul confine fra Israele e striscia di Gaza. Lunedì un terrorista venuto dalla striscia di Gaza era riuscito a penetrare in un’abitazione del moshav Sde Avraham dove aveva accoltellato una madre di 4 bambini, la quale tuttavia si è difesa lottando e mettendolo in fuga. Il terrorista è stato poi ucciso in uno scontro coi soldati.

    28/11/2012 Cittadini con doppia cittadinanza israeliana e statunitense si sono appellati a un tribunale di Washington per costringere l’amministrazione Obama ad esercitare maggiore controllo circa la destinazione dei fondi trasferiti a favore dell’Autorità Palestinese. Secondo loro, il Dipartimento di Stato si è sottratto alla necessità della trasparenza prevista dalla legge circa il trasferimento di fondi, che finiscono nelle mani di organizzazioni terroristiche.

    28/11/2012 L’ex ministro degli esteri ed ex leader dell’opposizione israeliana Tzipi Livni ha annunciato ufficialmente, martedì mattina con una conferenza stampa, la creazione di una sua nuova formazione politica chiamata Hatnua (Movimento). “Ho deciso di offrire un’alternativa personale e innovativa, dando una risposta a tutti coloro che non hanno un partito da votare”, ha spiegato Livni. L’annuncio ha suscitato immediate critiche da destra e da sinistra. Il Likud accusa Livni di voler “portare Hamas in Giudea e Samaria (Cisgiordania)” dopo aver sostenuto il ritiro dalla striscia di Gaza. Il partito laburista la accusa di frammentare il centro-sinistra a vantaggio del tandem Netanyahu-Lieberman. Critico anche Yair Lapid per il rifiuto di Livni di entrare nel nuovo partito Yesh Atid (C’è futuro): “Israele non ha bisogno di un nuovo partito centrista”, ha dichiarato Lapid.

    28/11/2012 Secondo un sondaggio Maagar Mohot-Canale 10 condotto alla vigilia delle primarie del partito di governo Likud, ma diffuso martedì a votazioni concluse, il 9% degli elettori israeliani potrebbe rivedere le proprie intenzioni di voto di fronte a un netto spostamento a destra della lista del Likud, che in effetti si è verificato. Secondo il sondaggio, il Likud mantiene il suo vantaggio rispetto a un’eventuale lista congiunta con Shelly Yehimovitch (laburista) e Tzipi Livni (ex-Kadima).

    28/11/2012 Secondo il quotidiano egiziano Al-Ahram, i servizi di sicurezza locali hanno sequestrato a Suez “una notevole quantità di armi pesanti introdotte nel Sinai” provenienti dalla Libia, tra cui 185 casse di proiettili, granate anti-aereo e anti-caro, razzi RPG, mine ed esplosivi.

    27/11/2012 ”Non intendiamo riconoscere Israele come stato, non siamo interessati al dialogo con gli israeliani né in passato, né al presente, né in futuro”. Lo ha dichiarato lunedì sera Fawzi Barhoum, portavoce di Hamas, commentando la notizia di una delegazione israeliana che sarebbe giunta al Cairo per finalizzare, attraverso la mediazione egiziana, l’accordo di cessate il fuoco.

    27/11/2012 Secondo testimoni, un razzo palestinese sarebbe stato lanciato lunedì sera dalla striscia di Gaza verso la zona di Hof Ashkelon, ricadendo all’interno del territorio palestinese.

    27/11/2012 Un funzionario egiziano ha detto alla Reuters che sono iniziati colloqui separati tra Israele e Hamas, al Cairo, con la mediazione egiziana, per finalizzare i termini del cessate il fuoco del 21 novembre nella striscia di Gaza. Il testo prevedeva che alcune questioni come la circolazione di beni e persone ai passaggi di frontiera venissero definite nelle successive 24 ore.

    27/11/2012 Si tratterebbe di un terrorista venuto dalla striscia di Gaza il palestinese che è penetrato lunedì mattina nel moshav (villaggio cooperativo) Sde Avraham, nella regione di Eshkol, dove ha accoltellato una donna che tuttavia si è difesa lottando, e lo ha messo in fuga. Affrontato dai soldati venuti ad arrestarlo, il terrorista ha cercato di aggredirli ed è rimasto ucciso dalla loro reazione.

    27/11/2012 Numerosi bambini nati nella striscia di Gaza in queste settimane sono stati chiamati Fajr, dal nome dei missili di produzione iraniana lanciati contro Tel Aviv e Gerusalemme, e Ahmed Jaabari, dal nome del capo terrorista di Hamas ucciso all’inizio dell’operazione “Colonna di nube difensiva”. La madre di uno di questi Fajr ha detto che suo figlio “avrà un radioso avvenire nella resistenza”.

    27/11/2012 Il capo del politburo di Hamas, Khaled Meshaal, ha dichiarato lunedì il suo sostegno al tentativo del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di ottenere lo status di “stato osservatore” alle Nazioni Unite (senza negoziato né accordo con Israele, in violazione degli Accordi di Oslo). Lo ha annunciato Hamas in un comunicato.

    27/11/2012 Il ministro della difesa israeliano Ehud Barak, con una conferenza stampa a Tel Aviv, ha annunciato lunedì la decisione di abbandonare la vita politica “non senza esitazioni, ma con tutto il cuore”. “Completerò il mio mandato come ministro della difesa fino alla scadenza di questo governo, fra tre mesi”, ha precisato Barak.

    27/11/2012 Per due volte, domenica, pallottole vaganti provenienti dalla Siria hanno colpito un veicolo israeliano nei pressi della recinzione di confine sulle alture del Golan. Nessuno ferito.

    27/11/2012 Israele ha testato con successo il missile intercettore a lungo raggio “Fionda di Davide”, in grado di intercettare missili balistici, razzi di grande calibro e missili da crociera (da 70 a 300 km di gittata). In futuro dovrebbe operare in modo integrato con i sistemi Arrow, Arrow 3 e Cupola di ferro.

    26/11/2012 Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), parlando domenica a Ramallah, si è detto “assolutamente fiducioso” circa la richiesta che intende avanzare all’Onu il 29 novembre (anniversario della spartizione in due stati decisa all’Onu nel 1947, accettata da parte sionista e rifiutata da parte araba) di elevare lo status della delegazione Olp alle Nazioni Unite da quello di “ente invitato permanente” a quello di “Stato osservatore”. Gerusalemme considera tale mossa una grave violazione degli Accordi di Oslo, che prevedono la definizione di uno ”Stato palestinese” solo mediante negoziato e accordo con Israele. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha più volte affermato che i tentativi palestinesi di arrivare a uno Stato indipendentemente dal processo negoziale di pace mette e repentaglio la possibilità di arrivare a una soluzione a due Stati.

    26/11/2012 Tasso di partecipazione relativamente elevato (46%, pari a 56.684 elettori) alle primarie del Likud di domenica, peraltro travagliate da molte defaillance nel sistema di voto elettronico tanto da indurre le Commissione elettorale ad estendere il voto fino a lunedì sera. Tzvika Raz, la società responsabile del sistema di voto elettronico, ha detto al quotidiano israeliano Yediot Ahronot di sospettare che un attacco informatico possa essere all’origine dei tanti guasti tecnici.

    26/11/2012 Il ministro degli esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha ammesso domenica all’agenzia Anatolia News che la Turchia ha avuto contatti con Israele per cercare di porre fine alla crisi di Gaza, contravvenendo alla decisione di Ankara di congelare tutte le relazioni diplomatiche con Gerusalemme.

    26/11/2012 Dopo l’incidente di venerdì scorso (1 morto), le Forze di Difesa israeliane hanno dovuto nuovamente disperdere domenica alcune decine di palestinesi che si erano radunati nei pressi della barriera di confine nella zona di Khan Yunis. Nel frattempo Hamas ha schierato suoi “poliziotti” (disarmati) lungo la fascia di confine per impedire ulteriori assembramenti, mentre il mufti di Gaza, Slaman A-Daya, ha ammonito con una fatwa che “la violazione del cessate il fuoco [con Israele] è da considerarsi un peccato”.

    26/11/2012 Nonostante la tregua con Gaza, per il momento l’ambasciatore egiziano non verrà rimandato a Tel Aviv. Ne ha dato notizia domenica radio Kol Israel. L’ambasciatore, Ataf Salam, è stato richiamato in Egitto un paio d’ore dopo l’inizio dell’operazione israeliana anti-Hamas nella striscia di Gaza.

    25/11/2012 Le Forze di Difesa israeliane s’apprestano ad effettuare nei prossimi giorni nel sud del paese un test cruciale del nuovo sistema anti-missilistico “Fionda di David” (chiamato anche ”bacchetta magica”), in grado di intercettare missili balistici, razzi di grande calibro e missili da crociera (da 70 a 300 km di gittata). Ne ha dato notizia sabato il Boston Globe. Il sistema dovrebbe diventare operativo nel 2014. Attualmente le Forze di Difesa israeliane stimano che Israele sia sotto la minaccia di circa 200.000 razzi e missili di vario tipo puntati nella sua direzione da Iran, Siria, Hezbollah (Libano) e Hamas (Gaza). Uno scenario preso in esame è che il presidente siriano Bashar Assad possa cercare di distogliere l’attenzione dal bagno di sangue contro il suo popolo innescando uno scontro con Israele, nel qual caso non si esclude la possibilità che vengano lanciati missili Scud.

    25/11/2012 Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad si è congratulato sabato al telefono con Ismail Haniyeh, “primo ministro” di Hamas nella striscia di Gaza, per la sua ”resistenza” e ”intransigenza” contro Israele. ”I sionisti sono arrivati a un punto morto – ha dichiarato Ahmadinejad, citato dall’agenzia ufficiale IRNA – e non hanno altra scelta che inchinarsi ufficialmente al diritto assoluto della nazione palestinese”.

    25/11/2012 Israele ha allentato da sabato le norme restrittive di sicurezza verso agricoltori e pescatori della striscia di Gaza, permettendo la coltivazione di terre a meno di 300 metri alla barriera di sicurezza che separa Israele dal territorio controllato da Hamas, e raddoppiando la zona di pesca fino a 6 miglia dalla costa (11.1 km).

    25/11/2012 Diversi gruppi armati affiliati al Fatah di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) hanno sostenuto sabato d’aver attivamente partecipato alla guerra da Gaza sparando razzi contro la popolazione israeliana. Un portavoce delle Brigate Martiri di al-Aqsa (braccio armato di Fatah) ha detto ai giornalisti che i suoi uomini hanno sparato 516 razzi e missili contro Israele durante il conflitto. (Fatah è stata sanguinosamente espulsa dalla striscia di Gaza durante il golpe di Hamas del giugno 2007). Abbas Zaki, membro del Comitato Centrale di Fatah, in un’intervista a una tv palestinese in Cisgiordania ha detto che Abu Mazen non è contrario alla “lotta armata” nella striscia di Gaza. ”Abbiamo dato legittimità ai razzi garantendolo loro una copertura politica – ha aggiunto Zaki – Ho una simpatia enorme per Hamas. Dio benedica loro e la Jihad Islamica e tutti gli altri gruppi della lotta armata che hanno scelto di morire per il bene della striscia di Gaza”.

    (Fonte: Israele.net)

    27 Nov 2012, 23:43 Rispondi|Quota
  • #2Ruben DR

    Hamas: «Continueremo a introdurre armi»

    In arrivo missili Fajr 5 dall’Iran in grado di colpire Tel Aviv.

    Gaza, 25 Novembre 2012 – «Non abbiamo altra scelta che continuare a introdurre armi con tutti i mezzi possibili. Abbiamo il diritto di ricevere finanziamenti e armi dall’Iran. Loro ci aiutano per ragioni puramente religiose, senza secondi fini»: lo ha affermato uno dei dirigenti di Hamas a Gaza, Mahmud a-Zahar, secondo quanto ha riferito la stampa palestinese. Il 25 novembre in Israele il quotidiano Maariv ha dato grande rilievo a informazioni del Sunday Times secondo cui l’Iran avrebbe già inviato nei giorni scorsi verso Gaza un nave con un carico di missili Fajr 5, capaci di colpire Tel Aviv, per sostituire quelli distrutti dall’aviazione israeliana.

    NIENTE DIRITTI PER I TRADITORI. A-Zahar ha poi affermato che miliziani di Hamas sono riusciti ad abbattere «velivoli israeliani», durante i combattimenti infuriati con Israele fino al 22 novembre: un’informazione che è stata smentita in Israele. Riferendosi alla riprovazione internazionale per la fucilazione pubblica di sette palestinesi a Gaza sospettati di collaborazionismo, a-Zahar ha replicato: «Noi non consentiamo che a Gaza ci sia alcun collaborazionista, che i gruppi di difesa dei diritti umani dicano quello che vogliono. Un essere umano ha diritti solo se è una persona di onore, e non se è un traditore».

    http://www.lettera43.it/cronaca/hamas-continueremo-a-introdurre-armi_4367573814.htm

    28 Nov 2012, 00:20 Rispondi|Quota
  • #3Ruben DR

    Ripreso il contrabbando gestito da Hamas nei tunnel sotterranei di Gaza

    Gaza, 27 Novembre 2012 – Secondo i giornalisti presenti a Gaza subito dopo l’annuncio del cessate il fuoco i contrabbandieri hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo. Gli abitanti dell’enclave palestinese non prestano attenzione all’annuncio delle autorità egiziane per favorire la libera circolazione delle merci e preferiscono acquistare dai contrabbandieri, che hanno ricostruito li tunnel sotterranei distrutti dall’Aviazione israeliana.
    Hamas non perde l’occasione di sfruttare il contrabbando: si presume che il 75% delle merci che entrano nella Striscia di Gaza attraverso i tunnel costituiscano il 15% del bilancio annuale del movimento radicale palestinese.

    http://italian.ruvr.ru/2012_11_27/Ripreso-il-contrabbando-gestito-da-Hamas-nei-tunnel-sotterranei-di-Gaza/

    28 Nov 2012, 00:21 Rispondi|Quota
  • #4Giulia S.

    E’ buffo – ma non fa ridere – leggere ognuna delle due parti raccontare la sua storia, scegliendo accuratamente cosa raccontare, e quanto. Qui ad esempio si parla dei bambini che sono nati, ma non si fa menzione di quelli che sono morti.

    28 Nov 2012, 18:45 Rispondi|Quota
    • #5Mojtaba

      @Giulia S.: Ogni pagina ha la sua linea editoriale. A qualche km dalla palestina i bambini infatti vengono massacrati a centinaia dal proprio governo, un governo fieramente arabo e filopalestinese. Ma di questo nei siti propalestina non ne vedrai traccia, pertanto poche prediche Giulia.
      I bambini palestinesi sono vittime prima di tutto della propria classe dirigente.

      29 Nov 2012, 01:10 Rispondi|Quota
    • #6Giulia S.

      @Mojtaba: Questo è certo. Hamas dovrebbe stare all’angolo, dovrebbe essere chiaro che quella diplomatica è l’unica strada. Oggi forse accadrà qualcosa di importante: a mio parere, senza il riconoscimento di due stati autonomi, senza la possibilità per i due popoli di sedere al tavolo delle trattative con uguale dignità, un accordo non sarà mai possibile.

      29 Nov 2012, 11:38 Rispondi|Quota
  • #7Sara

    Forse perchè di quelli ne parlate già a sufficienza voi?

    28 Nov 2012, 19:35 Rispondi|Quota
  • #8Giulia S.

    @Sara > Noi chi?

    29 Nov 2012, 08:41 Rispondi|Quota
  • #9Robdic

    L’Italia decide di votare a favore della mozione palestinese all’ONU: per qualcuno è qualcosa di importante che succede oggi. Anche per me lo è: la stessa importanza che ha un lutto in famiglia o un rtadimento coniugale

    29 Nov 2012, 17:16 Rispondi|Quota
    • #10Giulia S.

      @Robdic: evitiamo la retorica alla Barbara D’Urso e buttiamo giù qualche motivazione, per capirsi?

      29 Nov 2012, 18:08 Rispondi|Quota
    • #11Robdic

      @Giulia S.: La retoerica alla Barbara D’Urso la farai tu, anzi a quanto ho letto fai quella alla Nichi Vendola e non è un bel vedere. Motivazioni? Ce ne sono a bizzeffe, solo chi come te non vuol vederle non se ne accorge. Tanto per cominciare, vengono violati gli accordi di Oslo con un’iniziativa unilaterale palestinese, poi in qualità di stato (stato? ma quale, quello di Hamas o quello degli altri? le differenze spiegamele tu perchè dalle dichiarazioni del sedicente moderato Abbas non sembrano così evidenti) osservatore potrà portare Israele in giudizio presso il Tribunale penale internazionale per crimini contro l’umanità: capito? i più grandi assassini di civili che denunciano l’unica democrazia dell’area e questo anche grazie al conrtibuto del governo del mio paese, per la gioia di tutti gli odiatori d’Israele tuoi compagnucci. Fottiti

      29 Nov 2012, 19:04 Rispondi|Quota
    • #12Giulia S.

      @Robdic: tecnicamente, sono i palestinesi a contare il maggior numero di vittime civili. Quanto al tribunale, un innocente non ha da temere.

      29 Nov 2012, 20:38 Rispondi|Quota
    • #13barbara

      @Giulia S.: Tecnicamente i tedeschi hanno avuto molti più morti degli americani, quindi è evidente che i tedeschi erano i buoni e gli americani i cattivi. Tecnicamente la mafia ha avuto molti più morti della magistratura, quindi è evidente che quelli che stanno con Totò Riina sono i buoni e quelli che stanno con Falcone sono i cattivi. Quanto al tribunale, tutti gli innocenti processati in Siria, in Irak, in Afghanistan, in Iran, non hanno mai avuto niente da temere. Infatti ora riposano tutti in pace che più in pace non si può.
      Ti inviterei a vergognarti, se non fosse che per potersi vergognare bisogna avere una coscienza, e questo purtroppo non sembra essere il tuo caso.

      29 Nov 2012, 22:22 Rispondi|Quota
    • #14Giulia S.

      @barbara: E’ l’Onu, non un organo nazista. E si sta parlando di CIVILI, non di eserciti.
      Gli insediamenti israeliani non sono una violazione? Il “mandato” della Gran Bretagna sulla Palestina, perché vigilasse su un popolo “immaturo” non è un atto unilaterale?
      Sul territorio della Palestina vivono due popoli, israeliani e palestinesi, abbiano entrambi uno stato indipendente e si assumano entrambi le medesime responsabilità.
      Cos’altro si dovrebbe tentare?

      30 Nov 2012, 08:15 Rispondi|Quota
    • #15Giulia S.

      @barbara: Quanto all’irritazione per l’ipotesi di un processo, io non credo che uno stato verrebbe condannato alla leggera per crimini tanto gravi. La cosa probabilmente morirà prima di nascere.
      Il parallelo è assurdo, perché è evidente che non sarebbero sotto processo i civili israeliani, ma il loro governo.

      30 Nov 2012, 08:20 Rispondi|Quota
    • #16barbara

      @Giulia S.: Se tu fossi solo una povera ignorante in buona fede ti suggerirei di studiare, ma dato che la tua malafede è grande come un’astronave mi rendo conto che sarebbe un suggerimento inutile, dal momento che quello che “tu credi” è molto più importante, per te, dei fatti che stanno sotto gli occhi di tutti. E con questo passo e chiudo.

      30 Nov 2012, 14:08 Rispondi|Quota
Trackbacks & Pingback
  1. Quante “Pallywood” su Israele | Focus On Israel