USA: ANP e OLP condannate per terrorismo

 
Emanuel Baroz
24 febbraio 2015
8 commenti

Attentati in Israele Giuria Usa condanna Olp di Arafat e l’Anp

di Francesco Semprini

abu-mazen-arafat-terrorismo-palestinese-focus-on-israelNew York, 24 Febbraio 2015 – L’OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) e l’ANP (Autorità Nazionale Palestinese) sono responsabili di sei attacchi terroristici compiuti in Israele oltre dieci anni fa, in cui sono morti cittadini americani. E’ questo il verdetto della giuria chiamata a pronunciarsi su una causa civile avviata presso un tribunale di Manhattan. L’Olp e l’Anp non solo potranno essere portate alla sbarra, ma dovranno versare almeno 218,5 milioni di dollari, a titolo di risarcimento, alle famiglie delle vittime di nazionalità Usa rimaste uccise in quegli attacchi.

Gli episodi si riferiscono ad attentati avvenuti nel 2002 e nel 2004, ovvero nel periodo della seconda Intifada. Tra questi ci sono azioni kamikaze, sparatorie, e un attacco dinamitardo alla Università ebraica di Gerusalemme, per un totale di 33 morti e altre 430 feriti. I giurati hanno ascoltato le testimonianze dei parenti delle vittime, e dei sopravvissuti, alcuni dei quali non si sarebbero mai ripresi del tutto, e a loro sono state fornite prove secondo cui le autorità palestinesi avrebbero fornito consapevolmente sostegno materiale ai terroristi che misero in atto quegli attentati.

L’Anp si difende spiegando che gli attentatori hanno agito per proprio conto, ed ha annunciato che ricorrerà in appello. «Si tratta di casi privi di fondamento», dice Mahmoud Khalifa, vice ministro dell’Informazione. Come è accaduto lo scorso anno per il caso che ha visto coinvolta Arab Bank, la procedura è stata portata avanti grazie all’Anti-Terrorism Act, la legge che consente agli americani vittime del terrorismo internazionale di rivolgersi alla giustizia Usa. Arab Bank è stata riconosciuta responsabile di aver fornito assistenza finanziaria ad Hamas, ma, in questo caso, non è stato ancora stabilito. Sempre per la stessa legge antiterrorismo la cifra fissata ieri di 218,5 milioni potrebbe triplicare automaticamente a 655,5 milioni di dollari.

(Fonte: La Stampa, 24 Febbraio 2015)

Nella foto in alto: il terrorista Yasser Arafat e il suo degno erede, Abu Mazen (Mahmoud Abbas)

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  • #1Emanuel Baroz

    Verdetto storico negli Stati Uniti: OLP e ANP riconosciute responsabili di attentati terroristici

    http://www.progettodreyfus.com/verdetto-storico-negli-stati-uniti-olp-e-anp-riconosciute-responsabili-di-attentati-terroristici/

    25 Feb 2015, 19:29 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    25 febbraio 2015 – Sono 11 le famiglie americane che hanno vinto la causa davanti a un tribunale di New York contro Olp e Autorità Palestinese, ritenute responsabili di almeno sei attentati terroristici durante la “seconda intifada” in Israele: fra loro, quattro genitori di cittadini Usa uccisi nell’attentato alla caffetteria dell’Università di Gerusalemme del 31 luglio 2002, i famigliari di un uomo ucciso in un attentato suicida mentre si recava al lavoro a Gerusalemme, e molti altri le cui vite sono state irrimediabilmente segnate dalle lesioni subite durante attacchi terroristici di un decennio fa.

    (Fonte: Israele.net)

    25 Feb 2015, 19:29 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    La verità dopo dieci anni: Arafat finanziò gli attentati

    Giustizia per le famiglie di decine di vittime di origini americane. Anp e Olp devono pagare 655 milioni di dollari. Ma l’Italia vuole riconoscerli come Stato

    di Fiamma Nirenstein

    Gerusalemme – «Mia figlia aveva due anni quando suo padre fu ucciso da un attacco palestinese a Gerusalemme; non ha parlato fino a tre anni, quando all’improvviso ha detto: «Qualcuno ha ucciso mio padre?».

    L’ha raccontato Karen Goldberg testimoniando al processo conclusosi due giorni or sono a New York. Come in un film, è finito con il riconoscimento dei veri colpevoli. Piangendo Karen ha ricordato che suo marito Scotty saltò per aria su un autobus durante la seconda Intifada. Tante altre testimonianze hanno fatto rivivere quei giorni terribili fra il 2000 e il 2004, in cui gli ebrei venivano fatti a pezzi nei caffè, sugli autobus, nei supermarket soprattutto a Gerusalemme. Ne furono uccisi più di mille. Negli Stati Uniti, due giorni fa è stata fatta un po’ di giustizia per alcune vittime di origine americana che sono coperte da una legge antiterrorismo del 1992. Un tribunale di Manhattan, su richiesta di dieci famiglie i cui cari sono stati in parte feriti gravemente, in parte uccisi, ha riconosciuto colpevole di terrorismo omicida l’Autorità Palestinese (sì, quella di Arafat e di Abu Mazen, stavolta non Hamas) e l’Olp per il loro coinvolgimento diretto in sei attacchi e li ha condannati a pagare dalle casse che in genere vengono rifornite dalle donazioni del mondo intero la bella somma di 655 milioni e mezzo di dollari.

    Avvocati bravissimi del gruppo Shurat haDin (Centro legale di Israele) hanno combattuto una battaglia decennale, portando oltre alle storie terribili delle famiglie anche precisi documenti, molti verificabili su Pmw, Palestinian Media Watch, che dimostrano come l’Autorità palestinese abbia motivato, armato, organizzato, fornito la culla genetica di tanti terroristi. Svariati erano impiegati dell’Autorità e dell’Olp. La cronista a suo tempo pubblicò un documento che provava che Arafat, oltre a invitare al martirio, ovvero al terrorismo, forniva consapevolmente i soldi per le cinture esplosive e la preparazione degli attentati alle Brigate di al Aqsa di Marwan Barghuti, che adesso è in carcere con cinque ergastoli e più quarant’anni. Abu Mazen, il moderato su cui il mondo punta, chiama le piazze con i nomi dei terroristi, loda gli shahid, lascia che le sue tv e i suoi siti siano pieni di incitamento, paga in carcere stipendi a tutti i terroristi tanto più alti quanto più lunga la condanna. E tutto il mondo seguita a tassare (un miliardo 400milioni di dollari nella prima metà del 2009, 1,9 nel 2008) i propri cittadini per beneficare una leadership autoritaria e arricchita.

    L’autorità palestinese si è dichiarata molto delusa dal verdetto, dopo che hanno testimoniato alcuni fra i suoi più famosi leader come Hanan Ashrawi per dimostrare una inveterata propensione alla moderazione, il mantra su cui si basa la propaganda filopastinese. Su questa narrativa, del tutto falsa e basta verificare su Pmw, si basa anche la rinnovata decisione del Parlamento italiano di calendarizzare per il prossimo venerdì il riconoscimento dello Stato Palestinese. Un gesto sconsiderato contro Israele e il processo di pace, una pura prova di fanatismo senza basi in un momento difficile per gli ebrei di tutto il mondo e per la lotta contro il terrore. Quale Stato? Quello di cui sia Abu Mazen che Hamas sono parte? Quello che ha fomentato l’episodio per cui Robert Coulter ha visto in tv dopo l’esplosione della Caffeteria dell’Università di Gerusalemme, il corpo della figlia uccisa, con i suoi lunghi capelli biondi? Il terrorismo non è un fantasma, ha sempre un nome e un cognome, e in questo caso è stato identificato con prove, documenti, testimonianze. I parlamentari italiani vorranno finalmente capire che di fronte a un simile episodio e proibito far finta di non vedere, di non sentire, di non capire? O non ci importa del terrorismo?

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/verit-dieci-anni-arafat-finanzi-attentati-1098638.html

    25 Feb 2015, 19:30 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Terrorismo: condanna Anp-Olp negli Usa, legale querelanti “colpiamo i mandanti dove fa più male, nel portafoglio”

    Gerusalemme, 24 feb 12:08 – (Agenzia Nova) – La legge antiterrorismo degli Stati Uniti “colpisce i mandanti dove fa più male, nel portafoglio”. Con queste parole Kent Yalowitz, legale dei querelanti Usa ha commentato la condanna che una giuria di Manhatan ha inflitto nella giornata di ieri all’Autorità nazionale palestinese (Anp) e all’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) per aver appoggiato sei attacchi terroristici condotti nel territorio israeliano tra il 2002 e il 2004 ai danni di diversi cittadini statunitensi. Lo riferisce il quotidiano israeliano “Haaretz”. Il denaro “è ossigeno per il terrorismo”, ha aggiunto Yalowitz

    http://www.agenzianova.com/a/54ec6606ef5285.24566573/933388/2015-02-24/terrorismo-condanna-anp-olp-negli-usa-legale-querelanti-colpiamo-i-mandanti-dove-fa-piu-male-nel-portafoglio

    25 Feb 2015, 19:30 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    E adesso con che coraggio riconoscerete la Palestina?

    di Noemi Cabitza

    Voglio proprio vedere con che coraggio i politicanti italiani e di mezzo mondo riconosceranno la Palestina dopo lo storico verdetto emesso ieri dalla Corte Federale di Manhattan, New York, nel quale si condanna la OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) e la ANP (Autorità Nazionale Palestinese) per terrorismo.

    Per riassumere brevemente i fatti, ieri dopo mesi di processo durante i quali sono emersi fatti incontestabili che legano la OLP e la ANP non solo al terrorismo palestinese di qualche anno fa ma anche a quello odierno, la corte federale Southern District di New York ha riconosciuto le due organizzazioni palestinesi colpevoli di aver ordinato e finanziato atti terroristici nei quali sono morti cittadini americani equiparando quindi, di fatto, la OLP e la ANP a organizzazioni terroristiche. Ma la cosa più interessante, sotto l’aspetto giuridico internazionale, non è tanto la condanna che non svela nulla di nuovo sul terrorismo palestinese, quanto piuttosto i retroscena emersi come per esempio il fatto che la ANP, quindi Abu Mazen, continuano a versare mensilmente un vitalizio alle famiglie dei terroristi palestinesi che nel corso degli anni hanno compiuto attentati terroristi, tra le quali per esempio possiamo trovare anche le famiglie degli attentatori della strage di Fiumicino del 1973 e quelli della strage,sempre di Fiumicino, del 1985. Un vitalizio pagato con soldi europei e macchiato di sangue innocente. E’ emerso persino il tariffario pagato dalla ANP (sempre con soldi europei) alle famiglie dei terroristi (lo trovate qui) dal quale si evince che più un palestinese è terrorista (più ne ammazza) e più viene ricompensato.

    Vedete, questo che è solo un retroscena è un fatto persino più importante del verdetto stesso perché evidenzia con chiarezza cosa sia effettivamente la ANP e chi sia esattamente Abu Mazen. Ma davvero si vuole dare ufficialità a un terrorista? Ma davvero si vuole riconoscere uno Stato che nei fatti è governato solo da terroristi? Voglio vedere con che coraggio i cosiddetti “difensori dei Diritti” appoggeranno un terrorista (Abu Mazen) e uno Stato terrorista. Voglio vedere con che coraggio ne chiederanno il riconoscimento internazionale.

    E’ per questo che mentre noi, piccolissimo media di nicchia, parlavamo di questo processo alla OLP e alla ANP i grandi media tacevano e stendevano un velo di silenzio imbarazzato sopra questo storico processo dove si è stabilito che chi è colpevole di appoggiare il terrorismo deve poi pagarne un prezzo, perché non è tanto il verdetto in se ad essere importante (e lo è) quanto piuttosto quello che è emerso e le conseguenze che ne possono derivare.

    E adesso se avete il coraggio riconoscete unilateralmente la Palestina, rendetevi complici del terrorismo come ha fatto chi ha dato titoli e onorificenze ad Abu Mazen, chi lo ha nominato senza alcuna vergogna cittadino onorario di città italiane e addirittura gli vuole intestare vie e piazze. Fatelo se ne avete il coraggio, ma spero che non abbiate figli da guardare negli occhi perché allora si che ci vorrà un bel coraggio.

    http://www.rightsreporter.org/e-adesso-con-che-coraggio-riconoscerete-la-palestina/

    25 Feb 2015, 19:31 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Multa record all’Anp: “aiutò gli autori di sei attentati”

    di Alberto Flores d’Arcais

    Una multa da oltre seicento milioni di dollari per “terrorismo”. Questa la cifra-record che l’Autorità Palestinese e l’Olp dovranno pagare per il «sostegno materiale » dato in sei attentati che hanno insanguinato Israele tra il 2002 e il 2004 e in cui sono morti (o sono rimasti feriti) diversi cittadini degli Stati Uniti. Lo ha deciso la giuria di un tribunale federale di Manhattan, che dopo avere definito Anp e Olp responsabili per ben venticinque capi di imputazione — fra cui appoggi logistici e finanziari — hanno stabilito in 218,5 milioni di dollari la cifra per il risarcimento alle famiglie (sono undici) delle vittime che si erano rivolte ai tribunali Usa per chiedere giustizia. Cifra che è stata automaticamente triplicata per via del Anti-Terrorism Act, una legge speciale in vigore dopo l’11 settembre 2001, portandola a 655,5 milioni di dollari.

    È la stessa legge applicata lo scorso settembre da un tribunale federale di New York che ha giudicato la Arab Bank responsabile di aver fornito consapevolmente assistenza finanziaria ad Hamas, che gli Usa considerano una organizzazione terrorista. Il verdetto mette la parola fine a un contenzioso durato quasi dieci anni, una lunga battaglia legale che ha visto l’organizzazione palestinese di Arafat chiamata sul banco degli imputati come diretta responsabile di atti terroristici. I giurati si sono convinti della colpevolezza dell’Olp e dell’Autorità palestinese (oggi guidata da Abu Mazen) quando gli avvocati delle famiglie delle vittime hanno presentato dei documenti riservati in cui c’era la prova che l’Anp ha continuato a pagare (mentre erano in carcere) i salari di suoi militanti coinvolti negli attentati terroristici e condannati. Oltre a dare aiuti finanziari alle famiglie dei kamikaze islamici morti durante gli attacchi.

    «The Big Dog was Arafat», ha detto Kent A. Yalowitz, uno dei legali delle vittime degli attentati, mostrando su un grande schermo una gigantografia del leader palestinese morto nel novembre 2004 (e quindi in carica nel biennio degli attacchi terroristi). Alla vigilia del viaggio negli Stati Uniti di Netanyahu e nel momento in cui Abu Mazen e i suoi stanno facendo i massimi sforzi perché le Nazioni Unite condannino la politica di Israele, il verdetto del tribunale federale di Manhattan è inevitabilmente destinato a rinfocolare polemiche e scambi di accuse reciproci. Per l’Anp si tratta di un brutto colpo all’immagine (e soprattutto alle casse), per il governo di Gerusalemme — impegnato da sempre a dimostrare come anche i cosiddetti “moderati” palestinesi siano legati al terrorismo — un indubbio successo. Non è ancora chiaro quali saranno le dirette implicazioni finanziarie della condanna. L’Autorità palestinese ha problemi di solvibilità ed è difficile immaginare come possa versare negli Usa una “multa” di 655,5 milioni di dollari.

    (Fonte: Repubblica, 24 Febbraio 2015, pag. 21)

    25 Feb 2015, 19:33 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    Una sentenza storica: non lasciamola seppellire nel silenzio

    Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

    Cari amici,
    vi avevo scritto ieri (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=57303) del processo che si doveva concludere a New York sulla responsabilità civile dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP, la massima espressione della “lotta” palestinista) e dell’Autorità Palestinese (AP) che ne è emanata dopo gli accordi di Oslo (1993) per fungere da interfaccia amministrativa e, secondo quel che vorrebbero palestinisti e loro alleati, da Stato. Bene, il giudice di New York che invocavo, c’è stato (in realtà una giuria popolare) e ha condannato Olp e AP a pagare 654 milioni di danni alle famiglie delle 10 vittima del terrorismo della cosiddetta seconda intifada che avevano sporto querela (http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Terror-391923). Sono naturalmente contento per la famiglie, che trovano una compensazione economica per i danni subiti, anche se naturalmente nessuna sentenza potrà restituire loro i parenti barbaramente uccisi.

    Ma il punto vero è politico. Perché la sentenza non colpisce solo dei “gruppi palestinesi” come ha scritto il New York Times, in un esempio clamoroso di disinformazione (http://www.nytimes.com/2015/02/24/nyregion/damages-awarded-in-terror-case-against-palestinian-groups.html?_r=0). No, quel che è colpito è il cuore del sistema di potere del terrorismo palestinese, la sua stessa identità. L’Olp è il vero parlamento delle fazioni palestiniste, quello in cui tutte si riconoscono e cui tutte aderiscono. L’AP è l’organo di governo, quello che tiene le relazioni internazionali e dovrebbe trasformarsi in Stato, cui arrivano i fondi internazionali e che è il soggetto delle trattative, dell’adesione all’ONU e alla Corte penale internazionale, quella che gestisce il processo elettorale e quindi la pretesa di democrazia palestinista (in realtà l’ha fatto una volta sola nove anni fa). Insomma, l’OLP è la legittimità interna e l’AP che ne deriva, la legittimità esterna del movimento palestinista. Entrambe erano presidute al momento dei fatti da Arafat e ora da Mahmud Abbas. Entrambe sono state dichiarate responsabili di terrorismo.

    Le conseguenze sono immense. E’ probabile che le querele si moltiplichino, perché il terrorismo non è affatto finito nel 2002 e soprattutto perché continuano le pratiche di incoraggiamento al terrorismo prima e dopo i fatti, compresi gli stipendi ai terroristi incarcerati che paghiamo noi (ne ho parlato spesso, per esempio qui: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=280&id=57258). E dunque l’AP farebbe bene a mettere in conto una frazione consistente del suo budget in rimborsi alle vittime del terrorismo, invece che in stipendi agli assassini. Ma soprattutto le conseguenze politiche sono clamorose. Con che faccia l’AP condannata per terrorismo andrà a chiedere “giustizia” alle corti internazionali definendo i provvedimenti di autodifesa israeliani “crimini di guerra”? Con che faccia i parlamenti, compreso il nostro, potranno “riconoscere” come stato un’organizzazione condannata per terrorismo? Con che faccia la sinistra ebraica, sulla scia di Obama e dell’Unione Europea, potrà dire che Abbas e i suoi complici sono “partner per la pace”? Con che faccia l’America di Obama e l’Unione Europea potranno continuare a finanziare un’organizzazione pregiudicata per terrorismo? Qualcuno potrà dire che si tratta solo di un giudizio civile; ma non vi sono giudizi penali per le organizzazioni, almeno nel diritto americano. E non è detto che qualcuno non chieda anche il conto penale ai dirigenti palestinisti.

    La notizia sui giornali italiani di oggi, per quel che ho visto, c’è soltanto sulla Stampa e sulla Repubblica. Un segno dell’incompetenza, o più probabilmente della disinformazione ideologica di molti quotidiani. Diffondete la notizia, fatela girare, spiegate ogni volta che qualcuno vi parla di Autorità Palestinese o addirittura di “Stato di Palestina”, che sono dei terroristi dichiarati tali da un tribunale americano. Non lasciate che questa sentenza storica sia seppellita dalla congiura del silenzio.

    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=57319

    25 Feb 2015, 19:34 Rispondi|Quota
  • #8Emanuel Baroz

    Palestina: riunione OLP a Ramallah per discutere la crisi economica

    di Roberta Papaleo il 4 marzo 2015

    OLP(Agenzie). Gli alti vertici dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) si incontra questa settimana a Ramallah per discutere il futuro economico e politico dell’Autorità Palestinese (AP).

    La riunione di due giorni avrà come priorità la crisi finanziaria l’AP si trova ad affrontare, minacciata sia dai tagli ai fondi operata da Israele, sia dalla recente sentenza di una corte di New York che l’ha reputata responsabile di alcuni attacchi a Gerusalemme Est, ordinando il pagamento di danni per un valore di oltre 650 milioni di dollari.

    Recentemente, la crisi di liquidità non ha permesso all’AP di pagare lo stipendio di 180.000 impiegati palestinesi.

    http://arabpress.eu/palestina-riunione-olp-a-ramallah-per-discutere-la-crisi-economica/58637/#

    4 Mar 2015, 09:47 Rispondi|Quota
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