Ultimi Articoli

Una notizia che non leggerete sui giornali….

Di admin | 20 novembre 2007
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Una notizia che non leggerete sui giornali….

20/11/2007 – Un professore arabo nel collegio accademico Sapir di Sderot ha chiesto a uno studente riservista in uniforme, di ritorno del suo periodo di servizio, di lasciare la classe e tornare in abiti civili dicendo che si rifiutava di far lezione a poliziotti o soldati israeliani. Il riservista è restato al suo posto subendo continue osservazioni malevole da parte del professore. Israele.net ynetnews.com 20/11/2007 – L’Unione Nazionale degli studenti israeliani chiede agli allievi del collegio accademico di Sapir, presso […]Continua a leggere

Il Sig. D’Alemmah e i suoi amici….

Di admin | 19 novembre 2007
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Il Sig. D’Alemmah e i suoi amici….

18.11.2007 D’Alema incontra di nuovo Hezbollah che definisce una forza politica Testata: Corriere della Sera Data: 18 novembre 2007 Pagina: 10 Autore: Marco Nese Titolo: «D’Alema in Libano, il problema è Aoun» Il vicepremier incontra Hezbollah: «È normale» E’ questa la notizia più interessante dela viaggio in Libano di Massimo D’Alema, un incontro che lui definisce . Che per il ministro degli esteri del governo italiano sia normale incontrare un gruppo terrorista, non è cosa nuova, era già successo e […]Continua a leggere

Il caso Al Dura: cronaca di una bugia fatta passare per realtà

Di esnaider | 18 novembre 2007
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Il caso Al Dura: cronaca di una bugia fatta passare per realtà

 16 novembre 2007 Finto bimbo morto E’ un bluff la foto che scatenò l’intifada   La morte di Mohammed Al Dura era un falso Che i mezzi di informazione siano in misura preoccupante schierati contro Israele non è una novità. La menzogna, a furia di essere ripetuta, può persino diventare una verità, come diceva uno che se ne intendeva, il famigerato dottor Goebbels, l’inventore della propaganda nazista. Uno dei casi più esemplari è quello di Mohammed Al-Dura, il bambino palestinese, ripreso […]Continua a leggere

La vera storia dell’assedio alla Natività

Di esnaider | 18 novembre 2007
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La vera storia dell’assedio alla Natività

Betlemme 2002 di Toni Capuozzo Quando leggerete queste note sarà già tardi, ma non importa. Questa mattina si presenta a Roma un agile libretto, a firma di Salvatore Lordi. Non ho mai usato questa rubrica per recensire libri, e in qualche modo sono imbarazzato da un conflitto di interessi – la prefazione del libro porta la mia firma – ma l’interesse per il contenuto di quelle pagine è più forte di altri. Dunque il libro narra di quella vicenda confusa che per qualche settimana attirò su di sé l’attenzione del mondo, finendo rubricata negli occhielli in testa alle pagine come l’ “assedio della Natività”. Ne ho scritto la prefazione non solo perché restai intrappolato in quella storia per qualche ora, ma perché quella intera storia restò intrappolata in quell’occhiello (“Natività assediata”) e il libro di Lordi costituisce un onesto tentativo di indagine su una storia molto più complessa. Dal mio punto di vista fu, banalmente, una vicenda annunciata. Si capiva che sarebbe andata così, nei giorni in cui tutti attendevano il ritorno dei carri israeliani a Betlemme, e in cui tutti si chiedevano cosa avrebbero fatto i militanti palestinesi: tutto meno che affrontarli a viso aperto. In un servizio di quei giorni feci una previsione facile facile: avrebbero cercato di mettere tra sé e gli israeliani i luoghi sacri. Fare una battaglia casa per casa sarebbe stato sanguinoso per la popolazione civile, usare i luoghi sacri avrebbe messo gli israeliani in imbarazzo davanti al mondo. E così avvenne, anche se non potevo prevedere che ci sarei finito in mezzo, costretto con altri colleghi a rifugiarmi nel convento di Santa Caterina, dove da lì a poco avrebbero fatto irruzione i palestinesi. Li vidi entrare, e capii, da come si abbracciavano che non festeggiavano un riparo improvviso raggiunto fra mille difficoltà, ma l’obbiettivo riuscito, dopo averlo immaginato, preparato, cercato. E sentii, come gli altri colleghi, gli spari dal tetto della Basilica, indirizzati verso gli israeliani, perché rispondessero, secondo uno schema già impiegato a Beit Jalla, da dove i miliziani sparavano, appostati nelle case delle famiglie cristiane, e poi se la davano, sperando in una cannonata che avrebbe fatto fremere l’opinione pubblica mondiale. Tattiche sporche, ma perfino legittime, davanti al più forte, a patto che siano ammesse, raccontate, e questo farsi scudo di civili e luoghi sacri non venga ricoperto dalla retorica del Davide e Golia.Continua a leggere

Assemblea Generale dell’ONU: 10 novembre 1975

Di Emanuel Baroz | 17 novembre 2007
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Assemblea Generale dell’ONU: 10 novembre 1975

” Per noi, popolo ebraico, questa risoluzione è fondata sull’odio, sulla falsità e sull’arroganza ed è priva di qualunque valore morale o legale. Per noi, popolo ebraico, questo non è altro che un pezzo di carta e noi lo tratteremo così “ Il 10 novembre 1975 l’Assemblea Generale dell’Onu aveva adottato la risoluzione 3379 con la quale asseriva che “il sionismo è una forma di razzismo e di discriminazione razziale”. Dopo il voto, Herzog salì sul podio e tenne uno […]Continua a leggere