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Quando la disinformazione è un’arte….

Di admin | 6 dicembre 2007
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Quando la disinformazione è un’arte….

Notizia vince, notizia perde come carta vince, carta perde GAZA – Tre palestinesi sono stati uccisi in un raid israeliano compiuto nel nord della striscia di Gaza, vicino alla citta’ di Beit Lahiyae. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi. I feriti sarebbero almeno cinque. L’identita’ delle vittime non e’ ancora stata resa nota. Un portavoce dell’esercito israeliano ha confermato che l’aviazione ha effettuato un incursione sulla zona senza fornire altri dettagli. Intanto si apprende che il presidente statunitense George W. Bush […]Continua a leggere

A proposito dell’antisionismo….

Di admin | 6 dicembre 2007
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A proposito dell’antisionismo….

”…Tu dichiari, amico mio, di non odiare gli ebrei, di essere semplicemente ‘antisionista’. E io dico, lascia che la verita’ risuoni alta dalle montagne, lascia che echeggi attraverso le valli della verde terra di Dio: quando qualcuno attacca il sionismo, intende gli ebrei, questa e’ la verita’ di Dio… Tutti gli uomini di buona volonta’ esulteranno nel compimento della promessa di Dio, che il suo Popolo sarebbe ritornato nella gioia per ricostruire la terra di cui era stato depredato. Questo […]Continua a leggere

Due stati per un solo popolo?

Di admin | 6 dicembre 2007
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Due stati per un solo popolo?

03-12-2007 Due stati per un solo popolo? Da un articolo di Uri Orbach [Da Jerusalem Post, 2.12.07: Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha ribadito sabato il suo rifiuto di riconoscere Israele come stato degli ebrei. “Da un punto di vista storico – ha detto ai giornalisti prima di partire per l’Arabia Saudita dove ha incontrato re Abdullah per colloqui sui risultati della conferenza di Annapolis – vi sono due stati: Israele e Palestina. In Israele, vi sono […]Continua a leggere

Palestinian Media Watch: un quiz aberrante

Di admin | 5 dicembre 2007
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Palestinian Media Watch: un quiz aberrante

05.12.2007 Concorso a premi alla Radio della Palestina, il 27 novembre scorso: un articolo di Federico Steinhaus Testata: Informazione Corretta Data: 05 dicembre 2007 Pagina: 1 Autore: Fderico Steinhaus Titolo: «Concorso a premi» “Il suo anno d’oro è stato il 1940, quando le sue armate invasero la Danimarca, la Norvegia, il Lussemburgo, l’Olanda ed il Belgio e sconfissero la Francia…Alla metà del 1942 il suo paese controllava la maggior parte dell’Europa….Rifiutò di arrendersi e continuò a combattere ancora per due […]Continua a leggere

UCOII: Chiesto il rinvio a giudizio per istigazione all’odio razziale

Di admin | 5 dicembre 2007
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UCOII: Chiesto il rinvio a giudizio per istigazione all’odio razziale

Edizione 265 del 04-12-2007 Istigazione all’odio razziale è l’accusa mossa all’organizzazione islamica dalla procura di Roma Per l’Ucoii chiesto il rinvio a giudizio di Dimitri Buffa Paragonare Gaza ad Auschwitz è un implicito incitamento all’odio anti ebraico. Specie se si compra un’intera pagina di giornale, come accadde con il Quotidiano nazionale del 19 agosto 2006, proprio alla fine della guerra tra Israele e Hezbollah, per diffondere una simile enormità. Così due giorni fa la procura della repubblica di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio in base alla legge Mancino (e successive modifiche) del duo dirigente dell’Ucoii, Nour Dachan e Hamza Piccardo. E con loro anche di Marco Morelli, un rappresentante dei convertiti italiani all’islam sciita, e dell’editore di Al Hikma, Damiano Di Palma. Nella richiesta si parla di istigazione all’odio razziale. Tutti devono rispondere a diverso titolo di aver incitato, via internet e tramite annunci a pagamento sui giornali del gruppo Riffeser, a commettere violenze per motivi religiosi. Le pene sono severe, fino a quattro anni di reclusione. E se i due esponenti dell’Ucoii do vessero essere rinviati a giudizio e poi condannati, anche solo in primo grado, sarebbe quasi inevitabile espellere l’organizzazione estremista, che in Italia fa riferimento alla fratellanza mussulmana fondata da Hasana al Banna e Sayyd Qutb, dalla famigerata Consulta per l’Islam tanto cara all’attuale ministro dell’Interno Giuliano Amato, ancorchè inventata dal suo predecessore Giuseppe Pisanu. Piccardo deve rispondere di alcune pubblicazioni sul sito internet www.islam-online.it. Le contestazioni a carico di Nour Dachan sono dovute invece alla diffusione di “idee fondate sull’odio razziale e religioso” mediante la pubblicazione di una pagina a pagamento sul “Quotidiano Nazionale”. Chi non ricorda quel titolo un po’ infame per il quale ci furono polemiche anche con il direttore responsabile del quotidiano? Nell’inserzione c’era infatti scritto “Ieri stragi naziste, oggi stragi israeliane”. Piccardo negli stessi giorni sul proprio sito web pubblicava un messaggio nel quale si afferma va che “quello che sta succedendo a Gaza è il tentativo di distruggere l’umanità positiva che si estrinseca per moltitudini di uomini e donne nella menzione nel nome di Dio”. Piccardo, inoltre, scriveva nel messaggio sul sito Internet a proposito della “blasfemità della guerra che trova la sua massima espressione nei bombardamenti terroristici”. E poi facendo riferimento a Israele scriveva: “Sappiamo che Dio odia gli aggressione e che la sola reazione da Lui accettata è quella proporzionata all’offesa subita. Nonostante la paranoia israeliana non riusciamo a vedere alcuna proporzione. Ed è questo il segno di una escalation criminale di uno stato nato nella pulizia etnica, cresciuto e consolidato nella violenza e nell’ingiustizia”. La Procura ha infine contestato a Piccardo anche un altro messaggio pubblicato nel luglio 2006 sul sito suddetto:il portavoce dell’Ucoii, parlando di Israele, scriveva che “questo Stato sta disseminando di stragi e rovine il vicino Oriente, anzi il mondo intero”. L’inchiesta era scaturita da una coraggiosa denuncia dei parlamentari di Forza Italia, Lucio Malan e Giorgio Stracquadanio. L’iscrizione di Piccardo e Dachan era stata decisa dopo la consultazione delle fonti e in particolare delle sentenze della Corte di Cassazione in materia di istigazione all’odio razziale. Opinione.itContinua a leggere